Più di una volta ho immaginato, anche solo per un momento, che si realizzasse uno scenario simile….Aveva fatto per molto tempo della maldicenza sul conto di un suo amico. Un giorno, pentito, si recò da lui e gli disse: “Ti chiedo scusa. Sono dispiaciuto di ciò che ho fatto. Riconosco di aver commesso un errore. Spero che vorrai perdonarmi e mi piacerebbe che fosse tutto finito….” L’amico lo guardò fisso per qualche istante. “Io ti perdono e desidero anch’io che sia tutto finito;…. Ma devi prima fare una cosa: prendi questo cuscino di piume e sali sulla torre della piazza. Quando sarai lassù, apri il cuscino e spargi le piume al vento. Poi scendi, valle a raccogliere una ad una e rimettile nel cuscino. A lavoro ultimato, me lo riporterai….” Per la prima volta quell’uomo si rese conto che i danni della maldicenza sono quasi sempre irrimediabili.
Le critiche e le maldicenze passano da bocca in bocca e trovano quasi ovunque delle orecchie fin troppo attente. Così si sparpagliano rapidamente, varcano la soglia di tante case, i confini di tanti paesi, e non si fermano mai. Anche se c’è stato un ripensamento, se tutto è veramente finito fra il diffamatore e la sua vittima, o se chi ha commesso il fatto se ne è umiliato e ha ottenuto il perdono del Signore, le voci purtroppo continuano a vagare. (Da “La nostra lingua …. un fuoco!” Edizioni Il Messaggero Cristiano)
Dedicato a Marco, Achille, Domenico, Luciana, Sandro, occhi azzurri, sandokan …. e molti altri.
7 luglio 2015 – Marco Prestileo