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Consiglio Comunale 4.9.23 sul caso Ventrella
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Studio di fattibilità: Aurelia bis, Ventimiglia Sanremo
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Ventimiglia, l’incompatibilità di Ventrella torna in consiglio comunale, l’ex sindaco Scullino: “Giustificazioni ridicole”
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Ventimiglia, l’incompatibilità di Ventrella torna in consiglio comunale, l’ex sindaco Scullino: “Giustificazioni ridicole”
Si preannuncia una seduta calda
L’incompatibilità del consigliere comunale Franco Ventrella sarà al centro del prossimo consiglio comunale di Ventimiglia che andrà in scena lunedì prossimo alle 19. Un argomento che aveva accesso l’ultima seduta del parlamentino della Città di confine durante il quale era stata contestata al consigliere l’ incompatibilità a ricoprire la carica di consigliere comunale a causa di una lite pendente con il Comune e la Regione Liguria e nei confronti di Talea Spa e Coop Liguria S.C.C.
Ventrella, a fine 2022, ha, infatti, sottoscritto con altri 52 cittadini una delega per un mandato collettivo per la presentazione di un ricorso al Tar contro il progetto di Coop – Talea per l’apertura di un nuovo supermercato. Ieri mattina il ‘caso’ è stato discusso in commissione consiliare dove Ventrella ha esposto le proprie osservazioni e giustificazioni, votate favorevolmente dalla maggioranza.
Unica voce fuori dal coro quella dell’ex sindaco Gaetano Scullino che ha votato contro mentre il resto della minoranza si è astenuto: “La sua giustificazione è ridicola. Nella percezione di Ventrella l’azione era indirizzata contro Coop-Talea e non contro altri e, inoltre, ha detto che ha prestato il suo sostegno solo per rafforzare l’azione dei privati proprietari, tra cui sua moglie, proprietaria di una porzione immobiliare nella zona dove era previsto l’interventi di Coop-Talea. Non è possibile che non sapesse che la causa fosse indirettamente contro il Comune e che dopo aver aderito all’azione giudiziaria si sia totalmente disinteressato della vicenda” – commenta l’ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino – “Comunque non lo esime dalle eventuali conseguenze pregiudizievoli derivanti dall’incauta sottoscrizione di una dichiarazione prestampata”.
La pratica sbarca nuovamente in consiglio comunale. Sarà, infatti, il primo punto all’ordine del giorno della prossima seduta. Il consiglio proseguirà con la lettura e l’approvazione dei verbali del 28 luglio, “question time”, mozioni, interpellanze ed interrogazioni e una pratica finanziaria relativa ad una variazione di bilancio.
Il video del Sindaco Di Muro in difficoltà, ci porta ad anticipare un bilancio sulla nuova amministrazione
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Di questo – solo di questo – siamo soddisfatti.
RIVIERA 24 : Emergenza rifiuti, Scullino replica a Di Muro: «Cittadinanza attende decisioni rapide da parte sua»
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Emergenza rifiuti, Scullino replica a Di Muro: «Cittadinanza attende decisioni rapide da parte sua» – Riviera24
Emergenza rifiuti, Scullino replica a Di Muro: «Cittadinanza attende decisioni rapide da parte sua»PCT_Riviera24.it
Emergenza rifiuti, Scullino replica a Di Muro: «Cittadinanza attende decisioni rapide da parte sua»
Ventimiglia. «Ancora una volta, il Sindaco si è lasciato tirare per la camicia ed è caduto nella nassa di una giustificazione al suo mancato operare, offrendo risposte scaricabarile che nulla tolgono al malessere cittadino». Il consigliere ed ex sindaco Gaetano Scullino non ci sta e replica alle parole di Flavio Di Muro, primo cittadino in carica, che lo aveva tirato in ballo in merito all’emergenza rifiuti, addossandone parte della colpa.
