Brexit e dintorni

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Ecco la consueta analisi settimanale del panorama economico europeo.

Buona lettura!

Non sono preoccupato per la Brexit, in fondo la Perfida Albione é l’agente non troppo occulto degli interessi USA in Europa. Facendo il coming out dovrebbe rinunciare ai lauti compensi percepiti sia dagli spiati ( noi europei ), che dai mandanti ( i loro cugini di oltreoceano ); si parla di un ammontare di £30 miliardi annui , stimati dai “percettori”. Sono incline a pensare, che, non certo per le pressioni del fantomatico Bilderberg, ma per quelle ben più concrete del Dipartimento di Stato USA e della pletora di banchieri e burocrati, che ci campano sopra, alla fine anche nel segreto dell’urna la maggioranza, amante del quieto vivere, non avrà il fegato di rompere una tradizione, che fa così comodo a tanta gente. Un pò come é successo per Scozia, Catalogna, l’Austria di Hofer … c’é un lungo elenco di precedenti. Tuttavia la possibilità di Brexit ancora sussiste, poiché la contrarietà all’immigrazione selvaggia (unico fattore concreto a sostegno della Brexit ) sta montando in Inghilterra. La ὕβρις britannica ( nell’antica Grecia ubris indicava la presunzione di forza, di potenza, propria dell’uomo che offende gli dei e ne provoca la vendetta), é sempre in agguato : mi vengono in mente le Falkland. Ancor prima dell’affondamento della General Belgrano, mio cugino Bacci mi diceva : « Marco, gli inglesi sparano !! » … e purtroppo giovedì sera un Gentleman del Britain First ha sparato sul serio ad una deputata sfavorevole alla Brexit, tre colpi di pistola col contorno dei sei coltellate, evidentemente non pensava che: “revenge is a dish best served cold ” (“la vendetta è un piatto che è meglio servire freddo”). Questo assassinio sembra al momento aver inciso solo sull’aumento degli indecisi dal 9% al 16% !!!! In ogni caso i primi effetti apprezzabili della scissione richiederebbero almeno tre anni per svilupparsi e prima di quel tempo ben altre cose succederanno. In buona sostanza, anche se la Brexit si verificasse, prevedo un crollo passeggero dei mercati, che permetterebbe allo speculatore avveduto di fare ottimi affari e per il resto : “ Di cosa nasce cosa e il tempo la governa “ ( Niccolò Machiavelli – La mandragola ). Per inciso: la Camera Alta Svizzera, seguendo l’esempio dell’Islanda, ha ritirato l’applicazione all’Unione Europea presentata nel 1992 con 27 voti favorevoli, 13 contrari e 2 astenuti.

Ben altre preoccupazioni nutro nel medio termine: “Quando il pensiero non è puro e vigile, quando la venerazione dello spirito non è più valida, anche le navi e le automobili incominciano presto a non funzionare, anche il regolo calcolatore dell’ingegnere e la matematica delle banche e della borsa vacillano per mancanza di valore e di autorità, e si cade nel caos” ( Herman Hesse ). Le Banche Centrali, dopo aver riempito le Banche Operative di liquidità a tassi tra nulli e negativi, ora le obbligano ad aumentare il capitale proprio e comprano le obbligazioni delle società “non finanziarie” (cioé finanziano direttamente le società in difficoltà senza passare nemmeno per un filtro bancario). Draghi sta già acquistando obbligazioni a tassi quasi-zero di Telecom Italia e Volkswagen. I passi successivi potrebbero essere: finanziare gli aumenti di capitale delle Banche Operative, comprando le loro obbligazioni e finalmente ficcare i soldi direttamente nelle tasche dei consumatori tramite l’Helicopter Money …. verbatim di Draghi: “helicopter money is a very interesting concept “. Temo, che si arrivi al punto in cui il il Fiat Money creato senza alcun freno dalle Banche Centrali perda ogni valore, diventi cioè quella ” moneta cattiva” che scaccia la “buona”, con l’aggravante che non c’é tempo per creare nessuna “moneta buona” poiché strumenti alternativi come Bitcoin e carte prepagate di PayPal e Starbucks hanno attualmente dimensioni ridottissime.
Nel sottofondo resta il problema maggiore: in due generazioni solo il 20% delle forze lavorative sarà sufficiente a mandare avanti la baracca …. ed il resto 80% sarà superfluo. Come più volte vi ho detto, l’unica possibile scappatoia é nelle tecnologie fortemente innovative e quindi la salvezza potrebbe venire da quelle nazioni in grado di coltivarle. Ritengo, che tale nazioni potranno essere contate sulle dita di una mano …al massimo.

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