In questi giorni si parla della perdita (quasi certa) dell’IKEA. Ne parlano i giornali e quindi ne parla la gente. Alcuni ex politici hanno colto anche la palla al balzo per tentare di attribuire colpe all’ex amministrazione. Davvero incredibile vedere un ex consigliere di opposizione essere contento dell’insuccesso di iniziative eclatanti e ottimamente gestite, proprio dalla precedente amministrazione, solo per poter esprimere la sua sterile critica politica. Anziché pensare ai vantaggi per la Città, pensano a coltivare il loro orticello e perseguono la politica del tanto peggio, tanto meglio. A livello nazionale abbiamo visto come la Senatrice Finocchiaro ha risposto al suo compagno di partito, il Sindaco Renzi, rimarcando quanto sia miserabile attaccare l’avversario politico (in quel caso un avversario anomalo, visto che sono dello stesso partito )con pretesti assurdi e non credibili.
Bisognerebbe chiedere esattamente, ma è inutile naturalmente farlo, a questo esponente della passata opposizione, quali colpe imputa, seriamente, all’Amministrazione Scullino su questa iniziativa.
Aver annunciato che l’IKEA, come tante altre grandi imprese italiane ed estere, aveva espresso l’intenzione di aprire uno dei suoi stabilimenti in Ventimiglia? Ma è vero, l’IKEA non solo lo ha detto più volte, ma al protocollo comunale risulta la lettera scritta dove la stessa IKEA confermava l’intenzione di venire a Ventimiglia, dichiarava di quante superfici aveva bisogno e indicava esattamente il numero di assunzioni che avrebbe fatto.
L’IKEA aveva espresso formalmente la richiesta di installare un punto vendita per circa 75.000 metri quadri a Ventimiglia, in zona Parco Roja, garantendo 700 nuovi occupati direttamente e 150 indirettamente. La richiesta è stata presa in considerazione all’interno del Tavolo di lavoro che si stava occupando dell’Accordo quadro tra FF.SS, Regione Liguria, Provincia e Comune di Ventimiglia.
Il sottoscritto, in allora Sindaco della Città, ha risposto all’IKEA, come a tutte le altre Imprese richiedenti, dicendo che non poteva esserci un’esclusiva, chiunque interessato doveva partecipare alla gara di evidenza pubblica che doveva essere espletata dalle FF.SS.
L’Amministrazione Scullino ha avuto il grande merito, che nessuno potrà nascondere, di creare questa grande opportunità per Ventimiglia: raggiungere e sottoscrivere un accordo quadro con il Gruppo Ferrovie dello Stato, la Regione Liguria e la Provincia di Imperia, alla presenza dell’allora Ministro allo Sviluppo Economico, On.le Claudio Scajola, per la riqualificazione ed il recupero delle aree dismesse o dismettibili delle Ferrovie e quindi creare un polo attrattivo di particolare interesse per vari colossi industriali e non.
La burocrazia e l’elefantiaca dimensione del Gruppo Ferrovie dello stato, nonché le normali difficoltà di un progetto cos’ ambizioso, ha ritardato l’iter attuativo, ma non l’ha fermato. Il Prefetto, Dott. Giovanni Bruno, a capo della Commissione straordinaria che oggi governa Ventimiglia, lo ha ripreso e lo sta – così dicono i giornali – portando avanti nel modo che lui ritiene migliore. Nel 2011 abbiamo avuto la grande idea, per velocizzare, di concordare con le Ferrovie e con la Regione di mettere in gara non la vendita delle aree ma la concessione del diritto di superficie. Una grande idea che consentiva di superare l’altro enorme ostacolo burocratico sulla possibilità di utilizzare le aree demaniale in concessione (e non in proprietà) delle Ferrovie. Ben ha fatto quindi il Prefetto Bruno, unitamente a tutti gli altri Enti interessati, a proseguire il progetto e speriamo che non si dimentichi che di pari passo deve andare avanti anche il progetto della nuova tangenziale (la così detta Tanovia). Noi avevamo legato i due destini perché temevamo che le Ferrovie una volta ottenuta la possibilità di riqualificare il Parco Roja (la parte più appetibile) creasse difficoltà sulle altre aree. Ventimiglia non può permettersi la creazione di una nuova area produttiva senza migliorare la sua viabilità. Ventimiglia non può accontentarsi solo degli oneri di urbanizzazione comunque dovuti, deve chiedere di più, deve ottenere maggiori risorse economiche a vantaggio di importanti opere pubbliche (viabilità, parcheggi, verde pubblico, ecc.).
Così la pensavamo noi, ma oggi sono altri che hanno la responsabilità di amministrare Ventimiglia e noi ci rimettiamo a loro, riservandoci solo il diritto di critica ma costruttivo e intellettualmente corretto.
17 aprile 2013 – Gaetano Scullino
Carissimo Tano , prendo spunto dalla prima parte del tuo commento su Ikea , per sottolineare quanto mi abbia infastidito l’atteggiamento di alcuni componenti l’opposizione dell’ex Amministrazione Scullino , in ordine all’argomento trattato . Ma come si fa a dire certe cose ???? Ma soprattutto mi stupisco ( ormai non dovrei piu’ farlo , dovrei avere capito !!! ) di come i giornali , essendo ormai in coma profondo , per mancanza di argomentazioni e di altro , possano riportare commenti di tal fatta ….. Mi risulta che anche i consiglieri di opposizione partecipassero alle sedute del Consiglio Comunale ( io stessa li ho visti piu’ volte e ne ho apprezzato anche gli interventi ) , tante deliberazioni della tua Amministrazione sono divenute effettive anche grazie al loro apporto , di concerto con la maggioranza . Devo pensare , malignamente , che quello apparso sui giornali , sia stato solo un pessimo spot elettorale ( sai prima o poi a Ventimiglia si tornerà alle urne … ) , oppure un puro e semplice cercare di prendere ulteriormente le distanze dall’allora governo della città , quasi si vergognassero di esserne stati parte anche loro per 4 anni e mezzo . ” In amore e in guerra ogni mezzo è lecito ” recita il proverbio , si dovrebbe aggiungere anche in politica , anche se ogni tanto un minimo di decenza e di coerenza penso non guasterebbero ….. Per quanto riguarda il problema vero e cioè la perdita di circa 400 posti di lavoro , il rammarico è grande , soprattutto perché sono convinta , che , con le grandi competenze espresse dalla tua Amministrazione non sarebbe successo . Purtroppo anche il Prefetto Bruno con tutta la sua buona volontà ed esperienza ha dovuto scontrarsi con una realtà difficile e complessa , gli si deve rendere merito di aver tentato con impegno , ma senza un risultato positivo . Vedremo cosa ci riserverà il prossimo futuro …. B.M.