«Ventimiglia è sporca e insicura oggi più che mai e lo stato di indecenza è sotto gli occhi di tutti, proprio nel momento in cui, dopo anni difficili, appariva un barlume di speranza turistica e commerciale. Perché, Flavio Di Muro, non serve a nulla raccontare la storia della rava e della fava: l’individuazione della ditta per i 18 comuni ha dimostrato nei fatti che nelle altre cittù e paesi funziona. E il bando è stato pubblicato in Gazzetta il 15 dicembre 2019 e su quella Europea il 6 luglio 2020. Se non sbaglio, a quei tempi lei era commissario politico cittadino e la Lega aveva cinque membri in consiglio, cinque su dieci, e anche il vicesindaco, un altro Assessore in Giunta e il presidente del consiglio.
Le ricordo che con il voto favorevole di tutta la Lega e degli altri alleati di centrodestra, il 24 marzo 2022, fu stipulato con la Teknoservice il contratto per la durata di sette anni, che il 29 aprile 2022 fu redatto il verbale di avvio del servizio e che esso iniziò effettivamente il 1 maggio. E come potremmo dimenticare che il 23 giugno tutto il centrodestra, tutto, leghisti compresi, fecero cadere l’amministrazione e per cinque mesi il commissario De Lucia guidò come poté la Teknoservice nel servizio, stante il ricorso della Doks Lanterna al Consiglio di Stato, e poi cercò ancora le migliori possibili soluzioni ai problemi oggettivi? Ciononostante la città svolse il suo servizio senza obiezioni, nemmeno di fronte alle continue contestazioni e pene pecuniarie che venivano nel frattempo comminate.
Poi, il 29 maggio 2023, venne la nuova amministrazione, la sua amministrazione, Flavio Di Muro, che vantava conoscenze e competenze eccelse ed amicizie in alto loco, assicurando ai ventimigliesi che lei avrebbe risolto tutti i problemi compreso quello della immigrazione dilagante e preoccupante. Lo vediamo, lo vedono i cittadini l’esito del lavoro avviato: consiglieri, assessori, segretari di partito, comunali, provinciali e regionali, tutti insieme capaci di ridurre Ventimiglia in simili condizioni.
E come si potrà ancora parlare di prospettive turistiche, di potenzialità di sviluppo, di cambio di passo per la città se, guardandosi attorno, si vedono giardini, vie cittadine, spiagge, piazze urbane e strade frazionali e paesi gravati dalla sporcizia, da discariche abusive disseminate su tutto il territorio, da cassonetti maleodoranti e cestini ricolmi di ogni rifiuto?
Ventimiglia è sporca, mal tenuta e disordinata come non mai, Flavio Di Muro la propaganda individuale non basta, il volto sorridente non basta! La cittadinanza attende decisioni rapide e puntuali da parte sua, decisioni incisive e immediate che pongano fine a questo stato di degrado, incuria e abbandono generalizzato. Occorrono migliori organizzazioni? mezzi? personale? Occorrono decisioni, chiare, rapide, risolutive, prima che il nostro meraviglioso territorio sprofondi maggiormente nel lerciume», ha concluso Scullino.
