Stamattina un sole basso, arancione, parzialmente coperto dalle nuvole, rendeva lo spettacolo della riviera ancora più bello. Magra consolazione per chi, scendendo dalle vallate per andare al lavoro o a scuola si è ritrovato incolonnato per 2 ore. Se non proprio fare i lavori nelle ore notturne, diciamo che un pò di comunicazione in più (anzi, un minimo di comunicazione) non guasterebbe, gli automobilisti potrebbero fare scelte alternative, scendere in centro in orari diversi, non andare proprio o usare strade alternative. Ma tant’è. C’è chi non ha l’obbligo di rispondere ai cittadini e, pare, nemmeno si accorge che esistono… Cmq, al di là delle polemiche, sicuramente per il futuro sarà importante evitare questi problemi: fortunatamente le tecnologie moderne ci vengono incontro, sarà cura della prossima amministrazione mettere in rete una mappa dei lavori più importanti, anche quelli manutentivi di un certo rilievo, in modo da evitare certe questioni. Non credo sia nemmeno difficile studiare un “app” in grado di fornire informazioni in tempo reale su traffico e cantieri. Il tutto collegato al sistema IGS. Quel sistema che un tempo funzionava e di cui ora si hanno così poche notizie… Portiamo pazienza, ognuno fa quello che riesce a fare.
21 ottobre 2013 – Albino Dicerto
Hai centrato l’argomento. Certamente la maggiore comunicazione é una strada importante da seguire; come dicevi tu, tramite il sistema IGS si può inviare automaticamente un sms o un’email ai cittadini che vogliono essere informati.
I lavori notturni sarebbero l’ideale ma hanno un costo aggiuntivo del 30% circa.
La soluzione piuttosto indolore e senza costi aggiuntivi per asfaltare le vie principali, come quella in esame, é quella di dividere in tre parti la larghezza della strada e, se non ci sono macchine parcheggiate, mentre si lavora su una ‘striscia’ di strada si possono percorrere le altre due: soluzione già da noi sperimentata con successo.
Pare che abbiano ascoltato il tuo consiglio, anzi ancora meglio! Hanno fatto un sesto della carreggiata qui, uno lì, uno laggiù, mezzo metro di là, 6 centimetri dall’altra parte. Domani faranno il resto…o no?