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Siamo ancora in uno Stato di diritto ?

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Nel “Deep Web” leggono i miei post sull’annullamento delle elezioni comunali di Ventimiglia e qualcuno di loro chiede: “Possibile che in 71 giorni tra il 10 marzo 2023, data del decreto prefettizio di convocazione dei comizi e oggi, sabato 20 maggio 2023, e a otto giorni dal ballottaggio tra Di Muro e Sismondini, nessuno in Prefettura se ne sia accorto e che in Procura nessuno abbia aperto un fascicolo a carico di ignoti?”.

I meno acculturati ironizzano: “Possibile che aspettassero il dottor Alzheimer?”.

I più acculturati aggiungono: “Possibile che al Consiglio di Stato neppure loro se ne siano accorti quando hanno risuscitato Tano?”.

Cinque risposte:

1°. Nei 35 giorni tra il 10 marzo al 14 aprile i candidati consiglieri dovevano optare tra giudice e imputato, perché erano ruoli da svolgere immediatamente e non all’esito finale quando era differita l’opzione.

2°. Il 14 aprile 2023, giorno di insediamento della Sottocommissione elettorale, il vice-Prefetto che la presiede e che aveva in mano le 16 liste di candidati consiglieri comunali definitive e immodificabili doveva prendere atto che la rappresentanza elettiva di 6 membri (3 effettivi e 3 supplenti) era ridotta a 2 membri 1 effettivo e 1 supplente) e aveva 15 giorni per chiederne al Consiglio provinciale con procedura d’urgenza l’indispensabile SOSTITUZIONE.

3°. SOSTITUZIONE e non SURROGAZIONE, e a dirlo non è il dottor Alzheimer ma con queste parole la storica e evergreen ADUNANZA GENERALE del Consiglio di Stato del 31 agosto 1967 n. 969, che troviamo citata in tutti i Bignami di Diritto Amministrativo: “Va preliminarmente chiarito un EQUIVOCO nel quale cadono tanto il [Comune di …] ricorrente quanto il riferente MINISTERO [dell’Interno]. Nella specie,[“decesso” di membro elettivo”, N.d.r.] infatti, non è esatto il riferimento all’istituto della “SURROGAZIONE” dei componenti di organi collegiali amministrativi di origine elettiva, il quale ha un proprio e ben delimitato campo di applicazione, trattandosi non già di “surrogazione” del componente cessato dalla carica, ma di PARZIALE RINNOVAZIONE DELL’ORGANO attraverso la “SOSTITUZIONE” del componente deceduto [nel caso di Ventimiglia addirittura 4 “decaduti” per incompatibilità genetica originaria, N.d.r.] in corso di carica.

4°. Il vice-Prefetto non ha provveduto e addirittura, presiedendo una Sottocommissione titolare in astratto dei poteri necessari ma carente della possibilità di esercitarli in concreto in assenza del presupposto del plenum strutturale di 3 membri effettivi “di origine elettiva” e 2 di nomina prefettizia, sta portando a termine l’intero procedimento elettorale con provvedimenti geneticamente viziati dal peccato originale ma anche, come nel caso della ricusazione della candidatura Scullino, affetti da altri vizi sopravvenuti.

5°. Il Codice Amministrativo all’articolo 130 dice che “contro tutti gli atti del PROCEDIMENTO ELETTORALE successivi all’emanazione dei comizi elettorali è ammesso ricorso soltanto alla CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO ELETTORALE, unitamente all’impugnazione dell’atto di proclamazione degli eletti”. Questo diversamente dai “provvedimenti immediatamente lesivi del diritto del ricorrente a partecipare al PROCEDIMENTO ELETTORALE PREPARATORIO per le elezioni comunali” che sono subito impugnabili, come ha fatto Tano Scullino.

Ecco perché bisogna aspetta le proclamazione degli eletti per far saltare la Santabarbara.

Adesso le domande le fa il dottor Alzheimer.

Lo Stato dirà “Se passa è buona” e farò finta di niente?

Gli illeciti saranno bagatellari e perseguibili d’ufficio?

Si ammetteranno gli illeciti ma con la “prova di resistenza” non avendo provocato danni saranno salvati i loro effetti, cioè gli eletti?

Tutto passerà sotto silenzio e sarà oscurato per evitare grane?

Dalle risposte sapremo, Signor Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, se l’Italia da Lei rappresentata è ancora uno Stato di diritto nel quale vige sempre la Legge.

