Pubblichiamo il commento pervenuto al precedente articolo intitolato: “I BUROCRATI IN AZIONE”.
“In ordine alla rimozione della rotatoria di Via Roma – Via Bligny, l’unico commento che mi sovviene è una semplice constatazione di fatto : esiste una volontà ben precisa e determinata nel voler dismettere quanto di buono è stato fatto dall’ex Amministrazione Scullino ( e a parer mio , ma non solo , le cose buone sono state parecchie ! ) . Potrei fare numerosi esempi di dismissione : primo fra tutti , l’aver svuotato dall’interno strutture organizzative , che per una volta , avevano convinto con i fatti i contribuenti di Ventimiglia , che anche nel pubblico vi sono professionalità capaci di agire con efficienza ed efficacia , in maniera incisiva e senza perdere tempo ; secondo , un’organizzazione delle risorse umane comunali che valorizzava la competenza , la buona volontà , il rendimento , il servizio ai cittadini ,( tutti valori che attengono strettamente al mondo del lavoro nel settore privato …..) , emarginando i ” soliti furbetti ” del posto fisso …. ; terzo , una valorizzazione del territorio che privilegiava il buon gusto e l’estetica , unitamente al grande interesse per la cultura ( ma vi ricordate che ogni settimana in Biblioteca Aprosiana erano organizzati convegni , dibattiti , presentazioni di opere letterarie , conferenze , etc. !!! ) . Potrei continuare all’infinito , ma credo di aver reso l’idea . La volontà di distruggere tutto , senza alcun discernimento , fa parte di un disegno che lascia senza parole chi , come noi cittadini , da sempre paga le tasse , crede nelle istituzioni e spera in un futuro migliore per tutti …. Mi rivolgo a tutti coloro che hanno a cuore veramente questa città : osservate con attenzione quanto sta accadendo , guardatevi bene intorno , riflettete e poi traete le vostre conclusioni . Ma fatelo pensando che non è in gioco la simpatia o l’antipatia degli uni o degli altri , il colore politico di uno o dell’altro , qui c’è in gioco la Verità , un valore assoluto testimoniato dai Fatti e non dalle chiacchiere.
Beatrice Manzini”