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SCUOLA FRANCESE: richiesta di precisazioni, nuovo accordo con il Comune di Mentone
In primo piano
Gaetano Antonio Scullino
18039 ventimiglia
al Dott. Flavio Di Muro
SINDACO
Al signor Roberto Nazzari
INTERROGAZIONE
PRESIDENTE del CONSIGLIO COMUNALE
SEDE
Ogg.tto: SCUOLA FRANCESE: richiesta di precisazioni, nuovo accordo con il Comune di Mentone, per l’immobile di P.zza xx settembre di proprietà della Civitas s.r.l in liquidazione.
PREMESSO CHE,
con la deliberazione della Giunta Comunale n. 134 del 23/05/2019, esecutiva, avente ad oggetto: “Scuola Francese e ufficio consolare, proroga comodato d’uso locali piazza XX Settembre” è stato confermato il rilevante interesse pubblico alla continuazione dell’attività di scuola francese e ufficio di consolato onorario e conseguentemente è stata concessa al Comune di Mentone per la durata di anni cinque, la proroga del comodato d’uso gratuito per l’utilizzo di una porzione dell’ex Liceo Classico di piazza xx settembre, censito a catasto al fg. 65 mapp. 52, corrispondente ai locali attualmente occupati dalla scuola materna ed elementare e dei locali utilizzati come uffici consolari onorari al piano terra-escluso l’ingresso su via Hanbury, porzione piano terra con antistante giardino, tutto il primo piano, e parte del secondo piano, fatta salva comunque la possibilità di risolvere anticipatamente il contratto con preavviso di sei mesi, a richiesta della Società Civitas S.r.L. in liquidazione, a cui l’immobile è stato a suo tempo conferito.
RILEVATO CHE
con nota del 02 Luglio 2019 prot. 29366 a firma del Arch. Marco Marchesi, ha seguito l’approfondimento istruttorio, aveva evidenziato l’opportunità e la necessità di disporre un planning economico-finanziario che tenesse conto dei contratti in essere che vedevano coinvolto il Comune di Mentone e poter congruamente valutare, alla luce di un quadro economico generale, il permanere del reale equilibrio dei rapporti.
Nello specifico il funzionario rilevava che la convenzione, risultava non più bilanciata dal momento che con la realizzazione e messa in servizio della nuova fognatura del ponente, lo smaltimento delle acque reflue verso il depuratore nel territorio francese (costo annuale di euro 280.000 circa) si era sensibile ridotto, e quindi si doveva rideterminate l’importo annuale, per il raggiungimento di una logica reciprocità.
CONSIDERATO CHE
nel 2019 il liquidatore della società Civitas srl in liquidazione, evidenziava da parte sua riserve sulla modalità di concessione dell’immobile attraverso l’istituto del comodato gratuito nella forma indicata
ravvisando profili di danno erariale, per la mancanza della redditività.
PRESO ATTO CHE
-il Comune di Mentone ha deciso di non farsi più carico degli oneri di manutenzione, sia ordinario che straordinario, rimanendo a loro carico soltanto l’incombenza del costo degli insegnanti, e di un “presunto”
canone di affitto di Euro 1.000 mensili;
-il Comune di Ventimiglia per il tramite della controllata Civitas srl dovrà prevedere la presa in carico totale dell’edificio e anche delle responsabilità connesse: in quanto scuola materna ed elementare franco/italiana, con circa 100 piccoli bambini e personale impiegato, che giornalmente la frequentano, presidio scolastico importantissimo per la comunità Ventimigliese, e quindi immobile deve necessariamente corrispondere alla normativa in materia di sicurezza e agibilità dei luoghi;
ACCERTATO CHE
durante la seduta del Consiglio Comunale del 28 Maggio 2024 i partiti di maggioranza, con la sola esclusione della lista Cambiamo, hanno presentato una mozione di impegno al Sindaco e alla Giunta, di adoperarsi per mantenere aperta la Scuola Franco/Italiana in quanto eccellenza della nostra Citta; tale permanenza è stata, condivisa anche da tutti i consiglieri di minoranza.
