Il ministro dell’Economia ha confermato l’obbligo di pagamento della “mini-Imu” entro il 24 gennaio per gli immobili siti nei Comuni, come Ventimiglia, dove è stata alzata l’aliquota sulla prima casa
La seconda rata Imu sulla prima casa non andrà pagata ma non per tutti. L’abolizione, disposta con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri l’altra sera non sarà totale.
Chi risiede infatti in un comune che ha alzato le aliquote rispetto al 2012, dovrà ora passare alla cassa (entro il 16 gennaio 2014) per versare la differenza tra il 50% del tributo pagato nel 2012 e il 50% di quello che avrebbe dovuto corrispondere quest’anno (nel 2013). Grandioso!
Non pare assurdo il dover pagare una parte di IMU 2013 sulla prima casa (pagarne una sola parte è infatti sempre meglio che pagarla tutta), quello che sbalordisce é che vi sia una discriminazione tra cittadini che si trovano nella stessa condizione giuridica ma che abitano in Città diverse!
Sono penalizzati i cittadini dei comuni ben organizzati, cioè quei comuni che nello spirito della legge avevano fissato una percentuale IMU diversa nel 2013 rispetto al 2012. Sono invece avvantaggiati quei cittadini dei comuni più “pigri” che non avevano fatto nulla, confermando per il 2013 la percentuale IMU del 2012.
Ricordiamo infine che sui beni agricoli lo stop del saldo riguarderà «i fabbricati rurali e i terreni agricoli per la parte coltivata».
28 novembre 2013 – Marco Prestileo”
Tutto quanto sopra salvo cambiamenti dell’ultimo ora. Mi pare che in questo Governo, forse più che in altri, oltre a prorogare all’ultimo minuto le scadenza, spesso cambiano anche idea (in meglio). Sembra quasi che la facciano a posta: prima colpiscono e poi tolgono, magari per dire “avete visto siamo intervenuti e abbiamo corretto l’errore!”
9 gennaio 2014 – Marco Prestileo