Oggi, in chiesa, ad un certo punto sento qualcuno che prega per il disastro delle Filippine. Proprio in quel momento, mi rendo conto non so nemmeno di cosa stanno parlando. Che son completamente fuori dal mondo, il mio cervello si rifiuta di leggere i giornali nazionali, sono troppo concentrato sulla Riviera e sulla letteratura fiscale/aziendale. E così ho riaperto Repubblica per aggiornarmi sulla situazione nazionale e quella internazionale. Insomma, leggo di Grillo che si accorge della “deriva fascista dell’Europa” (ma non era lui il fascista!?!?) mentre Alfano e Berlusconi hanno fatto un’operazione di marketing geniale rivolgendosi, con due marchi diversi, allo stesso elettorato. Pare che tu possa votare Alfano se ce l’hai con Berlusconi e votare Berlusconi se ce l’hai con Alfano. Poi però i voti vanno nello stesso contenitore. E se tornassi a leggere solo Riviera24.it?
17 novembre 2013 – Albino Dicerto
…..scusa, ma proprio volendo tornare a leggere i quotidiani nazionali, proprio La Repubblica dovevi scegliere? Capisco i tuoi orientamenti un po’ (tanto) sinistroidi, da te mai nascosti, capisco che consigliarti Il Giornale sarebbe inutile, ma non so potevi leggere Il Corriere della Sera, La Stampa (tranne le notizie locali) o altre testate.
Concordo sull’interpretazione dell’operazione Berlusconi-Alfano, ma non solo vista ai fini elettorali futuri, ma soprattutto molto funzionale a rimandare le elezioni dopo che Berlusconi sarà cacciato dal Senato. Il dilemma era, come fare ad accettare la cacciata di Berlusconi da parte del PD e nel contempo garantire che il governo vada avanti (e quindi non si vada a votare subito) per dare tempo a Berlusconi di tornare candidabile? Soluzione trovata: cacciamo Berlusconi, Berlusconi si arrabbia e va all’opposizione ma non si va a votare perché Alfano tiene su il governo. Nel frattempo ci prepariamo alle elezioni del 2015, con Berlusconi nuovamente candidabile e Alfano che ha salvato l’Italia. E il PD, per adesso regge la candela anche perché se la spegne sono attualmente messi peggio del Centro destra (vecchio e nuovo). Diamo quindi tempo a Renzi di vincere la Segreteria, di organizzarsi per sognare di diventare il futuro premier ma nel frattempo i vecchi marpioni del PD (Bersani, Finocchiaro, Bindi, Veltroni, Fassino, il fuoriclasse D’Alema,ecc) che ora in silenzio fanno cantare vittoria a Renzi affilano le armi per trombarlo al momento di scegliere il candidato premier del centro sinistra, sempre alle elezioni del 2015. Nel frattempo Grillo cosa fa? …. urla.
Tutti contenti, anche noi che comunque sia continuiamo ad avere un governo che non è certo peggiore dei governi Berlusconi (con Casini e Fini) o Prodi (con i comunisti italiani, rifondazione comunista, Di Pietro, Mastella, ecc).
L’unica cosa importante che ci resta adesso è pregare davvero per le Filippine, una tragedia umana che rischia di passare in secondo piano rispetto al nostro egoismo e alla crisi economica che stiamo affrontando.
Marco Prestileo
Caro Marco ,concordo con l’analisi . E’ solo un’operazione di marketing politico . Quello che non stupisce piu’ è che dovunque guardiamo ( destra , sinistra , grillo , centro , etc. ) cio’ che emerge è solo qualunquismo ( anche nella società civile peraltro ! ) , mentre il paese Italia sta affondando ogni giorno di piu’ . Persone che perdono il lavoro , giovani menti brillanti che emigrano per poter esprimere il proprio talento , persone senza meriti che agguantano ogni mese fior di stipendi senza meritarseli , fannulloni che possono , non solo continuare indisturbati a rubare lo stipendio , ma altresì si permettono il lusso di alzare la voce e di imporsi , complici superiori privi di professionalità e preparazione … Questo è il cd. ” Bel Paese ” , bella roba … In tutto questo accade che ci si fermi a pensare a coloro che versano in stato di necessità estrema , come i superstiti delle Filippine , a coloro che hanno perso tutto , a coloro che hanno trovato la morte , a bambini che rimarranno orfani e nell’indigenza … Credo sia un imperativo morale doveroso non dimenticarli e cercare di fare qualcosa , ognuno secondo le proprie forze e possibilità . Bea.
…è che il sito de Il Manifesto proprio non mi piace… in compenso, Sabato, scortato da due agenti delle Municipale sono andato negli ex uffici Civitas a recuperare Il Manifesto del Partito Comunista, Main Kampf e La Ricchezza delle Nazioni. Ah sì, c’era anche The Principles of Scientific Management: per tanto ho tempo ho sperato che, passando di lì, lo sfogliasse Max Fruschelli… niente… era esattamente dove lo avevo lasciato…