SI RICHIEDE
relazione da parte del liquidatore Dott. Massimo Rossano, circa la sussistenza o meno delle condizioni economiche per:
a) il mantenimento del comodato gratuito dell’immobile a favore del Comune di Mentone e l’adeguamento della struttura agli usi richiesti, nel contesto economico e giuridico di Civitas srl;
b) relazione della commissione per l’esercizio del controllo analogo in termini di opportunità, efficienza ed efficacia dell’azione di tale scelta, come previsto dall’art. 24 del vigente statuto;
c) copia del bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2023 dal quale risulti il valore dell’immobile “Scuole Francesi”, e dal quale si possono accertare i valori economici/reddituali.
Dall’interrogazione della banca dati del registro imprese, il suddetto bilancio non risulta consultabile nonostante siano gia ampiamente decorsi i termini del deposito;
d). copia della relazione di revisione al suddetto bilancio ivi compresa la valutazione degli immobili e, in particolare “scuole francesi” rilasciata dal revisore nominato Dott. Domenico Abbo.
ALLA AMMINISTRAZIONE SI RICHIEDE
e) copia della delibera di giunta esplicativa di come l’amministrazione comunale intende procedere tecnicamente per adeguare la struttura agli usi richiesti, e se l’immobile ha i sotto elencati requisiti per affrontare in estrema sicurezza il nuovo anno scolastico 2024/25:
f) copia della certificazione della conformità dellimpianto elettrico;
g) copia della certificazione della conformità dell’impianto antincendio;
h) copia della certificazione della conformità dell’impianto idraulico;
i) copia della conformità e accessibilità dei disabili nonché dei servizi igienici a norma;
J) copia della certificazione della agibilità dell’edificio;
k) copia della certificazione strutturale antisismica dell’edificio;
l) copia del nuovo importo annuale liquidato al Comune di Mentone relativo alla fognatura del ponente;
m) intendimento dell’attuale amministrazione, attraverso una deliberazione di giunta, rispetto alla concessione a titolo esclusivo e gratuito degli ampi uffici al piano terra e di due parcheggi oggi riservati all’ex console onorario, in pensione da anni, con ulteriore aggravio dei costi per la Civitas srl.
Una occupazione senza titolo e inaccettabile, che ha obbligato il nuovo Console Onorario di Francia Avv. Luca Fucini di trasferirsi presso i suoi uffici di Sanremo, per espletare le molteplici incombenze burocratiche consolari.
Si richiede risposta scritta, copia delle citate certificazioni, oltre al dibattito in Consiglio Comunale.
Ventimiglia 29 Maggio 2024
Gaetano A. Scullino
Recupero Tari ed Imu , risponde Scullino
In primo piano
Gentile Direttore,
con riferimento all’articolo comparso ieri e titolato “Il Comune impegnato nel recupero dei morosi per Tari e Imu, nel 2023 incassato più di un milione”, devo rilevare ancora una volta come l’Amministrazione Di Muro tenti di spacciare per proprie iniziative di successo quello che è e rimane solamente il proseguimento di buone pratiche amministrative introdotte durante il mio mandato.
Con delibera di Giunta n° 241 del 3/12/2020, ad oggetto “ADOZIONE REGOLAMENTO “DISCIPLINA PER IL POTENZIAMENTO DELLE RISORSE STRUMENTALI DEGLI UFFICI COMUNALI PREPOSTI ALLA GESTIONE DELLE ENTRATE E DEL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO DEL PERSONALE COINVOLTO NEL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI DI RECUPERO EVASIONE IMU E TARI, AI SENSI DELL’ARTICOLO 1, COMMA 1091, DELLA LEGGE 30 DICEMBRE 2018, N. 145” decidemmo di dare attuazione ad una norma di legge statale che puntava decisamente a colpire il grave fenomeno dell’evasione dei tributi locali, che tanti problemi creano ai bilanci dei Comuni.
L’impegno nella lotta per il recupero delle morosità, quindi, si ripete per la quarta annualità, e la somma recuperata nel 2023, tra l’altro, non è neppure la più alta del quadriennio.