Bruno Giri

http://www.miacatemiu.it/index.php?option=com_content&view=article&id=406%3Asiamo-ancora-in-uno-stato-di-diritto&catid=34&Itemid=297&lang=en&fbclid=IwAR3lHDVE0A0hGo00GWwD_xuHo2O6PlM4EQ6PhAhaotsZqO-UD4cnsj3p9N8_aem_th_ASqHuV7_oxI-6FNRcTuKC_xqd2QxW54JPrCc7-RTeS-Q1RbWTOyjE9kOZblmwNDl63A

Ventimiglia nel cuore , sempre

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Dopo la decadenza da Sindaco provocata dallo scioglimento anticipato del Consiglio comunale ridurre il danno e preparare uno scenario sostenibile per la ripresa è stata la nostra scelta.
Lo abbiamo fatto come lo consentivano le circostanze e facendo appello a risorse umane che hanno accettato con entusiasmo di partecipare a una avventura per loro inedita alla quale molti erano impreparati.
Ci siamo dati un programma di tre soli anni per superare l’emergenza, che non è una nostra invenzione, è reale, tangibile e preoccupante.
Gli elettori, metà dei cittadini, al nostro grido di allarme hanno preferito chi lo sottovaluta e chi invece lo nasconde dietro promesse messianiche, mentre l’altra metà se ne è disinteressata e non ha votato.
Noi tutti abbiamo la coscienza a posto, ci abbiamo provato senza riuscire nel nostro intento ma non per questo ci sentiamo sconfitti.
Anzi, nel ringraziare tutte indistintamente le persone che ci hanno messo il cuore e l’anima, io che ero in testa alla coalizione mi ci metto ultimo in coda a spingere perché l’appuntamento con il successo delle ragioni del nostro impegno civico non è cancellato ma solamente rinviato.
Viva Ventimiglia!

Riviera time e l intervista a Scullino

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https://www.rivieratime.news/elezioni-ventimiglia-scullino/

Elezioni Ventimiglia: “Tano” Scullino sindaco per la terza volta? Il caso Di Muro, Prestileo & Don Chisciotte

Ospite della rubrica ‘Election Time’ Gaetano Scullino, “Tano” per gli amici e per moltissimi suoi concittadini, che alle elezioni comunali di domenica 14 e lunedì 15 maggio, per la terza volta si presenta candidato sindaco. Non con il sorriso, visto che l’estate scorsa ha dovuto fare la valigia prima che scadesse il suo mandato perché sfiduciato, ma col ruggito.

Chi pensa, per dirla con la canzone di Riny Schreijenberg che “Il leone si è addormentato” si sbaglia di grosso. “Tano”, dentro e fuori di sé quando gli è permesso, ruggisce da mesi. A differenza del brano musicale “paura più non fa”, che da anni piace non solo ai junior ma anche ai senior di mezzo mondo con incassi stratosferici, al contrario Scullino fa “paura”. Eccome. Rappresenta la grande incognita, il punto interrogativo di questa campagna elettorale. Molti se lo chiedono. Scullino, elettoralmente è riuscito a mantenere i tanti voti del passato o ne ha persi? Qualcosa tra i suoi sostenitori è cambiata oppure no. Certamente lui non ha mollato di un millimetro. Ha preparato queste elezioni certosinamente. Rappresentano il suo riscatto. È un leone. Vada come vada ha individuato il suo nemico. Politico, s’intende.

Il suo programma è lungo, articolato. In alcuni passaggi, in sintesi ha detto: “Mi sono ripresentato per riuscire a completare, se sarò rieletto sindaco di Ventimiglia, quello che avevo promesso, iniziato e che purtroppo non sono riuscito a completare perché qualcuno ha pensato di fermarci prima. Nei tre anni che ho amministrato con la mia maggioranza abbiamo fatto parecchio, nonostante il Covid ed una terribile e tragica inondazione. Siamo riusciti a completare, per esempio, 2 isole pedonali, 3 parcheggi per un totale di 1.500 posti auto, chilometri di marciapiedi, lavori necessari ed importanti nel centro storico, interventi che riguardano fognature, acquedotto, illuminazione ed altro ancora. Avevamo avviato iniziative per migliorare viabilità e traffico in città, invasa da camion, code lunghissime. Per risolvere avevamo iniziato a progettare la Tangenziale Nord, con inizio al casello dell’autostrada-galleria lunga 3 km, fino a Camporosso-Ponte dell’Amicizia. Ringrazio l’ingegnere Gianni Rolando, di Sanremo, che ha fatto il progetto, l’Unione Industriali Imperia che ci ha messo a disposizione una somma consistente. Se tornerò a palazzo civico mi occuperò maggiormente delle 18 frazioni, ho già individuato la persona a cui affiderò l’incarico: Andrea Spinosi. Altro ancora come la “Casa della salute”, visto che l’ospedale di Bordighera non risolve, anzi… Il problema migranti, bisogna risolverlo a livello locale regionale ma soprattutto statale. Per le richieste avanzate dagli anziani e dai giovani avevamo già individuato dove creare location idonee. Tante idee, tutte realizzabili se qualche scienziato della politica non avesse voluto fare il primo della classe, mandare tutto all’aria, fare arrivare il commissario”.

