Ieri passeggiavo, dopo una stoica battaglia con l’influenza, per il lungomare di Ventimiglia. La gente che mi segue sul blog (ormai non so più chi mi legge direttamente e chi attraverso le parole di altri) mi riconosceva da lontano e veniva a elargirmi il gratuito sostegno di un sorriso, incitandomi ad andare avanti. – Vai avanti alby! – dicevano. E quindi, cammina, cammina, sono arrivato fino a Vallecrosia. Stessa scena a Vallecrosia: – coraggio alby, vai avanti! -. E io tra me e me penso che fare qualche passo in più non può certo farmi male. Arrivato a Bordighera sento ancora delle voci: – Alby, vai avanti, non mollare! – Eh no! – dico io. Se qui continuo a camminare finisce che mi ritrovo in Albania. Mi sono fermato e ho riflettuto che in Albania, a questi ritmi, ci arriviamo lo stesso. Col gommone. Soprattutto se stiamo fermi.
17 marzo 2014 – Albino Dicerto