Caro B&D, non sei affatto un asino (utile animale), rischi però di sembrare davvero patetico, nel senso di misero, imbarazzante. Prima distruggi con parole, foto, commenti le persone, senza un minimo di scrupolo, e poi vuoi suscitare commozione e compassione?
L’ultima l’hai sparata davvero grossa, quella di dire che sei l’unico a lavorare è veramente ridicola, ma che cavolo dici! Non discuto che tu sia un gran lavoratore (se lo dici, sarà vero) ma anch’io lavoro da sempre, prima di laurearmi ho fatto molti lavori pesanti, dalla laurea in avanti (oggi compreso) non lavoro meno di 15/18 ore al giorno. Tu sei stressato? Hai dipinto una scena patetica, una scena in cui i sentimenti mi sono apparsi talmente ostentati e artefatti, che risultano meschini, che quasi suscitano una smorfia di disgusto penoso e imbarazzato; con le tue scuse patetiche tenti di fare leva in maniera sordida sui sentimenti altrui. Prima esasperi gli animi e quando qualche tribunale ti condanna (e iniziano ad essere tanti) o qualcuno scrive un post a cui non rispondi con le tue solite cattiverie ingiuriose, ti metti a fare la vittima? Senti, piuttosto continua a infangare tutti, ma risparmiaci i tuoi piagnistei.
Se non vuoi che i legali di tizio o caio o sempronio ti facciano causa, devi solo esprimere tutti i tuoi sentimenti e le tue opinioni, anche in modo diretto e crudo (come in questo post), senza però andare oltre, senza offendere, ingiuriare, senza inventare fatti o scendere nel privato contro ogni regola e legge di questo Stato. Esprimi solo le tue dure critiche senza offendere e senza troppa fantasia, vedrai che nessuno ti condannerà per diffamazione.
Comunque sono certo che la prenderai sportivamente, questa volta non mi triterai (l’ultima volta tra mal di pancia e cure per farlo passare, tu e i tuoi due o tre amici avete esagerato: infatti è seguita mia querela). Se però intendessi farlo, ti dico subito che preferisco una bella querela e se vuoi non mandarmi raccomandate, telefonami che ci chiariamo come abbiamo fatto altre volte. Quando ti incontro nelle aule di tribunale o per strada sei fermo ma in modo afabile e gentile, quando scrivi sei proprio un diavoletto.
5 agosto 2014 – Marco Prestileo