Coop a Ventimiglia, Scullino: “La sentenza ha sconfessato la Regione Liguria e non la mia Amministrazione
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Coop a Ventimiglia, Scullino: “La sentenza ha sconfessato la Regione Liguria e non la mia Amministrazione
“La sentenza del Tar ha annullato la Vas regionale e ha annullato l’intero procedimento comunale” – dice l’ex sindaco e attuale consigliere comunale di minoranza
“Le sentenze vanno prima lette e poi capite, non commentate senza averlo fatto. Il Tar ritiene che non vi sia stato equilibrio tra ‘interesse pubblico’, visto dal Comune in termini economici, 1.400.000 di euro di cui 400.000 scomputati, e sull’altro piatto della bilancia, ‘interesse dei privati’ (Articolo 32 Costituzione: diritto alla “tranquillità, riposo e salute”). La mia Amministrazione, con assessore l’avvocato Panetta, era competente sul primo punto, quello economico. L’Amministrazione regionale (il presidente Toti, il vicepresidente Piana e l’assessore delegato Scajola) era competente sul secondo punto, quello ambientale. La Regione ha esercitato le sue competenze attraverso una VAS, valutazione ambientale strategica, (delibera giunta regionale n. 499 del 1° giugno 2022) consistente nella approfondita analisi della compatibilità dell’intervento con il rispetto dei valori costituzionali richiamati dal Tar. Sia il Comune, sia la Regione Liguria si sono costituiti in giudizio a difesa dei rispettivi provvedimenti, uno sulla congruità economica e l’altra sulla compatibilità ambientale. La sentenza del Tar ha annullato la Vas regionale perché ignora i diritti costituzionali sanciti dall’articolo 32 che ‘non sono in vendita’ e poi in via derivata ha annullato l’intero procedimento comunale aggiungendo critiche secondarie sotto i profili comunali della pianificazione (articolo 117 Costituzione) e della ‘convenienza economica dell’operazione’” – commenta l’ex sindaco di Ventimiglia e attuale consigliere comunale di minoranza Gaetano Scullino parlando della pratica ‘Coop’ bocciata dal Tar.
“La sentenza, pertanto, ha sconfessato la Regione Liguria e non l’Amministrazione Scullino che sul punto di sua competenza, la ‘valutazione economica’, ha lasciato liberi i 17 membri del Consiglio comunale di votare secondo coscienza” – sottolinea Scullino – “Quanto alla incompatibilità/ineleggibilità/decadenza del collega Franco Ventrella non mi pronuncio, è competenza d’altri e sia il segretario generale e sia il presidente del Consiglio comunale che hanno sottoscritto la delibera di convalida degli eletti non hanno bisogno dei miei suggerimenti”.
Sentenza del TAR inerente la Coop
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Le sentenze vanno prima lette e poi capite, non commentate senza averlo fatto.
Il TAR ritiene che non vi sia stato equilibrio tra “interesse pubblico” visto dal Comune in termini economici (€ 1.400.000 di cui € 400.000 scomputati) e sull’altro piatto della bilancia, “interesse dei privati” (Articolo 32 Costituzione: diritto alla “tranquillità, riposo e salute”).
La mia Amministrazione, con assessore l’avvocato Panetta, era competente sul primo punto, quello economico.
L’Amministrazione regionale (Presidente Toti, vice Presidente Piana e Assessore delegato Scajola) era competente sul secondo punto, quello ambientale.
La Regione ha esercitato le sue competenze attraverso una VAS, valutazione ambientale strategica, (Delibera Giunta regionale n. 499 del 1° giugno 2022) consistente nella approfondita analisi della compatibilità dell’intervento con il rispetto dei valori costituzionali richiamati dal TAR.
Sia il Comune e sia la Regione Liguria si sono costituiti in giudizio a difesa dei rispettivi provvedimenti, uno sulla congruità economica e l’altra sulla compatibilità ambientale.
La sentenza del TAR ha annullato la VAS regionale perché ignora i diritti costituzionali sanciti dall’articolo 32 che “non sono in vendita” e poi in via derivata ha annullato l’intero procedimento comunale aggiungendo critiche secondarie sotto i profili comunali della pianificazione (articolo 117 Costituzione) e della “convenienza economica dell’operazione”.
La sentenza, pertanto, ha sconfessato la Regione Liguria e non l’Amministrazione Scullino che sul punto di sua competenza, la “valutazione economica” ha lasciato liberi i 17 membri del Consiglio comunale di votare secondo coscienza.
Quanto alla incompatibilità/ineleggibilità/decadenza del collega Franco Ventrella non mi pronuncio, è competenza d’altri e sia il Segretario generale e sia il Presidente del Consiglio comunale che hanno sottoscritto la delibera di convalida degli eletti non hanno bisogno dei miei suggerimenti.
Gaetano Scullino
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MIA C’A TE MIU
Della serie “Quelli che se la sono andata a cercare”.
