Tutti i cittadini di Ventimiglia e quelli del comprensorio Intemelio ricorderanno certamente il caos e le proteste che alcune imprese misero in piedi a tutela dei loro interessi privati quando l’ Amministrazione Scullino decise di istituire una Zona a Traffico Limitato (ZTL) nel centro cittadino, al solo scopo di rendere piu’ vivibile e sicura la Citta’.
Andiamo per passi e vediamo cosa era successo.
Dopo attente e dovute valutazioni avevamo deciso di assumere, con deliberazione della giunta, l’istituzione della zona a traffico limitato individuando solo il centro cittadino, subordinando l’ingresso e la circolazione dei soli camion al pagamento di una minima somma di denaro, tenendo conto dei gravi effetti negativi che il grande e pericoloso traffico causava, alla sicurezza della circolazione, alla salute, all’ordine pubblico, al patrimonio stradale e ambientale.
Non si poteva infatti impedire l’accesso perché non esistevano altre vie da percorrere diverse dall’Aurelia (Corso Genova e Via Cavour). La volontà non era quindi quella di far cassa, ma di disincentivare e regolamentare l’afflusso dei mezzi pesanti nel centro, a salvaguardia della Città e dei Cittadini, il cui passaggio, come detto, non poteva essere impedito ma solo regolamentato.
Si voleva quindi applicare una tariffa in modo che il forte transito dei mezzi pesanti in determinati orari di punta, e sopratutto il venerdì ed il sabato, venisse disincentivato, cercando altresì di limitare sopratutto l’attraversamento della Citta’ da parte dei grandi camion, “anche stranieri”, (diurno e notturno) che sceglievano l’Aurelia al solo scopo di evitare i costi dell’autostrada.
Furono, da parte di alcune imprese operanti nei trasporti e nel settore edile, avviate forme di protesta feroci e bloccate le strade di Ventimiglia, più di una volta, in modo discutibile e la prima volta in modo selvaggio.
Molte delle imprese coinvolte, rendendosi forse conto di aver ecceduto, i giorni successivi a questi blocchi si giustificavano dicendo che “lo dovevano fare” perché altre imprese che guidavano la protesta lo avevano “consigliato vivamente”, forse…… facendo valere anche la loro forza contrattuale nel mercato dell’edilizia.
Inoltre le seguenti imprese proposero ricorso al TAR Liguria: G.B.L. Impianto di Recupero Srl, Autotrasporti Mochen Livio, Impresa Tecnostrade Srl, Masala Srl, F.Lli Carminati Spa Cava Bergamasca, Itagro Sas, C.M.E. Tasselli Srl, C.T.M. Snc di T. Camagni & C., Taggiasco Federico Autotrasporti, Tesorini Srl, Autotrasporti Pratico’ Roberto, Calcestruzzi della Val Roja Srl, rappresentate e difese dall’avv. Silvia Sciandra, con domicilio eletto presso Roberto Damonte in Genova.
ll Comune di Ventimiglia, incaricò per la propria difesa l’avv. Luigi Cocchi in Genova, con la collaborazione dell’Ufficio legale diretto dal Dott. Marco Prestileo, si oppose al ricorso ritenendo che il Comune avesse ben operato, nell’esclusivo interesse dei Cittadini.
Alla pubblica udienza del 31\10\2012 la causa passava in decisione ed il TAR Liguria ha ritenuto il ricorso delle imprese edili infondato, riconoscendo che l’Amministrazione Scullino aveva ben operato ed aveva istituito in modo corretto la contestata ZTL in termini di divieto di transito, salvo pagamento di una tariffa, nel centro cittadino degli autoveicoli con massa complessiva superiore a 7.5 ton.
Dice il TAR Liguria: “Nel caso di specie nessun vizio di forma viene compiutamente dedotto, a parte l’inconsistente censura di competenza rispetto agli effetti per comuni limitrofi, atteso che la delibera non può che operare limitatamente al territorio comunale interessato; né sussiste la lamentata irragionevolezza, sia per la sussistenza di una pluralità di motivi che, oltre ad essere solo genericamente contestati in ricorso, appaiono pienamente condivisibili, anche a fronte del limitato effetto del provvedimento impugnato, il quale opera rispetto a mezzi di rilevante impatto e ne limita l’accesso ad un’area all’evidenza più sensibile del territorio comunale, oltre che al pagamento di una tariffa, bilanciando così i contrapposti interessi coinvolti nei termini consentiti dalla norma”.
Il Tar Liguria nella propria sentenza precisa altresì che non vi è sproporzione tra il fine sotteso ed il sacrificio imposto ai privati, essendo quest’ultimo limitato a particolari tipi di veicoli i quali hanno la duplice alternativa (pagamento tariffa o percorso autostradale).
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Liguria ha quindi respinto il ricorso delle imprese e le ha anche condannate al pagamento delle spese di lite in favore del Comune di Ventimiglia.
Alla luce di quanto sopra esposto e precisato, se l’attuale amministrazione volesse considerare favorevolmente la ZTL già istituita e confermata dal TAR, e quindi limitare il traffico nel centro cittadino, migliorando così la tranquillita’ e la qualità della vita di molti, oltre ad ottenere l’entrate occorrenti per il ripristino dei danni cagionati, per la manutenzione del sedime stradale e della segnaletica orizzontale e verticale, lo strumento è a disposizione. Cordialmente.
- Ventimiglia, 28 Ottobre 2017 – Gaetano Antonio Scullino –