‘Dottore, è vero che la mia cagnetta DEVE fare i cuccioli almeno una volta?’
Quando mi viene posta questa domanda, devo dire frequentemente, sorrido pensando a cosa risponderebbe quel ginecologo al quale la madre della giovane adolescente alla sua prima visita ponesse la questione : ‘Dottore, è vero che per la sua salute è meglio che mia figlia partorisca almeno una volta?’
Ovviamente nel caso della specie umana non ci si pone il problema ‘sterilizzare o no?’ ‘fare accoppiare o no?’, come invece accade per il cane, ma è altrettanto ovvio che il ‘fare i cuccioli almeno una volta’ non ha nessuna evidenza scientifica di prevenzione delle malattie, come ad esempio i tumori mammari.
Eppure tutti i luoghi comuni, quelle convinzioni ‘popolari’ di molte, moltissime persone, diventano tali perchè partono da notizie reali o scientifiche, ma poi assumono i contorni di una credenza dura a morire proprio perchè radicata nella testa di molta gente.
Nel caso delle cagnette ‘costrette’ a partorire almeno una volta, non ho alcuna idea di quale sia la convinzione scientifica iniziale che ha scaturito l’insorgenza del luogo comune assurdo : forse, la diffusione della sterilizzazione, di pari passo con la selezione delle razze, ha inculcato nella testa ‘popolare’ la necessità di fare partorire le cagne almeno una volta prima di impedirglielo per sempre (con la sterilizzazione), in modo tale da conservare e tramandare i caratteri genetici della mamma-cagna.
È un’impresa ardua lottare contro i luoghi comuni : la convinzione è tale ed ha una così ampia diffusione che se qualcuno prova a metterla in discussione o dice il contrario, non viene creduto perchè è da solo contro un muro solido e ancorato da moltissimo tempo, anche se ha ragione ed ha le competenze in merito.
Provo quindi a ribadire che non è assolutamente vero che le cagne devono partorire almeno una volta, mentre è vero che ci sono molti vantaggi medici a ricorrere alla sterilizzazione, ma di questo ne parleremo ai prossimi interventi, con i quali continueremo la lotta ai luoghi comuni…
12 ottobre 2012 – Dr. Ambesi Matteo, Medico Veterinario