Alla domanda perché il “divorzio” dall’amico e fidato collaboratore e scudiero illuminato Marco Prestileo sentirete direttamente la risposta da “Tano”, il leone, ascoltando la sua intervista ad inizio articolo. I due ricordano un po’, in chiave totalmente positiva dell’amicizia, della lealtà, del reciproco bisogno, il capolavoro di Cervantes “Don Chisciotte e Sancio Panza”. Con un interrogativo: chi è l’uno e chi è l’altro

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https://www.sanremonews.it/2023/05/12/leggi-notizia/argomenti/politica-1/articolo/ventimiglia-verso-le-amministrative-scullino-governero-con-medesimo-impegno-e-passione-foto.html

POLITICA | 12 maggio 2023, 07:31

Ventimiglia verso le amministrative, Scullino: “Governerò con medesimo impegno e passione” (Foto e video)

“Non volevo lasciare nulla in sospeso. Se rivestirò il ruolo di sindaco porterò a termine tutti i progetti incompiuti” – dice il candidato della città di confine

Ventimiglia verso le amministrative, Scullino: "Governerò con medesimo impegno e passione” (Foto e video)

“Mi sono ricandidato perché non mi sono sentito di abbandonare l’impegno che avevo sottoscritto con i ventimigliesi” – dice il candidato sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino “Sono di nuovo qui a richiedere a tutti i cittadini la fiducia e, se l’avrò, riprenderò a governare la città con il medesimo spirito di servizio, il medesimo impegno e la medesima passione”.

 

“Non volevo lasciare nulla in sospeso” – sottolinea Scullino in corsa alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio con tre liste (Scullino Sindaco, Scelgo Ventimiglia Scullino Sindaco e Democrazia Cristiana) e il supporto di Liberali e Riformisti, il nuovo Psi, e Combatti per i diritti “Il 12 giugno del 2022 la Lega di Di Muro mi ha tolto la fiducia e si è alleato con la sinistra facendo cadere l’Amministrazione a due anni dalla fine del mandato. Naturalmente il programma che avevamo concordato con i ventimigliesi non si è potuto concludere anche perché in questi tre anni di amministrazione abbiamo dovuto affrontare il problema del Covid e la tempesta Alex e, quindi, la priorità è stata quella di ripristinare i servizi e la viabilità”.

“Si è fermata la parte amministrativa, come la costruzione della passerella che la furia del Roja ci ha portato via. Non è stato possibile completare i progetti che erano già pronti perché si è preferito avere il commissario prefettizio e, così, tutto si è fermato. Se rivestirò il ruolo di sindaco porterò a termine tutti i progetti che non ho potuto terminare”– conclude Scullino.

Concreta proposta di Scullino contro la siccità

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Elezioni di Ventimiglia del 14-15 maggio 2023.

Questa quarta puntata riguarda la proposta concreta dell’ex sindaco Scullino sulla siccità, una calamità che, dopo la pandemia, colpisce anche Ventimiglia, con l’acqua che si riduce e le tariffe che aumentano.

La tendenza, in questo caso, è quella di promettere soluzioni di ampio respiro, sicuramente corrette, ma di medio o lungo periodo e, soprattutto, scollegate dalle urgenze immediate del contesto cittadino nel quale i ventimigliesi vivono e lavorano.

La disinformazione è favorita dalle novità introdotte dal Referendum dell’acqua pubblica e, prima ancora, da Madre Natura, che, con l’acquifero del Roia, ha creato un caso, se non unico, certamente raro, per le eccezionali dinamiche che lo alimentano, ignorate o confuse dai più.

È dal cambio di intestazione delle bollette che tutti siamo venuti a sapere del cambio di titolarità del servizio cittadino.

Cioè che dal 1° gennaio 2021 la gestione era passato da AIGA s.p.a. a RIVIERACQUA s.p.a. – concessionario unico del S.I.I. (servizio idrico integrato) dell’A.T.O. (Ambito Territoriale Ottimale) imperiese – i cui consumi sono coperti per metà dalla loro centrale di Roverino, in argine sinistro, grazie ai circa 25 milioni di metri cubi di acqua potabile pompata al ritmo di circa 8/900 litri al secondo dall’acquifero in questione.

