Tempesta Alex 2

In primo piano

Le bugie hanno le gambe corte e a Ventimiglia camminano sulle gambe dei cinque Partiti genovesi di centrodestra.
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All’insaputa di 24.178 ISTAT ventimigliesi + i tantissimi “furesti” dopo la “Tempesta ALEX.1” del 3 ottobre 2020, il 3 ottobre 2022, proveniente da Genova la “Tempesta ALEX.2” si abbattuta sulla loro Città alle ore 16,48 in punto, momento esatto della firma del Decreto 3 ottobre 2022 n. 6062 della Dirigente Servizio Urbanistica pubblicato il 19 ottobre 2022 a pagina 80 del n.° 42 -parte II- del Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.
Una tempesta con effetti molto più devastanti di quella di due anni prima perché le macerie idrauliche e urbanistiche create dal Decreto non si spalano, e quelli che dietro alla candidatura del leghista “carbonaro” le nascondono non sono angeli ma diavoli del fango nel quale sono finiti i sogni dei ventimigliesi, e il fango è un eufemismo da educande, lo capiscono tutti.
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Il Decreto dice che le tre varianti di Roverino, Trucco e Scoglietti-Marina di San Giuseppe sono carta straccia, e in particolare che non va bene il progetto “Borgo del Forte” da 200 milioni e che al suo posto devono essere mantenute “le attuali norme compositive del Piano vigente relative alla realizzazione di una copertura sistemata a giardino pensile radicata ai piedi delle mura medievali della Rocca.”
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Ma quel che è peggio, all’interno del Decreto urbanistico regionale che si è abbattuto su Ventimiglia, e che lì viene ribadito, c’è, molto più devastante, il Decreto idraulico 22 novembre 2021 n. 104 di Variante al Piano di Bacino del Roya pubblicato il 15 dicembre 2021 a pagina 247 del n.° 50 parte II del Bollettino Ufficiale della Regione Liguria.
Un decreto al quale, nella fase istruttoria, Gaetano Scullino il 12 agosto 2021si era opposto con una osservazione a protocollo n. PG/PG-2021-270647 (tanto per essere precisi) e lo stesso aveva fatto la società Fratelli Carminati s.p.a., però la Regione Liguria quella di Gaetano Scullino l’ha respinta mentre invece ha accolto quella della Società privata per una modifica in sponda idraulica destra del Bevera.
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A farla breve, con questo secondo Decreto entrambe le sponde idrauliche del Roya sono a rischio alto o altissimo di inondazione, la pericolosità del corso d’acqua proibisce ogni nuova costruzione nelle fasce perimetrate dal Decreto e in particolare nell’ambito di rigenerazione urbana RU1 “Polo dei servizi Ventimiglia centro” (in fascia inondabile A con TR50 anni) dove da fare c’era la passerella “Squarciafichi”, il mercato comunale, il Centro anziani e dove si trova il cuore pulsante della Città: tutto travolto.
Stessa cosa sull’altra sponda per l’ambito RU2 “Margine nord-est del centro storico” Lago e piazza Costituente che ricade interamente in fascia inondabile BB e per “RU4 Polo dei servizi di Trucco” anche lui in parte in fascia inondabile A conTR50 anni, si salva solo Roverino.
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A questo punto, ricordando che quando da un notaio a Ventimiglia il leghista “carbonaro” ha pugnalato alla schiena Gaetano Scullino il 23 giugno 2022 era ancora lontano il 3 ottobre 2022, data di scadenza dei 60 giorni fissati dalla Legge regionale n. 23/2018 per emanare il Decreto, c’era ancora tempo e modo per mettere in sicurezza la Città dalla tempesta “ALEX2” e che Gaetano Scullino in quei giorni stava combattendo come un leone contro il Pentapartito genovese per riuscirci, credetemi, girano i coglioni anche a me che sono di Sanremo.
Bruno Giri

