Come ho già avuto modo di dire, non credo che sia colpa dei Commissari straordinari. Il dubbio è che vi sia stata un po’ di impreparazione su tematiche complesse e una buona dose di difficoltà nell’affrontare situazioni per alcuni troppo difficili. E’ possibile che abbia prevalso la voglia di confermare, a tutti i costi, che il lavoro fatto in precedenza non andasse bene.

‘Ventimiglia Servizi’ non esiste più: non è più possibile ottenere lo sgravio per l’ICI” 

Leggete l’articolo cliccando qui, il giornalista l’ha definito un caso surreale. Possiamo dire che è stato gentile.

Questo è solo un primo risultato di questa pessima decisione di sciogliere la Ventimiglia Servizi. Cosa può esserci di peggio? La prescrizione di alcuni tributi locali sino ad oggi non pagati, ad esempio, oppure il rischio che non si riescano più ad incassare le ingiunzioni fiscali emesse da Ventimiglia Servizi, ecc.

Pur di svuotare la Ventimiglia Servizi hanno affidato velocemente il servizio di affissione e pubblicità nuovamente all’esterno, in modo così poco organizzato e pensato che la ditta vincitrice l’appalto ha dovuto prendere tempo prima di iniziare (non vi parlo adesso dei problemi con la banca dati e con il locale centralino).

Prima ancora avevano, frettolosamente, affidato direttamente ad una cooperativa un servizio che poi hanno, altrettanto frettolosamente, revocato. Improvvisazione? Scelte dettate dal’obiettivo principale di sciogliere e liquidare la Ventimiglia Servizi tanto per dimostrare che fosse una società inutile, senza capire l’importanza di questa struttura?

Vorrei sapere che parere tecnico ha espresso, se è stato richiesto, la ragioneria sullo scioglimento anticipato della Ventimiglia Servizi. E’ il segretario generale è stato coinvolto? Non credo che un segretario comunale possa aver legittimato un’operazione così, ma è una mia semplice supposizione. Vorrei sapere il responsabile delle Entrate comunali, che era il “vice ragionerie capo” (nonché, sotto la gestione commissariale, direttore amministrativo e finanziario di Civitas e non so cos’altro in Ventimiglia Servizi) che consigli ha dato, se sono stati a lui richiesti. Vorrei tanto sapere come ha pensato di sostituire la Ventimiglia Servizi. Ma soprattutto vorrei sapere quanti master e corsi formativi ha fatto da quando io ho lasciato la direzione generale, al punto da essere diventato di colpo esperto in diritto societario e tributario, con la necessaria comparazione tra il diritto privato e quello pubblico. Che fosse molto preparato e bravo l’ho sempre saputo ma ha stupito anche me che ho sempre creduto in lui. Vorrei ricordare che la Ventimiglia Servizi, nonostante gli sforzi avversi ad essa, era passata indenne al controllo della Guardia di Finanza e dalle fantasiose conclusioni di ispettori e accusatori vari.

Sembra però un vizio comportamentale che durerà ancora per qualche mese.  Hanno iniziato anche con l’AIGA, sulla quale sembra si voglia, ma non sarà sicuramente vero, intervenire con il solo desiderio di punire qualcuno, anzi uno. La gestione della società sembra passare in secondo piano. Si è arrivati all’assurdo che se i bilancio delle varie società chiudevano negli anni precedenti in utile, e adesso chiudono in perdita, la colpa vada ricerca solo nei numeri di bilancio. Quindi incarichi professionali su incarichi, per giungere alla conclusione che va tutto bene. Non si chiedono però se gli uomini che gestiscono possono fare la differenza! Se le motivazioni e il tempo dedicato dagli uomini che gestiscono, possono fare la differenza! Di tutte e tre le società pubbliche del Comune non vi è un amministratore che abiti in provincia di Imperia o che ci stia almeno qualche giorno alla settimana. Partendo dal presupposto che sono certamente più bravi dei loro predecessori, ma è possibile che uno dalla Toscana o dal Piemonte amministri come un “nostrano” che ci dedica 12 ore al giorno? Secondo me ….. ci vuole un incarico professionale anche per rispondere a questa domanda.

Sarebbe meglio pensare all’interesse pubblico, piuttosto che curare la spasmodica voglia di trovare gli errori degli altri, se non altro per egoismo personale, cioè per tutelare il proprio patrimonio privato dalle possibili richieste di danni che potrebbero presto arrivare su chi ha sbagliato, anche di recente.

21 novembre 2013 – Marco Prestileo