La fine della globalizzazione e la rinascita del capitalismo

Riceviamo e pubblichiamo la consueta riflessione macroeconomica del nostro esperto, in seguito all’elezione del 45 Presidente USA Donald Trump.

” Dopo la Brexit e l’elezione di Trump i paladini dello status quo ante vaticinavano sfracelli, ridicole Cassandre interessate solo a difendere le proprie poltrone. Gli sfracelli non si sono verificati né si verificheranno. Il FTSE 100 prima della Brexit aveva fatto un massimo a 6421, oggi ha chiuso a 6911, Wall Street é continuata tranquillamente a salire anche dopo l’elezione di Trump. I popoli, che avranno il coraggio di cacciare i mercanti dal tempio, prospereranno e quelli, che dicono “dategli tempo”, saranno il bottino degli Hedge Fund e degli avventurieri. Gli analisti laureati incolpano i sostenitori della Brexit e di Trump, definendoli vecchi, malinformati e poco istruiti. La verità é un’altra: la globalizzazione e le grandi banche senza controlli ( dopo l’abrogazione dello Glass-Steagall Act fatta da Clinton nel 1999 ) hanno costruito un capitalismo selvaggio, che ha distrutto la classe media e la capacità creativa degli “industriosi”. Sotto le sette presidenze Bush-Clinton-Obama ( col corteggio delle nazioni accolite ) la globalizzazione e la speculazione finanziaria hanno portato agli interessi sui risparmi negativi ed alla demotivazione dei produttori di ricchezza. Queste sono le motivazioni di chi ha votato per la Brexit e per Trump. Gramellini ben sintetizza questi ultimi otto anni : ” Lo stile affascinante di Obama ha riempito il nostro immaginario di bolle di sapone, ma non ha ridotto le tensioni razziali, né rallentato la decadenza del ceto medio, l’aggressività strategica della Russia e quella economica della Cina. ” … devo solo aggiungere, che Obama ha fatto anche troppi proseliti. Una lunga notte in cui all’inizio 356 pennivendoli contro 9 celebravano la vittoria di Hillary, per poi non avere neanche la creanza di andarsi a nascondere si é conclusa con un’alba radiosa di speranza … e per ora la speranza mi basta”.

10 novembre 2016

Bea M.

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