Tennis club, nodi al fazzoletto e chiarimenti

In primo piano

I leghisti carbonari non smettono mai di stupirmi.
Il 13 Gennaio 2022 leggevo su Sanremonews un servizio di Elisa Colli sulla chiusura del “Tennis Club di Peglia” e mi sono fatto qualche nodo al fazzoletto.
Primo nodo le scuse del Comune: “La chiusura è stata gestita dalla parte TECNICO-URBANISTICA del Comune. E’ una questione amministrativa normativa. A causa di un PROBLEMA CON LA DOCUMENTAZIONE di una gara è risultato che l’associazione tennistica non avrebbe più potuto utilizzare la struttura e così è stato indicato di abbandonarla. Faremo una nuova gara in modo che il servizio possa continuare al più presto – DICE L’ASSESSORE ALLO SPORT SIMONE BERTOLUCCI.”
Secondo nodo, il problema della documentazione che doveva produrre il Segretario del “Tennis Club” ragioniere Antonello Marasco: “Gli sportivi chiedono la riapertura della struttura chiusa ufficialmente lunedì 10 gennaio per motivi burocratici, legati alla MANCATA REGOLARIZZAZIONE DI ALCUNI DOCUMENTI.”
Adesso mi tocca vedere un post che se la prende con Tano Scullino e mi chiedo se l’autore è per caso, soltanto un omonimo di quello che non ha regolarizzato i documenti.
Infatti nella DETERMINAZIONE n° 621 del 09/08/2021 del Comune leggo: “Gli accertamenti soggettivi di prassi, propedeutici alla stipula del contratto in oggetto, hanno avuto esito NEGATIVO, evidenziando che il DURC del “TENNIS CLUB VENTIMIGLIA” è risultato IRREGOLARE.”
Sarebbe una cosa che tra “leghisti carbonari” si poteva risolvere in famiglia, visto che il vice-sindaco con delega operativa allo sport era Simone Bertolucci segretario del Partito e che la Moglie del segretario è un pezzo grosso in Regione Liguria dopo essere stata assessore e collega di Bertolucci nella Giunta Scullino.
Ma penso di sbagliarmi, deve essere un omonimo, sarebbe il colmo altrimenti.
Bruno Giri

e la doverosa replica :

Caro Direttore,
la denuncia delle responsabilità per la chiusura dell’impianto tennis/bocciofila di
Peglia da Lei pubblicata nei giorni scorsi ha provocato reazioni scomposte alle quali
non intendo rispondere per una mia scelta personale: evitare le provocazioni in una
Campagna Elettorale come questa, così importante per la mia amata Città.
È invece preciso dovere di un funzionario pubblico onorario quale ero all’epoca dei
fatti fornire le seguenti precisazioni.
1. “Sostegno e sviluppo dei campi da tennis zona Peglia (concessione scaduta da ben
14 anni), allaccio alla rete idrica, messa a norma dell’impianto elettrico; bonifica
amianto dell’ex bocciofila di Peglia – con conseguente abbattimento per la
costruzione di impianti sportivi” (Pag. 28 del Programma Amministrativo 2019-
2024 “Scullino Sindaco”) impegno confermato l’8 luglio 2019 nelle “Linee
programmatiche di mandato politico amministrativo” approvate dal Consiglio
comunale.
2. Delega OPERATIVA a Simone Bertolucci: vicesindaco con deleghe a Turismo,
Manifestazioni, Cultura e Sport.
3. Delega OPERATIVA a Tiziana Panetta: assessore con delega all’Urbanistica ed
Edilizia Privata.
4. Delibera Giunta Comunale n. 181 del 24 settembre 2020 “Ricerca di soggetto per
la concessione in gestione dell’impianto sportivo denominato “Tennis Club
Ventimiglia” con annessa ex-bocciofila di via Peglia”: “… RITENUTO di far
proprie ed approvare le proposte dell’ASSESSORE COMPETENTE come atto di
indirizzo”.
ATTI TECNICI DI ESERCIZIO DELLA DELEGA ASSESSORILE:
1. DETERMINA DIRIGENTE dott. Antonino Germanotta n° 882 del 13/10/2020 su
avviso di manifestazione di interesse sulla base di un progetto di sistemazione
del complesso sportivo tale da realizzare spese non inferiori a € 500.000,00, a
fronte dello scomputo del canone annuo fissato in € 25.000,00, per una durata
della concessione ventennale, aumentabile, per progetti di ammontare superiore al
minimo sopra indicato, un anno ogni € 25.000,00 di costi previsti, comunque per
un massimo inderogabile di anni quattro.
2. DETERMINA DIRIGENTE Dott.ssa Monica Di Marco n° 297 del 06/04/2021 di
nomina della Commissione di Gara per l’esame delle offerte pervenute composta
da: Dott.ssa Monica Di Marco Dirigente Area Amministrativa PRESIDENTE;
Ing. Cesare Cigna Dirigente Area Tecnica COMMISSARIO e Arch. Stefano
Sciandra Dipendente interno COMMISSARIO. ** Operante a titolo gratuito,
senza compenso alcuno né rimborso spese.
3. DETERMINA DIRIGENTE dott.ssa Monica Di Marco n° 491 del 18/06/2021 di
affidamento SOTTO RISERVA “subordinata all’esito, positivo, delle verifiche
sui requisiti di partecipazione, ai sensi art.32, comma 7, del D.Lgs. 50/2016”
4. DETERMINA DIRIGENTE dott.ssa Monica Di Marco n° 621 del 09/08/2021 di
REVOCA della concessione così motivata: “DATO ATTO che – con riferimento
alla irregolarità del DURC ……. comporta l’esclusione dalla partecipazione alla

