Come nelle favole

– Ce la faremo?

– Si.

– Sei sicuro? I tempi sono strettissimi. Lo studio preliminare. Il progetto. La gara. L’appalto. Natale. Feste. Ce la facciamo?

– Si.

– Sei sicuro? Se non chiudiamo tutto entro il 31 dicembre…

– Si, sono sicuro.

Uffici intasati all’inverosimile. Carta dappertutto. Montagne inespugnabili di fogli. Da dietro le pile di documenti, i geometri del Comune ogni tanto alzano la testa. Non fermiamoci. No. C’è da fare. Non ce la faremo. Si, ce la faremo.

Misurare in lungo e in largo quell’area piena di rovi e desolazione. Piano di Bacino. Piano regolatore. PUD, PUMS, PUT. Un’opera mastodontica anche solo a pensarla. Ma quei 1.000 parcheggi bisogna realizzarli.

Di notte, certo, è facile sognarli, vederli realizzati, con tutte quelle macchine in fila. In file perfettamente ortogonali rispetto a Corso Genova. Auto belle e brutte, ammaccate o fiammanti. Un po’ disordinate a volte. Di notte vuoto, di giorno brulicante e vivo. Perché i parcheggi, per Ventimiglia, sono vita, il cuore di un sistema circolatorio troppo intasato dal colesterolo del traffico.

Di notte è facile sognarli. Ma di giorno, a occhi aperti. Di giorno, a occhi aperti, i sogni diventano incubo, carta, pec, email, frenesia di parole e  numeri, disegni che non quadrano mai, bilanci troppo vuoti. Seimilioniemezzocazzo. Seimilioniemezzo, di notte, certo, è facile sognarli.

Ma di giorno.

Di giorno sono un incubo. E poi. E poi tutto lo staff a capochino. La vedo. Vedo l’assessore Panetta che studia. Il sindaco che freme. Il direttore che aggiusta la barbetta sotto il mento, imperscrutabile, mobile e frenetico nella sua granitica immobilità. Ce la faremo.

Il nostro Comune, poche persone. Capodanno si avvicina inesorabile. Stampa, ristampa, correggi, leggi, modifica. Seimilioniemezzo. Millleparcheggi. E poi. Sogno e incubo si confondono, lottano, entrambi vogliono prevalere, non si risparmiano colpi. Bassi, sotto la cintura.

E poi.

E poi come nelle favole. Come nelle favole il sogno vince, sferra un colpo mortale all’incubo. Non c’è più paura: i parcheggi si faranno. Mille.

– Non uno di meno? – chiede il sindaco.

– Non uno di meno. – risponde il direttore.

Perché i sogni vanno aiutati ma sono sempre più forti dei nostri peggiori incubi.

Grazie all’ufficio tecnico, allo staff, al nostro assessore Panetta. Ai nostri sogni che non ci abbandoneranno mai per tutto il mandato.

28 dicembre 2020 – Lista Civica

 

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