I Ministri delle Finanze europei hanno conferito mandato alla Commissione UE di prevedere la definizione di un nuovo accordo con i cinque paradisi fiscali extra-UE (Svizzera, Liechtenstein, Principato di Monaco, Andorra e San Marino) per contrastare l’evasione e le frodi tributarie.
L’obiettivo è quello di garantire che i cinque paesi adottino misure equivalenti alla direttiva UE sulla tassazione dei redditi da risparmio, che è in fase di aggiornamento. La notizia potrebbe sembrare avere una ricaduto di non estremo intresse, invece uno degli obiettivi é quello di migliorare l’efficacia dello scambio di informazioni tra i Paesi interessati, con l’introduzione di alcune norme in chiave antielusiva.
Le proposte di modifica alla direttiva rincorrono i cambiamenti intervenuti sui prodotti di risparmio e gli sviluppi nei comportamenti degli investitori, sino ad includere tutte le tipologie di redditi da risparmio e prodotti finanziari che generano interessi, inclusi i contratti di assicurazione vita, fondazioni e società di investimento extra-UE che raccolgono capitali da soggetti residenti in uno Stato membro, fornendo al contempo un approccio rigoroso per l’identificazione dei beneficiari.
Molte perplessità sull’accordo sono state manifestate da parte di Austria e Lussemburgo. I due Paesi, infatti, si sono opposti fermamente all’applicazione di quanto previsto dalla direttiva risparmio con riferimento allo scambio automatico tra gli Stati membri delle informazioni relative agli interessi corrisposti alle persone fisiche non residenti.
16 maggio 2013 – Marco Prestileo