gara, come precisato dal Consiglio di Stato e la REGOLARIZZAZIONE
POSTUMA riguarda esclusivamente la posizione contributiva del rapporto tra
l’impresa e l’Inps/Inail ….. CONSIDERATO che ricorrono pertanto le
condizioni, ANZI RICORRE L’OBBLIGO, per procedere alla revoca
dell’aggiudicazione alla Associazione Sportiva Dilettantistica “TENNIS CLUB
VENTIMIGLIA … dichiarare la gara chiusa senza aggiudicazione per assenza di
candidati idonei, ai sensi del D. Lgs. n. 50/2016”.
Nel ringraziarLa in anticipo per la cortese ospitalità che vorrà dare a queste
precisazioni, se lo riterrà possibile, concludo informando che i tre campi di tennis
sono attualmente aperti e gestiti da Ventimiglia Calcio in maniera provvisoria ma
ineccepibile.
Cordiali saluti.
Gaetano Scullino.

Pane al pane vino al vino.

In primo piano

Su questioni tecniche che interessano tutta la Città bisognerebbe almeno sapere di cosa si sta parlando.
Questo signore che adesso a Ventimiglia si candida a fare il sindaco con una lista civica di centrosinistra è uno dei 10 consiglieri che, da indipendente, ma con il resto del Gruppo PD & “3 Leghisti Carbonari 3 Associated” il 24 giugno 2022 ha fatto “come i ladri di Pisa che di giorno litigano e la notte vanno a rubare insieme” (Vocabolario della Crusca, cit.) e ha firmato le sue dimissioni da un Notaio invece di verbalizzarle e spiegarle pubblicamente in Consiglio Comunale.
Il giorno dopo ha detto cose in malafede perché uno come lui che nel corso del suo curriculum vitae di culi ne ha visti tanti, più della siringa dell’ospedale, non poteva non conoscere la verità.
Ha detto sulla passerella che “MANCA IL PROGETTO ESECUTIVO” sapendo benissimo che due mesi prima sull’Albo Pretorio era stata pubblicata la Determina n° 293 del 12 aprile 2022 che chiudeva la Conferenza dei Servizi Semplificata in modalità asincrona “DECISORIA” che approvava il progetto “DEFINITIVO” della passerella e che, al punto n.° 3 del dispositivo stabiliva: “DI DARE ATTO che la progettazione ESECUTIVA e la successiva fase di esecuzione delle opere dovrà recepire interamente le prescrizioni ed osservazioni formulate dalle varie Amministrazioni e soggetti che hanno partecipato.”
Questo signore sapeva benissimo che il punto n.° 3 era diretto alla Centrale Unica di Committenza Ventimiglia-Camporosso che nel Bando di gara e nel Capitolato doveva includere e valutare le suddette osservazioni e le prescrizioni come requisito per i partecipanti nel presentare l’offerta e poi nel predisporre il progetto ESECUTIVO di loro competenza.
Le sue dimissioni hanno impedito questo ultimo adempimento e hanno fermato il perfezionamento della pratica di finanziamento con relativo piano di copertura in attesa soltanto della deliberazione formale e della firma.
Questo signore ha anche detto che sull’igiene urbana Scullino “se l’è menato” perché “l’appalto era già stato predisposto tre anni fa ma c’era tutto il tempo per metterci mano. L’hanno fatto su quello che volevano e hanno volutamente ignorato il resto.”
Lui sa benissimo che il servizio di igiene urbana non è solo di Ventimiglia ma di altri 17 Comuni associati, sa benissimo che la gara l’ha bandita la Centrale Unica di committenza Ventimiglia-Camporosso che il 3 settembre 2021 ha aggiudicato l’appalto a Teknoservice, sa anche che l’aggiudicazione è stata impugnata al TAR il quale il 10 febbraio 2022 aveva respinto il ricorso ma che era stato presentato appello al Consiglio di Stato.
Sa benissimo che Scullino era sindaco del Comune capofila e che doveva mettere insieme e d’accordo gli altri 17 sindaci su tre documenti complicatissimi: 1°) schema di contratto d’appalto di 7 anni di durata, rispettando i Criteri Ambientali Minimi di cui al Decreto 13 febbraio 2014 del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 2°) sul Capitolato Speciale d’Appalto e 3°) su un Progetto e Disciplinare di 359 pagine.
Aggiungo un’ultima cosa che questo signore non poteva sapere, che il Consiglio di Stato il 4 gennaio 2023 respingerà l’appello e anche lui confermerà che Scullino non solo non “se l’è menato” ma ha anche fatto presto e bene.
Ditemi voi se questo signore può sostituire l’insostituibile Tano.

