Mi ero ripromessa di non commentare le 70 pagine di motivazione della sentenza “ La Svolta “ nelle quali si argomentano i motivi per i quali il collegio giudicante del Tribunale di Imperia ha deciso per l’assoluzione di Scullino e Prestileo da entrambi i capi di imputazione loro ascritti ( abuso d’ufficio e concorso esterno in 416 bis c.p. ) .
E non lo farò …… Le mie considerazioni personali continueranno a rimanere tali , non fosse altro che per il rispetto che si deve ai Signori Giudici e al loro delicatissimo operato, al duro lavoro svolto dalla difesa ( Avv. Moroni ) e ai due amici coinvolti.
Una considerazione però va fatta, per onestà intellettuale e coerenza, senza alcun intento polemico, unicamente con lo scopo di sottolineare cose già note, più e più volte espresse anche dalle pagine di questo blog : fra le tante argomentazioni addotte per giungere al verdetto di assoluzione , emerge con chiarezza cristallina che Civitas non era il famoso “ mostro a tre teste “ di d’Aversiana memoria ( ricordate le dichiarazioni di un Commissario straordinario ? ) o il presunto buco nero ( € 5 milioni di euro di debiti ??? ) evocato da certa sinistra del PD cittadino, che con tali argomentazioni ha cercato di ricostruirsi una credibilità politica e personale mai avute, ma era stata semplicemente creata ( da un serio professionista come Prestileo ! ), come piu’ volte affermato dagli attori coinvolti nella nota vicenda, ( Scullino, Prestileo e i numerosi testi della difesa ), per consentire quell’operatività necessaria al fine di rimettere in moto una città da troppo tempo abbandonata all’incuria e al degrado, ripiegata su sé stessa e rassegnata ad un declino irreversibile……
A tale riguardo esorto a rileggere con attenzione quanto argomentato dal Collegio giudicante : “Ed a questo proposito va ricordato che la creazione della Civitas fu determinata anche dalla necessità (era l’U.E. ad imporre ciò) che i fondi “Parfas” (appunto erogati dall’U.E.) fossero utilizzati da un soggetto operante con criteri privatistici (altra ragione addotta dagli stessi imputati risiedeva nella possibilità, offerta da una società in house, di eludere il c.d. patto di stabilità, che paralizzava gli enti locali precludendo loro ogni sforamento degli impegni consentiti dai bilanci). Ed anche queste due ragioni appaiono (pur marginalmente) rilevanti ai fini dell’esclusione della sussistenza del dolo in capo a Scullino e Prestileo e dimostrano comunque l’apoditticità ( l’inconfutabilità ) dell’affermazione della commissaria prefettizia Lucianò, che insinuò che la Civitas servisse solo ad eludere i controlli gravanti sull’attività diretta dell’ente comunale”.
Portando la discussione sul piano prettamente politico ( che è l’unico sul quale si possono esprimere opinioni personali ), dopo la lettura di quanto sopra , qualcuno è in grado di spiegarmi come mai i signori della sinistra ventimigliese , all’epoca presenti in Consiglio Comunale , astenutisi sulla pratica Civitas ( quindi non votanti né a favore né contro ma presenti in aula alla discussione e alle spiegazioni della maggioranza !!!) hanno raccontato ai loro elettori ( e a chi ha voluto ascoltarli….), la favola che Civitas era l’incarnazione del male assoluto, un meccanismo perverso creato da quel diavolo di un Prestileo, per chissà quali motivi reconditi , e non invece , l’unico strumento consentito dall’Unione Europea per poter sperare di accedere a Fondi Par Fas indispensabili per il risorgimento della città ??!!
Per essere precisi si deve infatti ricordare che i 10.000.000 di euro di interventi per il centro storico sono stati possibili grazie ai contributi ottenuti con un progetto che prevedeva la partecipazione e il cofinanziamento della Civitas (che ha infatti realizzato a sue spese il rifacimento dei vicoli). Senza la Civitas, il Comune non avrebbe potuto partecipare. Questo è il caso eclatante che i giudici hanno preso in considerazione, come però hanno anche preso atto, sempre in sentenza, che la Civitas ha eseguito (realmente fatti e non solo programmati) circa 10.000 interventi di manutenzione con il sistema IGS, un sistema di rotazione di ditte (quattro cooperative e diverse imprese artigiane) che intervenivano con tempestività e efficienza, un sistema di rotazione tramite gare on line .
Cari signori del PD ventimigliese, ricredersi di fronte all’evidenza dei fatti non è mai segno di debolezza, semmai denota un approccio politico maturo ed orientato alla costruzione di una leadership seria e consapevole, per il bene di tutti , per poter costruire su un terreno solido il futuro di ognuno di noi, con coraggio, accettando le sfide ed ammettendo i propri errori .
Abbandonate la malafede ed il manicheismo a senso unico che caratterizza la vostra azione politica ( esiste solo il bene ed il male , solo il bianco ed il nero….), e cercate il genio e la sregolatezza, apritevi al dialogo e allora sì che sarete in grado di fare la differenza.
14 gennaio 2015 – Erin Brochovich –