Fist bump, il saluto “sicuro”

fist bump

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La traduzione di fist bump è: batti i pugni o dammi il cinque. E’ un modo di salutarsi molto usato tra i giovani, un modo di salutarsi meno formale della classica stretta di mano e pare, dopo lo studio pubblicato sull’American Journal of Infection Control, igienicamente più sicuro. Infatti secondo quanto riportato dai ricercatori dell’Università gallese, salutarsi attraverso il fist bumb diminuirebbe il rischio di contagio e la possibilità di trasmettere malattie.

Come noto, infatti, sono molti i microrganismi (germi) cattivi che possono contagiare il nostro intestino, la nostra pelle e, in generale, il nostro corpo. Spesso la contaminazione deriva dal contatto fisico e la stretta di mano è certamente il primo contatto fisico, anche tra soggetti estranei tra di loro. Le nostre mani sono la parte del corpo che più facilmente si contamina e altrettanto facilmente trasmette questi microrganismi che molto spesso (quasi sempre), pur passando da una mano all’altra, muoiono nel giro di poco tempo. Nessun allarmismo, naturalmente, ma i ricercatori, partendo dalla semplice influenza, vogliono evidenziare come possa essere possibile infettare il nostro corpo soprattutto nelle parti più deboli (mucose, ferite, ecc.).

Come ridurre i rischi di contagio? I ricercatori dicono di ridurre i tempi di contatto. Quindi se ci stringiamo la mano, facciamolo all’inglese, una stretta non prolungata e con meno forza, altrimenti passiamo tutti al fist bump. I risultati della ricerca confermano, dopo la sperimentazione, che il saluto con i pugni è semplice, simpatico e più igienico. Segue il saluto con il batti il cinque, stante la rapidità del gesto e l’assenza della vigorosa stretta, e solo dopo il saluto con la stretta di mano, ma all’inglese.

Potremmo provarci, non costa nulla.

6 settembre 2014 – Marco Prestileo

4 pensieri su “Fist bump, il saluto “sicuro”

  1. Ma cosa c’è di piu’ sano, caloroso e affettivo di una bella stretta di mano?
    Ma, cosa c’è di piu’ confortante di un abbraccio? Ho una cognata che vive a Londra e quando viene a trovarci ci tiene sempre a precisare: I am english. E dire che è nata a Nizza da genitori italiani e a Londra ha sposato un Napolitano ( nessuna parentela con il nostro Presidente). Quando arriva ci saluta con freddo distacco, dandoci un bacio per guancia senza toccare le guance ovviamente. E’ semplicemente terribile, segno di distacco affettivo. Forse avrà paura dei batteri, avrà paura di essere contaminata? Culturalmente mi sento profondamente latina e il modo di vivere degli inglesi mi induce depressione.
    I ricercatori dell’università gallese possono dire ciò che vogliono. A me piace abbracciare e stringere la mano. Non ho alcun timore del contatto fisico, e se ho qualche dubbio risolvo tutto con il sapone. Non metterò in pratica quanto suggerito dall’articolo, perché mi ricorda la cognata e poi perché non soffro di disturbi ossessivi. Durante il laboratorio teatrale che faccio con i miei pazienti stiamo affrontando il tema delle emozioni e della necessità che vengano espresse al fine di preservare le persone da disturbi psichiatrici. Gli inglesi con il loro modo di comportarsi tutto volto al controllo delle emozioni rinunciano a quanto c’è di piu’ bello nella vita. E poi diciamolo, cosa fanno il venerdì sera? Bevono, bevono e poi ancora bevono, per disinibirsi, per dimenticare nell’illusione di sentirsi vivi o di provare qualche emozione. Poveretti !!!
    Ma, quando vanno al pub gli inglesi si porteranno il bicchiere da casa? Già potrebbe essere non ben sterilizzato e indurre qualche malattia all’apparato orale. Per fortuna abbiamo anche un apparato immunitario che ci tutela! Affidiamoci a lui.

  2. Abbiate pazienza, ma vorrei dire ancora qualcosa sul comportamento igienico degli inglesi. Vorrei suggerire agli studiosi dell’università gallese di promuovere una campagna nazionale per eliminare la moquette dalle abitazioni e di sostituirla con un igienico parquet, un’altra campagna per eliminare la carta da parati nel bagno ed introdurre il bidet, poi ancora un’altra per invitare gli inglesi a sciacquare i piatti per eliminare il detersivo e infine a promuovere un’alimentazione sana, non fatta di salse multicolori da spalmare sul pan carrè in abbinamento al cup tea davanti alla televisione. Credo che dobbiamo essere noi ad insegnare a questo popolo di ex guerrieri padroni del mondo come si debba vivere e non noi ad apprendere da loro.
    Sono fiera di essere italiana e della mia cultura latina

  3. Nulla da dire sull’essere orgogliosi di essere italiani, neanche sull’importanza di vivere emozioni. L’articolo riportava l’esito di una ricerca universitaria su una questione molto comune. Nessun allarmismo, é stato precisato. Quanto alle vigorose strette di mano, si continui pure, anche se oggi ne ho stretta una così sudata che ….. mi sono messo a ridere e ho pensato al fist bump (visto che ho scoperto cosa sia). Gli inglesi hanno molti difetti e modi comportamentali piuttosto distaccati, ma anche noi italiani abbiamo i nostri difetti e qualche abitudine discutibile. Il mondo é bello perché vario e io resto comunque contento di essere italiano. Grazie Marialuisa per i tuoi commenti e per la sensibilità umana dimostrata. Perché non ci scrivi qualche articolo, su un qualsiasi argomento? A presto.

  4. Grazie, scriverò appena avrò un argomento da trattare, magari in modo ironico e forse anche irriverente, che sia di mio interesse.
    I pensieri sugli inglesi ( scatenata dai ricercatori gallesi) e sui miei parenti d’oltre Manica ( la causa son sempre gli studiosi gallesi ) mi hanno permesso di compiere una catarsi assai benefica, quindi per me molto terapeutica.
    Quando viviamo tensioni è molto importante trovare il modo di liberarle, quindi grazie per l’occasione di esternare le mie emozioni. Mi sono comunque molto divertita!

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