Una delle novità più letta, in materia di salute e ricerca sanitaria, è quella che deriva da uno studio medico scientifico che ha rilevato che cani appositamente addestrati sono in grado di riconoscere il diverso odore delle urine di chi è colpito da tumore alla prostata. Nessuno scherzo, la notizia è vera ed è apparsa sul giornale online “Humanitas Salute”.
Riportiamo una parte dell’articolo: “Uno studio condotto dal dottor Gianluigi Taverna, responsabile del Centro di Patologia Prostatica di Humanitas, ha in effetti rilevato che cani ben addestrati, possono
essere in grado di riconoscere un tumore della prostata grazie all’urina dei malati, che assume un odore particolare, diverso da quello normale, che può essere percepito da questi animali, dotati notoriamente di un fiuto eccezionale.
L’espertimento, condotto in collaborazione con il Centro Militare Veterinario di Grosseto (Cemivet) e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa, ha coinvolto circa 900 persone – alcune sane e alcune malate di tumore alla prostata – e due cani addestrati, pastori tedeschi, che hanno offerto riscontri al di sopra di tutte le attese: nel 98% dei casi sono stati in grado di riconoscere chi era soggetto alla patologia alla prostata. Una percentuale superiore a quelle proprie delle procedure diagnostiche in uso.”
Dell’argomento si parlerà nell’incontro “Un fiuto eccezionale per diagnosi mediche” in programma venerdì 26 settembre 2014 nel Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, nell’ambito della “Notte dei ricercatori”.
Gli amici a quattro zampe “i protagonisti del futuro”.
25 settembre 2014 – Marco Prestileo