( continua da Parte Prima )
” Ora il delinquente si chiama Berlusconi, dopo un ventennio di caccia
all’uomo.
Vi risparmio di farvi la storia del berluschicidio, vi esce ormai dalle
orecchie. Dirò solo che rispetto agli altri lui ha l’aggravante tripla di
essere ricco, di non essere un politico e di avere un grande elettorato.
Con lui ci sono altri casi annessi (anche extrapolitici, come Bertolaso e don Verzè). Esempio? Il modello Lombardia di Formigoni&Cl, un sistema di potere analogo a quello delle coop rosse in Emilia, con le stesse ombre, ma con risultati di eccellenza in termini di amministrazione. Massacrato mentre le coop rosse furono risparmiate. Per la sanità la Lombardia fu indagata di pari passo con la Puglia di Vendola, ma con una differenza: la prima funzionava bene, la seconda no. Risultato: la prima fu sfasciata a norma di legge, la seconda no. Anche lì l’aggravante era il largo consenso recidivo a Formigoni.
Cos’hanno in comune i casi citati? Erano antagonisti della sinistra. E poi un’altra peculiarità: da Almirante a Pacciardi e Sogno, da Fanfani a Cossiga, a Craxi e a Berlusconi, volevano una repubblica presidenziale, bestia nera del Partito-Principe. Il mistero resta: come mai tutti coloro che si oppongono alla sinistra sono delinquenti, chi per eversione, chi per golpismo, chi per malaffare? C’è una spiegazione logica, scientifica a questa curiosa coincidenza? Cosa c’era di vero nelle accuse? Almirante era fascista, è vero, ed è pure vero che alcuni neofascisti erano violenti; ma Almirante e il suo partito non c’entravano nulla con stragi, assassini e violenze, di cui furono più vittime che artefici. Craxi navigò alla grande nel sistema delle tangenti, è vero, usò modi illeciti per finanziare la politica, ma la tangente fu inventata storicamente dalla sinistra dc parastatale e i finanziamenti illeciti, prima di Craxi riguardò la Dc, il Psi antecraxi, gli alleati, più i soldi che arrivavano da Mosca al Pci e le tangenti sull’import-export con l’est. Anche Berlusconi non è uno stinco di santo, ma se qualunque grande azienda italiana o qualunque grande partito italiano fosse setacciato, intercettato e perquisito con la stessa meticolosità, avrebbero trovato reati analoghi, anzi delitti peggiori e pure arricchimenti illeciti a spese del denaro pubblico. Appena si è scoperchiato l’affare Monte dei Paschi vedete cosa ne è venuto fuori, suicidi inclusi. Se avessero poi applicato il criterio usato per Berlusconi – il capo è colpevole degli illeciti compiuti nel suo regno – avremmo avuto in galera i due terzi del capitalismo nostrano e della partitocrazia.
A questo punto la conclusione è netta: o avete il coraggio di teorizzare l’iniquità razziale di chiunque si opponga alla sinistra, e dunque il nesso etico e genetico tra antisinistra e criminalità, o c’è qualcosa di turpe nella sistematica criminalizzazione del nemico. Certo, non tutti i giudici che si sono occupati di Berlusconi e dei casi precedenti erano di parte. Alcuni decisamente sì, erano di parte; altri invece erano solo nella parte, ovvero accettate quelle premesse non puoi che avere quelle conseguenze; si crea un meccanismo a cascata, una coazione a ripetere e a non contraddire le sentenze dei colleghi di casta.
Il punto era ridiscutere i presupposti dell’indagine, a partire dall’accanimento selettivo; e poi, a valle, porsi il problema della responsabilità, cioè considerare le conseguenze per l’Italia. I giudici non sono una vil razza dannata, sono nella media degli italiani: l’unica differenza è che solo loro dispongono di un potere assoluto, inconfutabile, irresponsabile. Che non risponde di sé né dei danni pubblici che arreca. La serra in cui fioriscono le sentenze è una Cupola editoriale-giudiziaria-finanziaria, benedetta da alcuni poteri transnazionali. Un allineamento di fatto, non un complotto premeditato; non è una congiura ma una congiuntura. La sinistra politica ne è solo il terminale periferico.