Bruno Giri

l’ uomo mascherato

In primo piano

A Ventimiglia abbiamo un nuovo uomo mascherato.

Si nasconde dietro un misto di ipocrisia e cinismo. Vuole spiegarci che non servono i direttori d’orchestra ma è il suo ruolo attuale, insieme ad altri, dietro un giovane candidato sindaco. Attacca i politici del passato ma lui è l’esemplare che meglio di tutti li rappresenta. E’ stato escluso dalla ribalta politica ma lui insiste, cercando di ricoprire diversi ruoli, a tutti i costi, pur di apparire.
Ha iniziato ad occuparsi di politica da giovane militando nella Fgci. E’ stato componente della segreteria provinciale del Pd di Imperia. E’ stato consigliere comunale di Ventimiglia, dal 1996 al ’97, ha ricoperto la carica di assessore comunale al Commercio, sport e manutenzione e dal 2006 al 2009 è stato consigliere provinciale di Imperia. Nella IX legislatura (2010/2015) è entrato in Consiglio Regionale come consigliere di maggioranza all’interno del gruppo PD. Ad oggi nessuno a Ventimiglia ricorda una sua opera, un suo progetto realizzato, mai giunti contributi alla città grazie al suo operato ma è un ottimo osservatore e critico della politica ventimigliese.
Alle elezioni comunali del 2015 ha sostenuto il candidato sindaco del PD che dopo essere diventato sindaco lo ha allontanato bruscamente.
Alle elezioni del 2019 ha sostenuto il candidato sindaco del centro destra con il quale ha collaborato sino a quando ha mantenuto la carica che gli era stata attribuita, finita la carica finita la collaborazione.
Ora parla male dell’ex sindaco del PD e dell’ex sindaco del centro destra. Ma non basta, estende i suoi giudizi negativi anche nei confronti di tutti quelli che hanno collaborato con questi due sindaci e che non si sottomettono al suo giudizio tipico di una personalità narcisistica.
Nonostante tutto, l’uomo mascherato, si erge a moralizzatore, vuole dire solo lui come salvare Ventimiglia. Si erge ad esperto del governo cittadino, critica le capacità amministrative e professionali altrui senza nessuna autocritica, senza guardarsi allo specchio e quando lo fa ha solo una soluzione … mettersi la maschera.
Continua pure uomo mascherato a dirci cosa dobbiamo fare secondo te, intanto Ventimiglia ti conosce.

Marco Prestileo

Baby Yoda free lance

In primo piano

A partire da questa mattina, venerdì 3 febbraio 2023, e fino alla rielezione di Tano a Ventimiglia, l’inviato speciale free lance Baby Yoda prende servizio come addetto alla rassegna stampa quotidiana con incarico specifico dei pro memoria e delle smentite. (Ordine di Servizio n. 1)
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Sanremonews 4 Febbraio 2023
Ventimiglia, Toti: “Serve sindaco con maggioranza stabile che lavori molto per la città”
“E’ una città che può crescere moltissimo e serve un interlocutore al più presto” – dice il presidente della Regione Liguria”.
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Nous voilà, notre Président!
Eccoci, nostro Presidente!
Here we come, our President!
Fasciu picin ma ben ligau, sciù Presidente.

