Il socio occulto di tutti gli imprenditori e dei liberi professionisti italiani, lo Stato, un socio di maggioranza che arriva a togliere oltre il 60% degli utili guadagnati e dichiarati onestamente dai contribuenti, cambia impostazione, almeno nelle intenzioni, nella lotta all’evasione fiscale.
Sembra essere passato un secolo, ma così non è, da quando il governo Monti faceva fare i blitz alla Guardia di Finanza nelle località turistiche italiane durante il ferragosto, per controllare le ricevute fiscali dei ristoratori, mentre i clienti pranzavano. Non sembrano più vere le sanzioni fatte ai commercianti perché non avevano fatto lo scontrino fiscale per il gelato dato al figlio o il taglio di capelli alla suocera.
Mentre i grandi capitali e le imprese multinazionali si trasferivano all’estero, qualcuno sembra si sia accorto che non si può spingere i piccoli imprenditori in crisi a suicidarsi, non è conveniente sprofondare di adempimenti e pesi fiscali anche chi le imposte e tasse le vuole pagare, perché diversamente si metterà ad evadere per sopravvivere.
Il contrasto all’evasione fiscale «non deve mirare solo a recuperare risorse, ma anche a dare risposte alla sempre più diffusa e pressante esigenza di legalità ed equità che viene dal Paese». Non sembra vero poterlo affermare, legalità e equità sono i principi cardini su cui percorrere la strada della lotta all’evasione, ma chi è questo utopista, questo sognatore che afferma ciò? Non ci crederete ma lo ha detto il direttore dell’Agenzia delle Entrate. «La condivisione da parte dei cittadini della strategia fiscale rappresenta l’unica strada percorribile per un recupero stabile del tax gap», quindi legalità, equità e condivisione, ha sottolineato la Dott.ssa Orlandi. La quale ha anche dichiarato a “Il Sole 24 Ore” (leggi su http://24o.it/TrzJlX) che ‘attuazione di una maggiore tracciabilità dei pagamenti porterà al superamento degli scontrini fiscali e anche all’abbandono dei blitz sul territorio.
Inversione di rotta a 360° nel senso giusto, rimane il dubbio se dai buoni propositi si riuscirà veramente a passare ai fatti concreti.
Auguriamo un buon lavoro al nuovo Direttore dell’Agenzia delle Entrate che ha un curriculum vitae che dimostra la brillante carriera svolta tutta all’interno dell’Agenzia delle Entrate.
7 ottobre 2014 – Marco Prestileo