Quando visito una cattedrale o un monumento, quando ci metto i piedi dentro, solo in quel momento mi rendo conto della meraviglia delle idee umane, quando vengono realizzate, quando si può toccarle con mano. Mi vengono in mente le scene di vita dell’epoca, scene di uomini comuni che hanno progettato e realizzato qualcosa. Oggi, varcare la soglia delle mura del porto di Ventimiglia mi ha fatto vivere le stesse identiche sensazioni dell’entrare in un santuario antico, in una piramide, in un mausoleo.
Ventimiglia ha fatto qualcosa di grande. Qualcuno, fra 100mila anni, visiterà il porto sommerso dall’innalzamento del mare e, scrivendo di noi, immaginerà un popolo che ha avuto un’idea e l’ha saputa realizzare.
15 ottobre 2020 – Albino Dicerto