Bruno Giri

Contro la carità cristiana e l’umanità ragionevole ha vinto la terza via, il “Gott mit Uns!” che intercetta e deporta tutti i “diversi”, quelli che “non sono di noi”.

In primo piano

A partire da questa mattina, venerdì 3 febbraio 2023, e fino alla rielezione di Tano a Ventimiglia, l’inviato speciale free lance Baby Yoda prende servizio come addetto alla rassegna stampa quotidiana con incarico specifico dei pro memoria e delle smentite. (Ordine di Servizio n. 1)

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Pro memoria
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Sanremonews 30 luglio 2020, 11:59
“Ventimiglia: domani chiude il Campo Roya, il VESCOVO ANTONIO SUETTA “DECISIONE CHE FACCIO FATICA A CAPIRE.”
Maurizio Marmo (Caritas Intemelia) “Ci sembra davvero poco opportuna la decisione”. Don Angelo Di Lorenzo (Caritas Diocesana) “Il Governo ha dimostrato la sua poca sensibilità”
Domani chiuderà il Campo Roya di Ventimiglia.
Con il trasferimento degli ultimi 30 migranti che erano all’interno, infatti, il campo di accoglienza terminerà il suo ‘mandato’, iniziato nel 2016 dopo un anno di emergenza sul territorio di Ventimiglia ed i gravi problemi che si sono venuti a creare con gli arrivi di moltissime persone che cercavano di oltrepassare il confine.
“E’ una decisione che faccio fatica a capire, non tanto nel merito perché non conosco le ragioni che hanno portato alla determinazione, ma nella prospettiva della gestione del fenomeno migratorio, soprattutto in questa stagione”.
Sono le parole del VESCOVO DELLA DIOCESI DI VENTIMIGLIA-SANREMO, ANTONIO SUETTA, in relazione alla decisione di chiudere il Campo Roya.
“Se consideriamo l’incremento degli sbarchi in questa stagione – prosegue – la linea adottata dal Governo in ordine all’accoglienza e che il confine di Ventimiglia è un luogo imprescindibile per il fenomeno, faccio fatica a capire come le autorità preposte su come intendano gestire la situazione. Mi auguro che il disagio che ne consegue non sia a carico delle persone, visto che ci sono famiglie con minori. E’ giusto che lo Stato decida ma è anche necessario avere la soluzione dei problemi. Dal mio punto di vista – termina Suetta – mi sembra che non ci sia e AUSPICO CHE LE AUTORITÀ DISPONGANO MODALITÀ ALTERNATIVE per far fronte alle diverse situazioni che si registrano a Ventimiglia, sia a carico dei migranti che del territorio”.
“Ci sembra POCO OPPORTUNO chiudere il Campo Roya in questo momento, visto che i migranti a Ventimiglia continuano ad arrivare.
Arrivano anche famiglie con bambini piccoli, oltre ad altri come negli altri anni.
Il passaggio è lievemente aumentato negli ultimi giorno, con una media tra le 40 e le 70 che arrivano quotidianamente. Il fenomeno non si è certo concluso”.
Lo ha dichiarato Maurizio Marmo, presidente della Caritas Intemelia, commentando la notizia della chiusura del campo, decisa dalla Prefettura di Imperia. “Ci auguravamo che ci fosse una riapertura dopo lo stop per il Covid, che era necessaria sia per i migranti ma, di riflesso anche per i cittadini, che devono convivere con una situazione che non sappiamo quanto andrà avanti”.
Cosa cambierà da domani?
“Ora non cambia molto rispetto agli ultimi tre mesi, visto che il campo era di fatto chiuso. Avremo persone costrette a muoversi in diversi luoghi della città, senza la possibilità di avere beni primari. Noi continueremo a fornire le colazioni al mattino e sicuramente le associazioni francesi la sera. Mancherà anche un’assistenza legale che veniva fatta al Campo Roya, che svolgeva una serie di funzioni utili a chi era in transito ma anche a chi si fermava. Venivano anche limitati gli accampamenti in città. E’ chiaro che, se c’è un aumento degli arrivi in Italia potranno crescere i passaggi a Ventimiglia, visto che ci sono molti migranti che vogliono andare in altri paesi europei. Senza dimenticare chi intende muoversi dall’Italia. Anche se fossero numeri ridotti, bisognerà trovare qualche modo di aiutare le persone in arrivo. Sicuramente da domani tutta l’assistenza sarà affidata alle associazioni, anche se la Croce Rossa continuerà sicuramente a dare assistenza ma, senza il campo Roya tutto sarà più difficile”.