Dalla stessa data anche gli utenti del ramo idrico d’azienda A.M.A.I.E. – che in argine sinistro (1 e 3 nord) a Porra e destro (2 sud) pompa gran parte dei rimanenti 11 milioni di acqua potabile – sanno della transizione degli impianti e del personale.

Con loro lo ha saputo l’utenza francese di Orfeo-Veolia, convenzionata da una cinquantina d’anni con la municipalizzata sanremese che ha scavato i primi pozzi per dissetare la Provincia di Imperia e la Riviera francese fino a Antibes.

Le vicende travagliate che hanno portato al passaggio delle consegne meriterebbero un capitolo a sé stante, ma è sufficiente rileggere la Relazione 22 giugno 2020 dell’ultimo Presidente di AIGA s.p.a. Sergio Scibilia al sindaco Scullino, della quale il Consiglio comunale il 27 novembre successivo ha preso atto all’unanimità, per trovare magistralmente esposte le vere cause che hanno portato alla liquidazione una azienda a conduzione comunale maggioritaria fino al 2012, gestita con serietà e rigore a beneficio degli utenti del ventimigliese.

Mentre l’acqua pubblica passava di mano, in argine destro i privati del Consorzio irriguo di Peidaigo hanno proseguito a pompare dall’acquifero e con loro i piccoli concessionari irrigui disseminati lungo le due sponde.

Contrariamente a quanto si crede, l’acquifero del Roia è un corpo idrico separato e indipendente dal fiume Roya.

È una piccola falda freatica alluvionale di 3,9 chilometri quadrati e di uno spessore che raggiunge gli 80 metri di profondità, è interamente compresa nel territorio del comune di Ventimiglia ed è costituita da materasso di sabbia, ghiaia e ciottoli che si è formato nel corso delle glaciazioni preistoriche e che riceve l’acqua dal fiume per poi, raggiunto un certo livello, restituirgliela.

Diversamente a quanto si crede, il cambiamento climatico ed il bollettino meteorologico avaro di precipitazioni incidono solo tra il 15 e il 25 % sulla situazione critica dell’acquifero del Roia, grazie all’interscambio con un fiume lungo 59 chilometri, alimentato da un enorme bacino idrografico di 670 chilometri quadrati, di cui 600 in Francia e 70 in Italia, con un dislivello che parte da circa 2000 metri dal cuore delle Alpi Marittime e arriva fino al mare.

In controtendenza con le promesse degli altri candidati – basate sull’intervento di un Commissario governativo oppure sullo stanziamento di € 27.500.000 dei fondi PNRR a RIVIERACQUA s.p.a. perché scavi due nuovi pozzi nell’acquifero, la proposta di Scullino va al cuore del problema: l’impatto della Tempesta Alex sulla falda.

In sostanza Scullino pensa che prima devi avere l’acqua e poi la distribuisci, perciò in campagna elettorale ha insistito sui risultati degli studi italo-francesi delle cause del calo della falda di 7 metri dei due pozzi ex AMAIE-VEOLIA a Porra e di 4 metri a Bevera e del prosciugamento del sensore visibile del fenomeno, il “lago” di Varase: cioè la impermeabilizzazione dello strato attraverso il quale avviene l’osmosi tra l’acquifero e il fiume, fenomeno provocato dall’intasamento dell’alveo.

In parole povere, Scullino ha ripetuto ai ventimigliesi che la piena del 2-3 ottobre 2020 ha modificato gli scambi fra la falda ed il fiume e che il dovere primario del Sindaco è quello di correggere lo strabismo di chi pensa ad aumentare la distribuzione di un bene agli altri, mentre sta rapidamente diminuendo a casa sua.

La proposta è di estendere a tutto il quadrilatero di 3,9 chilometri quadrati la soluzione che i tecnici italo-francesi di AMAIE-VEOLIA da un anno sperimentano a Porra, consistente nella realizzazione delle trincee lungo il letto del fiume a monte del campo pozzi per poter favorire gli scambi fra acque superficiali e sotterranee, tentativo che sembra dare buoni risultati anche se la situazione è sempre critica.

Ma, ricorda Scullino, non c’è solo l’acqua pubblica potabile a rischio: chi pensa a quella irrigua privata, essenziale per migliaia di agricoltori, giardinieri e imprenditori di Ventimiglia?

La proposta concreta pensa anche a loro, il voto non c’entra, viene molto dopo.