Tassello dopo tassello, emerge una verità inquietante: chi si autoproclama “giusto” e ha costruito le proprie fortune sulla “giustizia” viene, pezzo dopo pezzo, svergognato pubblicamente. Che sia blogger o politico. Di destra e di sinistra: i primi prendendo le distanze dall’operato di Tano sono riusciti nel complicatissimo compito di perdere le elezioni, gli altri hanno vinto le elezioni e, ora, onestà vorrebbe che facessero un passo indietro: chi ha preso i voti sulla base delle menzogne (che in buona fede poteva pure ritenere fondate) ora dovrebbe restituirli al legittimo proprietario. Ecco, questo sarebbe il primo gesto apprezzabile del nostro sindaco, in oltre un anno di lavoro: dimettersi, rinunciando ai voti presi con la falsa propaganda. D’altra parte, un sindaco giovane (e lo dico da giovane elettore) ha il dovere di essere onesto, di partecipare a rifondare la nostra classe politica restituendogli la dignità che la politica dovrebbe avere.
26 giugno 2015 – Albino Dicerto