Marmo conferma che dovrebbe essere fatta una riflessione ad ampio raggio: “Che il campo fosse temporaneo lo si sapeva, ma la storia di questi ultimi anni ci conferma che servirebbe un luogo stabile, a seconda delle necessità. Fino a quando il flusso andrà avanti bisogna essere organizzati e, quando è mancata l’assistenza si sono sempre formati dei vuoti e degli scompensi. Non vedo nessun vantaggio con la chiusura”.
Molto chiara anche la posizione della Caritas Diocesana, con le parole del Direttore Angelo Di Lorenzo: “Penso che, con questa decisione – ha detto – il Governo ha dimostrato la sua poca sensibilità. Non credano che tutto possa ricadere su di noi perché noi faremo quello che possiamo per rispettare la dignità delle persone, ma deve essere lo Stato a fare da garante. Chiude una realtà molto importante e si dovrà trovare una soluzione per il futuro”.
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Note: da “Sanremonews Ventimiglia, 2 Luglio 2020”
“E’ arrivata poco dopo le 12,30 la delegazione del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero dell’Interno, guidata dal prefetto Michele Di Bari.
Sindaco Gaetano Scullino
“Siamo consapevoli di essere in una città di confine ma non possiamo continuare a essere portatori di situazioni di illegalità o di continuo arrivo di persone che vogliono andare in Francia e vengono continuamente respinte”. Lo ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino, a margine dell’ispezione ministeriale al campo Roya. “Chiediamo un intervento definitivo – ha aggiunto il primo cittadino -. 
Questo è un campo di transito, che però c’è da cinque anni e non è più di transito.
NON VOGLIAMO ASSOLUTAMENTE CHE DIVENTI UN CAMPO DI ACCOGLIENZA, un CAR, anche perché il CAR a Ventimiglia non può essere formato perché Ventimiglia è città di confine”.
FINCHÉ C’ERA UN TRANSITO, OK, ma ora il transito non c’è più quindi non so cosa potranno fare di questo.
Desideriamo un intervento particolare per Ventimiglia, perché la QUALITÀ DELLA VITA deve migliorare e deve farlo attraverso un intervento nazionale”.
Secondo Scullino: “Il fatto che sia arrivata da Roma una commissione presieduta da un prefetto, quindi finalizzata a trovare una soluzione per la città di Ventimiglia è finalmente motivo di tranquillità, mi auguro che si arrivi ad una soluzione definitiva”.
Onorevole Flavio Di Muro
“Auspico un intervento subito, deciso da parte del Ministero, perché abbiamo il timore che Ventimiglia possa rivivere alcuni brutti momenti che vogliamo lasciare al passato. Questa preoccupazione è giustificata dai numerosi sbarchi che si stanno susseguendo sulle coste siciliane e noi ventimigliesi sappiamo cosa significa un incremento di flussi migratori: significa arrivare all’imbuto a Ventimiglia perché la Francia continua a non far passare i migranti.”
Domanda: “Chiudere o aprire il campo?”
“QUESTO È UN PROBLEMA SECONDARIO.
Per Ventimiglia ci vuole un piano straordinario che contempli l’aumento dei controlli sui treni perché è impensabile che i migranti possano attraversare tutta Italia, superare varie Prefetture, varie Questure, vari Comuni e arrivare qui anche irregolari.
Serve un controllo almeno sulla linea ferroviaria Savona – Ventimiglia PER INTERCETTARE I MIGRANTI E PORTARLI NELLE STRUTTURE PREPOSTE.
Poi serve un aumento delle forze dell’ordine in città.
E QUINDI SERVE UN PIANO DI TRASFERIMENTI ATTIVO H24 CHE IDENTIFICHI I MIGRANTI IN CITTÀ E LI PORTI FUORI.
PER QUESTO DICO CHE PROBLEMA SUL CAMPO ROJA È SECONDARIO: perché se un migrante è all’interno del campo e non ha titolo per starci, un migrante è fuori dal campo Roja e comunque non ha titolo per starci allora non deve stare a Ventimiglia.
SE IL CAMPO ROJA È UNA STRUTTURA DI ATTRATTIVITÀ PER FAR VENIRE I MIGRANTI A VENTIMIGLIA, ALLORA VA CHIUSO SUBITO. Però ripeto, è nato per avere una valvola di sfogo rispetto a quelli che erano bivacchi alla stazione di Ventimiglia o in alcune aree di Ventimiglia.
Quindi: chiusura sì, ma contestualmente deve esserci un piano straordinario di TRASFERIMENTO dei migranti da Ventimiglia.”
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Commento: RAUS!
Come un nipotino dello zio Adolf, l’onorevole invita il Capo Dipartimento del Viminale a DEPORTARE stranieri “irregolari”, profughi, migranti in transito fossero anche richiedenti asilo e pure se malati, vecchi, donne o bambini.
Ecco.
Bruno Giri

