Persa la voglia di progredire resta solo la paura di vivere

Riceviamo e pubblichiamo con piacere, la consueta analisi macroeconomica del nostro esperto.

Buona lettura a tutti! Bea

“Il debito mondiale ha raggiunto la cifra di $152 Trilioni, un terzo pubblico e due terzi privato. Ossia é più del doppio ( il 225%) del GDP mondiale. In buona sostanza gli stati e le aziende si sono indebitate con le banche ed i risparmiatori per una ventina di volte la loro capacità di produrre annualmente guadagni lordi. Una intera generazione perduta. Non solo la sete é passata al cavallo, ma tra poco passerà anche al bue ed all’asino. Molti governi, in memoria delle glorie passate, sperano di risolvere l’attuale crisi ( la più lunga della società industriale ) contando sulla crescita. Crescita in senso lato: dei consumi, degli investimenti, dell’occupazione, della produzione, in una parola del benessere generale. Trascurano tutti un fattore importante: le misure sino ad oggi utilizzate, essenzialmente di politica monetaria, hanno depresso la fiducia e soprattutto la speranza in un futuro migliore, che giustifichi e faccia accettare impegni e fatiche. Persa la voglia di progredire, resta solo la paura di vivere. La frase : I have nothing to offer but blood, toil, tears and sweat (Churchill ), non ho niente altro da offrirvi se non sangue, fatica, lagrime e sangue, non é accettabile se detta da chi é capace solo di far promesse inattuabili, pavoneggiarsi in giro per il mondo, aumentare il debito pubblico ed il peso della burocrazia. Senza inspirare fiducia non si motivano le persone industriose ed avvedute, uniche a poter garantire la crescita. La Brexit ha riacceso la mia speranza, che non il popolo bue, ma una maggioranza consapevole sia in grado di scacciare i mercanti dal tempio. In ogni caso per il prossimo mese, sino al fatidico 8 novembre, non ci resta, che attendere e …. pregare.”

8 ottobre 2016 – Bea M. –

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