Della giornata di ieri, l’unica cosa di cui noi “occidentali” possiamo permetterci di soffrire è l’uccisione di uomini, donne, di pezzi unici ed irripetibili del nostro mondo. Che ognuno di noi è unico e irripetibile. Per il resto, i nostri rappresentanti dello Stato sono molto più abili nell’attività di repressione della libertà di pensiero, stampa e satira di quanto possano esserlo le cellule di Al Qaeda. Agiscono nell’ombra, sempre attenti a vivere sotto copertura, a colpire da dove non possono essere colpiti. Preferibilmente, con l’uomo a terra.
Charb, al secolo Stéphane Charbonnier, 47 anni, disegnatore, direttore del Charlie Hebdo, Cabu, al secolo Jean Cabut, 76 anni, disegnatore, Georges Wolinski, 80 anni, disegnatore, Tignous, al secolo Bernard Verlhac, 57 ans, disegnatore, Bernard Maris, anche detto “Oncle Bernard”, 68 anni, economista, cronista per Charlie Hebdo, Honoré, 73 anni, disegnatore, Michel Renaud, fondatore del Rendez-vous du carnet de voyage de Clermont-Ferrand, Franck Brinsolaro, 49 anni, poliziotto, Ahmed Merabet, 42 anni, poliziotto, Mustapha Ourrad, correttore di bozze, Frédéric Boisseau, agente di servizio, Elsa Cayat, psicanalista e cronista
Un commosso saluto.
8 gennaio 2015 – Albino Dicerto
Uno degli aspetti ( fra i tanti per la verità….) veramente paradossali di quanto accaduto ieri a Parigi , è consistito nel verificarsi di un macabro cortocircuito di cui si sono resi protagonisti i terroristi , nel momento in cui hanno freddato ( con una azione di guerra , non dimentichiamolo….) un poliziotto francese , il cui nome è risultato essere di chiara origine araba Ahmed … Hanno sì colpito gli infedeli , ma nella loro lucida follia hanno colpito a morte un loro fratello….. E badate bene, quella di ieri non è stata la solita azione kamikaze isolata di un invasato , a cui hanno fatto il lavaggio del cervello, è stata una vera e propria azione di guerra !!! L’inizio, Dio non voglia, di un processo, che se non stroncato con la forza da subito ( risorse concrete per l’attività di intelligence , chiusura delle frontiere e sospensione ad libitum del Trattato di Schengen, e tanto altro ….) , sarà irreversibile e ci vedrà soccombenti . Per una volta, anche se credo sia ormai troppo tardi, prendiamo esempio dagli USA ; ricordate all’indomani dell’attentato alle Torri Gemelle cosa accadde ?? Fu varata una contestatissima legge ( il famigerato Patriot Act ), che pur violando i diritti di tutti, cittadini americani e non , ha consentito di innalzare un po’ il livello di guardia da futuri attacchi sul suolo americano . Mi si obbietterà che l’Europa non è l’America ( troppe sono le diversità di approccio alla politica estera, troppi i soggetti da mettere d’accordo in breve tempo, evidenti debolezze e fragilità di un parlamento europeo che perde tempo a regolamentare il processo di lavorazione della mozzarella di bufala in Italia o del gruviera in Germania, ma è totalmente assente sui temi veramente vitali …., eccessivo controllo della finanza globale sulle istituzioni politiche , e potrei continuare all’infinito , ma mi fermo..) . Resta sicuramente il grande dolore di fronte all’efferatezza dell’accaduto , unitamente ad un senso di impotenza e fragilità , di cui siamo gli unici responsabili .