In primo piano

Venerdì scorso 27 gennaio Baby Yoda mi ha spedito l’Ordinanza n. 00324/2023 con la quale la sezione quinta del Consiglio di Stato in sede giurisdizionale ha accolto l’istanza cautelare di sospensione dell’esecutività della sentenza dal TAR che ha annullato il procedimento di restyling di Porto Vecchio qui a Sanremo.
Capisco che c’è il Festival, che Zelenski è più importante di Piras, e “ubi maior minor cessat” però almeno due righe potevano starci.
Invece niente, nemmeno sulla data di trattazione nel merito e in pubblica udienza del ricorso fissata, all’insaputa generale, per giovedì 11 maggio 2023.

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Dopo una settimana di tenebra accendere una candela mi è sembrato doveroso, se non altro per rispetto delle vittime di questo imbroglio e Baby Yoda non si è sottratto al mio invito a farlo.
“È un enigma dentro un indovinello avvolto in un mistero” la sua risposta.
Alla faccia della trasparenza.
L’enigma, mi spiega usando le parole dell’Ordinanza, riguarda “la determinazione di AGGIUDICAZIONE conclusiva della procedura in contestazione” la quale è oggetto di “impegno assunto dal Comune di Sanremo, trasfuso in atti e puntualizzato in sede di discussione, di non FORMALIZZARE, prima della definizione nel merito della controversia”, cioè prima di giovedì 11 maggio prossimo.
Non sono bruscolini, il valore stimato, IVA esclusa, è di € 636 885 000,00 avete letto bene, “seicentotrentaseimilioniottocentoottantacinquemila euro virgola zerozero”, non mi sono sbagliato e la durata è di 780 mesi, una vita lunga 65 anni.
Ma non è questo il punto perché non siamo ancora alla conclusione, fissata alle nove di lunedì 13 febbraio prossimo, quando si apriranno le buste delle offerte che avrebbero dovuto pervenire in Comune entro le 13 di lunedì scorso 30 gennaio, termine fissato dal bando di gara europea.
Il punto è il verbo “FORMALIZZARE”, il capolinea.
Questo perché la forma è l’involucro della sostanza.
Sostanza che in questo caso si chiama “affidamento” nella legittimità di una offerta all’asta di chi, prima della sentenza del TAR, ha impegnato risorse in un contratto aleatorio ma non soggetto, dopo il suo annullamento, a una condizione risolutiva.
“Non si cambiano le regole con la gara in corso”, conclude Baby Yoda, “e in questo caso le regole non cambiavano alle 13 di lunedì 30 gennaio ma cambieranno se alla 9 di lunedì prossimo 13 febbraio Biancheri aprirà la/e busta/e anche senza “FORMALIZZARE” l’esito della gara che per sua natura aleatoria non deve necessariamente concludersi con una “AGGIUDICAZIONE” (come si legge nell’Ordinanza) ma può andare deserta.

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“L’indovinello riguarda il comportamento di Portosole Club Nautico Internazionale Sanremo S.p.A.” mi spiega Baby Yoda, “la società convenuta che non si è costituita in giudizio per resistere al ricorso presentato contro di lei dalla società che ha appena acquistato, ma che è portatrice di un doppio affidamento, rispetto alla legittimità dell’offerta in gara e anche di non aver comprato una patacca con vizi occulti.”
Baby Yoda su questo punto non smetteva più di ridere: “Hanno presentato buste separate? Oppure una sola? E in questo secondo caso, come annunciato, al ribasso? Prelazione al ribasso, non al rialzo come il rilancio a poker? E le varianti al ribasso non cambiano anche loro le regole in corso di gara?”
Indovinala grillo.