Dopo la comparsata elettorale con il sindaco di Genova Bucci la passerella “Squarciafichi” era sparita dai radar ma è rimasta nel cuore di tutti i 21.457 elettori di Ventimiglia.
Metà di loro, poi, per la precisione 10.222, è andata alle urne e 8.949 erano all’oscuro del destino del progetto che era già stato approvato nella Conferenza dei Servizi “decisoria” del 12 aprile 2022 quando la Lega aveva cinque consiglieri sugli undici di maggioranza.
“Migliorarlo” era il nuovo “indirizzo politico” che in quello show il candidato sindaco leghista aveva soltanto annunciato, ma sul “come” tutti noi pensavamo che fosse già nella testa dei 1.273 elettori di quel Partito la cui rappresentanza subito dopo è scesa da cinque a tre e che statisticamente rappresenta un ventimigliese su venti.
Invece anche loro erano all’oscuro e solo tre giorni fa il neo eletto sindaco con 21 condivisioni su questa piattaforma social che finora hanno ottenuto 63 “like” cioè statisticamente con l’approvazione di un ventimigliese su quattrocentocinuantatre, ha finalmente acceso la luce sulle sue reali intenzioni.
Le quali non sono più di migliorare il progetto già pronto per il bando di gara ma di abbandonarlo, decisione che ha fulmineamente tradotto in pratica convocando l’ATI dei progettisti alla quale ha comunicato il nuovo indirizzo politico.
Opzione che come “decisore politico” Flavio Di Muro è autorizzato a prendere, legge alla mano, ovviamente in presenza del presupposto.
La norma, per i pignoli, è l’articolo 21, quinquies, del testo unico n. 241/90 sul procedimento amministrativo e la Conferenza dei Servizi “decisoria” conclude, appunto, un procedimento amministrativo.
Si tratta del cosiddetto “ius poenitendi” della P.A. che può sempre pentirsi eventualmente anche in autotutela e magari in via prudenziale applicando l’articolo 32, comma 7, del Codice n. 50/2016 degli appalti che dice: “L’aggiudicazione diventa efficace dopo la verifica del possesso dei prescritti requisiti” e quindi ammette fino all’ultimo una rivisitazione del progetto addirittura già aggiudicato.
L’asino casca sul presupposto che deve essere un motivo di pubblico interesse “sopravvenuto”.
Cioè o il caso di mutamento della situazione di fatto che non poteva essere prevista il 12 aprile 2022 al momento dell’adozione del provvedimento, oppure il caso di una nuova valutazione dell’originario interesse, però solidamente motivata.
In entrambi i casi il “decisore politico” può impartire al Dirigente Area Tecnica, titolare della competenza e della responsabilità di gestione, come indirizzo “politico” la revoca della sua Determina ovviamente con l’implicito indennizzo dell’eventuale danno subito dalle parti negoziali.
Fuori da questi casi l’eventuale danno suscettibile di valutazione economica cagionato dal “decisore politico” nell’ambito del suo rapporto di servizio con l’Ente Locale e in conseguenza delle sue decisioni lo paga di tasca sua.
E eventualmente in solido con coloro che vi hanno concorso partecipando alle riunioni e approvando le deliberazioni degli Organi collegiali attraverso le quali si è concretato il danno in questione.
Non c’è bisogno di pensare al dolo, anzi è da escludere in partenza, ma sulla colpa grave la Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Liguria è poco indulgente, anzi alcune mie cicatrici quando cambia il tempo sono lì a ricordarmi la sua dura intransigenza.
E qui mi fermo dopo aver letto il motivo di pubblico interesse “sopravvenuto” per ora solamente accennato nel post del “decisore politico” Flavio Di Muro e in attesa di leggerne il “ritenuto” e il “considerato” negli indispensabili atti deliberativi di indirizzo impartito al Dirigente Area Tecnica.
E in attesa ancora una volta mi tocca pensare che: “Quos Deus vult perdere, amentat.”
Bruno Giri