Vi sono vari modi di affrontare temi come quello della paventata soppressione delle fermate di Bevera, Airole ed Olivetta San Michele. Ritengo che chiunque voglia disquisire seriamente di tale argomento – non già per ragioni di consenso elettorale o di interesse particolare (es. a che il treno fermi dove viene comodo e pervenga più velocemente alla destinazione prescelta) – debba conoscere le ragioni delle (e le tensioni sottese alle) scelte effettuate per realizzare la linea ferroviaria così com’è oggi. Quale mero contributo alla discussione allego un estratto dal volume “Penna vintimilli” del viceprefetto Lorenzo Limon, già Sindaco del Comune di Olivetta San Michele, scritto prima che la linea venisse ripristinata dai danni conseguenti alla seconda guerra mondiale. I fatti ivi descritti sono – o dovrebbero essere – sicuramente noti a coloro che si trovano a sostenere od a contrastare le soppressioni. La Stazione di confine di Olivetta San Michele, a differenza delle fermate di Bevera ed Airole, è collocata sulla Statale 20 e viene perciò utilizzata sia dalla popolazione locale che da quegli utenti – che locali non sono – che intendono spostarsi in Francia od in Piemonte (per ragioni di svago, studio o lavoro) utilizzando l’adiacente parcheggio (gratuito) piuttosto che quello (a pagamento) esistente nei pressi della Stazione di Ventimiglia. Di fronte alla Stazione di confine di Olivetta San Michele, costruita nel 1928 e da poco ristrutturata, è possibile acquistare senza code lo sky-pass giornaliero; anche per questo molte persone scelgono di utilizzarla. Mi scuso per l’eccessivo coinvolgimento, ma il tema mi è particolarmente caro; mi riporta ai tempi dell’infanzia (la scuola elementare che frequentavo, sita nei pressi della Stazione di Ventimiglia, aveva organizzato una gita in occasione della partenza di un antico treno a vapore a seguito del ripristino della linea) e della giovinezza (i week-end a Limone ed il tempo dell’Università di Torino) ed anche al personale impegno come Sindaco del Comune di Olivetta San Michele e rappresentante della Fondazione “Giuseppe Biancheri“. Un politico di spessore, quest’ultimo, che si interessò di tutto ciò che, attualmente, per ragioni connesse al taglio della spesa od addirittura senza ragioni, viene a poco a poco smantellato. Non comprendo quali risparmi di spesa comporterebbe la soppressione delle fermate di Bevera, Airole ed Olivetta San Michele, visto che non esiste personale delle ferrovie al loro interno; il preteso risparmio del tempo di percorrenza (nell’ordine di 10 minuti nella malaugurata ipotesi della soppressione di tutte e tre le fermate) è certamente recuperabile e, comunque, ben inferiore rispetto al tempo che veniva impiegato per le fermate doganali di Breil e Limone (ora soppresse). Mi pare, pertanto, che la preannunciata soppressione sia un provvedimento privo di senso e palesemente in contrasto, ancora una volta, l’ennesima oramai, con le esigenze del territorio.
17 novembre 2012 – Il Sindaco di Olivetta San Michele
Avv. Marco Mazzola