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Il mistero che avvolge il tutto riguarda infine una curiosa espressione che si legge nell’Ordinanza per giustificare la decisione di “inibire, nelle more, l’efficacia esecutiva della sentenza impugnata”.
Si tratta del “ragionevole bilanciamento degli interessi in conflitto”.
Curiosa perché di interesse dovrebbe essercene uno solo, quello PUBBLICO, che non deve essere bilanciato ma riconosciuto oppure escluso.
E questo per Baby Yoda è il mistero.
Tutte cose che nel buio e nel silenzio cosmico andavano dette, anche col Festival alle porte
Bruno Giri

In primo piano

Uno spettro si aggira per Ventimiglia, è lo spettro di Mazzini e della Carboneria”, scherza Baby Yoda mentre chiude “Das Kapital” con la dedica autografa di Marx.
È il commento a un “ballon d’essai” lanciato dai leghisti “carbonari” che il giugno scorso hanno pugnalato alla schiena il sindaco Gaetano Scullino detto “Tano” e che alle politiche di tre mesi dopo sono stati castigati dagli elettori.
“È un sondaggio del livello attuale di discredito che si sono tirati addosso e un emetico per fermare l’emorragia di GRANDI ELETTORI e di voti verso la fronda di Bossi”, conclude l’osservatore alieno.
Si tratta dell’annuncio che il capo dei congiurati si candida a succedere alla sua vittima e che il Presidente del Consiglio comunale che lo ha marchiato a fuoco come “carbonaro” considera “di alto profilo” la sua candidatura.
Baby Yoda lo aveva previsto ieri, era la variante CIVICA della “Lista Scullino Sindaco”, che così si allontanerebbe da una definizione positiva già al primo turno a beneficio della variante INDIPENDENTE che aggrega liste di entrambe le aree, un po’ come Scajola senior sta facendo a Imperia, ipotesi comunque sicura vincente al secondo turno.

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“La maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re. Non si rende conto in realtà che lui lo è perché loro sono sudditi”, scrive Marx con una riflessione che si adatta a pennello ai sindaci.
Su Saturno in questo sono marxisti però alla rovescia nel senso che la consapevolezza lassù la misurano non sui sudditi ma sul Re e Baby Yoda adesso lo fa sul sindaco di Ventimiglia
“Gaetano Scullino detto Tano sarà anche un tiranno con i suoi collaboratori”, osserva l’alieno, “però con i suoi concittadini si è sempre comportato da suddito, qualche volta indisciplinato, però sempre devoto a Sua Maestà il Popolo Sovrano”.
I leghisti “carbonari” insubordinati in agguato dal notaio credevano di compiere un tirannicidio e invece pugnalavano un suddito e la vendetta di tutti gli altri sudditi si è consumata alle elezioni politiche di settembre scorso.
Ipse dixit.

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A questo punto ho chiesto a Baby Yoda: “Ma Scullino se da INDIPENDENTE si apre alla sinistra come la mette dopo il <<Sie ist das Opium des Volks>> di Marx con la Curia intemelia e con Monsignor Antonio Suetta?”
E lui mi ha ricordato che per il Presule la religione non è solo teologia, lui in Cielo con San Paolo saprà certamente “cui credidit” però sulla vostra Terra crede nella “Caritas” e in Tano che si è immolato per averla difesa nel “Campo Roya” e poi per aver tentato di trasferirla nel “Valun da Sorba” a Latte.
“E poi Marx non era ateo”, ha aggiunto, “è stato frainteso”.
E qui Baby Yoga mi ha tradotto dal tedesco il brano testuale: “La religione è il sospiro di una creatura oppressa, il cuore di un mondo senza cuore, così come è lo spirito di un ordine senz’anima. La religione è l’oppio del popolo”.
Quindi oppio inteso in senso positivo come lo intendeva il teologo cristiano Charles Kingsley, cioè un lenimento al dolore, come adesso la cannabis.
Se vince Bonaccini alle primarie e torna Claudio I° e se la Paita come Salomè farà la danza del ventre a Scullino va a finire che lui come Erode Antipa le offrirà la testa di San Giovanni”, Berrino.
Bibbia a parte, con il “carbonaro” che tiene famiglia e da sistemare, chiaramente un pesce fuor d’acqua al Nomentano, l’Ufficio Collocamento di via Bellerio dovrebbe trovargli un altro reddito di cittadinanza perché qui a Ventimiglia neppure la pentastellata Silvia Malivindi è disposta a darglielo.
Bruno Giri