Non sono affatto innocentista, ma l’esperienza mi conduce a una conclusione: ogni potere ha la sua fogna, in forme e misure diverse; ma alcune vengono portate alla luce e altre no.
Usciamo in fretta dalla seconda repubblica: non quella nata nel ’94, ma quella abortita dal ’68. “
Il mio semplice pensiero.
Mi rendo conto di quanto l’argomento sia ampio e articolato, credo che la moltitudine di commenti negativi a questo articolo derivi dalla stanchezza della maggior parte degli italiani, stanchi di sentir parlare della vita di Berlusconi , stanchi di schierarsi contro o a favore, stanchi di parlare ogni giorno della grande recessione del Paese, delle difficoltà del Sistema politico, forse anche incapaci di comprendere a fondo quanto sta succedendo.
Occorrerebbe separare l’ operato di Berlusconi in campo politico da quello di uomo e imprenditore, ma secondo molti non è ne equo nè giusto.
Come donna non posso essere né a favore né giustificare il suo ormai famoso “bunga bunga”, come lavoratrice lo trovo un uomo dalle mille risorse, capace di costruire una ricchezza per lui e una fonte di reddito per molti, come uomo politico, oggi è l’unico che nonostante tutto riesce a mantenere viva la speranza di un futuro meno arduo e soprattutto una possibilità di uscita da questo tunnel economico, in cui le imprese non riescono più a stare in piedi e lavoratori sempre più spesso si ritrovano senza lavoro.
So già che le risposte di molti saranno le solite:
– se fosse stata tua figlia non parleresti così,
– ha costruito il suo impero sui debiti , l’inganno e l’evasione
– vuol stare in politica solo per fare leggi che convengano al proprio Impero.
Isabella 06/08/13
Ringrazio Isabella per il commento puntuale , intelligente e perspicace . Mi permetto di aggiungere alle motivazioni da lei illustrate per la moltitudine di commenti negativi riscontrati ai due post , un fatto ineludibile : vi sono argomenti che riguardano la storia politica del nostro paese , che è meglio non affrontare …. Forse perchè troppo lontani per alcuni nel tempo ( alcuni dei nostri lettori magari non erano neanche ancora nati ! ) , ma sicuramente per una certa allergia insita nel modo di sentire del vulgus ( popolo alla latina ) a verificare anche opinioni diverse in ordine a determinati avvenimenti storici . Vi sono pagine e pagine della storiografia contemporanea che supportano un’unica versione dei fatti , un unico sentiero interpretativo , Guai pensare diversamente … ! Indubbiamente è piu’ comodo vivere seguendo la scia del sentire comune , molto piu’ difficile è valutare con la propria testa accadimenti ed eventi del passato , usando quello spirito critico che aiuta una società a crescere , pur fra mille difficoltà . L’intento nel pubblicare l’articolo di Veneziani , non era sicuramente quello di ricevere dei consensi ( sapevo già che l’argomento non sarebbe piaciuto a nessuno !! ) , volevo sollecitare una riflessione approfondita sul passato e sul presente , per permettere ad ognuno di noi di contribuire alla costruzione consapevole di un futuro migliore . B.M.
Non credo sia una questione di destra o di sinistra. Credo che sia una questione tristemente trasversale per cui, dove non si arriva con i voti, si tenta di arrivare con la magistratura. La Provincia di Imperia ne è un chiaro esempio: l’idea che mi sono fatto – ovviamente è solo fantapolitica di uno che è esterno a tutti i meccanismi – è che il durissimo attacco a tutti gli enti territoriali liguri sia stato portato avanti da “ex-amici” di Scajola. Gente di destra credo. Mi ha fatto riflettere, a Febbraio, l’incrocio di notizie su tangenti e altre intrighi relativamente a Finmeccanica, MPS, Eni-Saipem, la distruzione della Lega (ad opera di Maroni? Del PDL?). Guarda caso, tutte indagini partite al momento giusto, in piena campagna elettorale. Finita la campagna elettorale, di nuovo, la tranquillità. La magistratura è il braccio armato di destra e sinistra. Poi c’è chi è più attaccabile, più visibile. Ma la neve cade sempre sulle montagne che possono portarla… La cosa triste è che mentre il circo va avanti, la gente muore di fame…