Fisco, parte il redditometro …. attenzione a come spendete.

Inizia la caccia agli evasori, e sino a qui nulla in contrario, anzi. Il vero problema è che inizia anche a pendere la spada di Damocle sui contribuenti che di imposte e tasse ne pagano già abbastanza. Non è finita qui, purtroppo, il problema drammatico è che in un momento in cui l’economia è sostanzialmente ferma ed i consumi (la capacità di acquisto e di spesa dei cittadini) diminuisce sempre più, il Fisco attiva il nuovo redditometro, lo strumento presentato lo scorso novembre e finalizzato a determinare il reddito presunte delle persone fisiche. Metodo di accertamento probabilmente molto efficace ma tempismo certamente sbagliato.

Quali spese saranno messe sotto controllo? Molte, forse troppe. Dalle utenze alle barche, dalle pay tv alle bevande, dalla palestra alla lavanderia. E altro ancora. Il nuovo redditometro debutta in questi primi giorni del 2013 setacciando oltre cento voci di spesa, di tutti i tipi.

Come riporta in esclusiva il Sole 24 Ore di oggi, il Fisco effettuerà una vera e propria radiografia dei consumi degli italiani per calcolare l’entità del reddito che può averli generati. Il sistema si baserà sui dati ricavabili dalle dichiarazioni dei redditi oppure dalle bollette pagate per le utenze o ancora sui valori ricavabili dall’anagrafe tributaria. E se tutto ciò non fosse sufficiente, il Fisco controllerà le spese medie calcolate dall’Istat ed esaminate per aree geografiche.

Ecco l’elenco delle principali voci di spesa sotto controllo: alimentari e abbigliamento, mobili ed elettrodomestici, combustibili ed energia, trasporti (compreso i pezzi di ricambio per le auto), tempo libero, cultura e giochi (compresi computers, libri non scolastici, internet, giocattoli, piente e fiori, attività sportive, circoli culturali, animali domestici e spese veterinario), istruzione (compresi asili nidi, scuole private, canoni di locazione per studenti universitari, corsi di lingue), auto, barche, investimenti, abitazioni, ma anche medicinali, visite specialstiche, alberghi, viaggi, pasti consumati fuori casa, assicurazioni, parrucchieri e cetri benessere, argenteria, gioielli, borse e valige: oltre 100 voci di spesa.

Alcuni potrebbero pensare che se un cittadino non è un evasore, non ha nulla da temere. Aggiungerei che oltre a non essere evasore, il cittadino però deve essere molto ordinato, previdente ed in grado di ricordare dopo anni quanto ha speso, come e da dove a preso i  soldi. La capacità di spesa  non deriva infatti solo dal reddito prodotto e, si presume, dichiarato, ma anche da eredità, alienazione di beni, finanziamenti ricevuti dalle banche, prestiti o aiuti di familiari, interessi attivi su c/c personali o da titoli esenti dal dichiararli, ecc.

Attenzione, le nuove regole valgone, purtroppo, con effetto retroattivo, cioè dal 2009 in avanti. Il Fisco vi chiede di iniziare a fare mente locale ed a ricostruire gli ultimi anni.

4 gennaio 2013 – Marco Prestileo

 

 

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