Quanto poi al “cattivo gusto” di indicare le somme percepite dal personale, onde evitare che i nostri ottimi ed efficienti dipendenti appaiano, non come lavoratori efficienti e produttivi, bensì come “avidi gabellieri”, suscitando astio e antipatia tra i cittadini/contribuenti, sarebbe doveroso specificare che i 23.000 €uro erogati sono al lordo e vanno spartiti tra otto soggetti.
Concludendo, ben venga il fatto che l’Amministrazione in carica voglia proseguire la battaglia di giustizia ed equità contro la minoranza di chi evade a scapito della maggioranza di ventimigliesi corretti, ma eviti di rilasciare comunicati trionfali, che cozzano contro la realtà dei fatti, per autoelogiarsi ed acquisire meriti altrui.
Gaetano Scullino
Scullino chiede che il progetto waterfront non vada perso !
In primo piano
LA PUNTINA di Massimiliano Lussana
In primo piano
LA PUNTINA di Massimiliano Lussana
L’OSCENO BANCHETTO DEL TRIBUNALE DEI SOCIAL SUL CADAVERE (POLITICO) DI TOTI
Oggi riparlo del caso Toti, ma non per analizzare di capi d’accusa, intercettazioni, gossip ameni, varie ed eventuali.
Credo che sia materia per la magistratura e non per imbastire processi sommari, nè con condanne preventive, né con assoluzioni a prescindere.
Ciò che pensò dal punto di vista giudiziario e politico l’ho scritto ampiamente ieri e, anzi, lo ribadisco oggi dopo aver parlato con un po’ di penalisti. Insomma, considerare i versamenti tracciati a favore della fondazione di Giovanni Toti alla stregua di “tangenti”, come fossero soldi consegnati di notte in una scatola di scarpe con un doppio fondo, è esercizio da verificare con il proseguimento dell’inchiesta. Ma comunque, soprattutto se non si dimostrasse il rapporto causa-effetto, il reato sarebbe tutto da dimostrare. Il problema dei costi della politica dopo l’abolizione del finanziamento pubblico è un problema reale e troppo semplice per essere liquidato con un’alzata di spalle, chiunque sia il finanziatore, da Soros al più piccolo contributo ai banchetti. E far finta che non esista il problema, certo non lo risolve.
Però, detto che dai faldoni non emerge il migliore dei mondi possibili, dico anche che io personalmente se dovessi sia chiedere che pagare una tangente – scusatemi, ma non ho praticità con questo esercizio e quindi non sono un esperto – difficilmente lo farei con l’IBAN. E se fossi il presidente di una Regione e decidessi di mettere in vendita il mio ruolo forse 74mila euro, ma anche il doppio, sinceramente mi sembrerebbero una cifra troppo economica. Ovviamente, scherzo, prima che qualcuno mi accusi di fare il tariffario della corruzione, ma spero che il concetto sia chiaro.
Insomma, ho la massima stima e rispetto della magistratura e non condivido le critiche aprioristiche a questa inchiesta, il garantismo è una cosa troppo seria per difendere a prescindere chiunque. Amici e avversari.
Però penso che un arresto alle 3 di notte sia qualcosa che si riserva solitamente a Matteo Messina Denaro o simili e forse nemmeno a loro. E non credo che Giovanni Toti sia nulla di tutto questo. Soprattutto, credo che se ha commesso un reato vero quello sia il reato di “ubris”, una certa ubriacatura di potere, come spesso capita ai politici. Ma umanamente, anche e soprattutto oggi, non merita nulla di ciò che sta subendo da parte dei leoni da tastiera o degli scandalizzati del giorno dopo. Non mi iscrivo a questo partito, così come non sono iscritto a nessun partito.
Comunque per una lettura giuridica di questa storia consiglio l’articolo di Mattia Feltri che posto qui sotto, perché dimostra che non tutti abdicano all’esercizio del pensiero.
Ho anche scritto ciò che penso politicamente e penso che sarebbe drammatico per tutti noi se insieme a Toti venisse arrestato lo sviluppo della Liguria che sta (stava?) provando a volare, sbocco al mare dell’Italia e dell’Europa continentale alle nostre spalle.
Soprattutto, ed è ciò a cui tengo di più, spero che non si fermino le politiche sociali di questa giunta, l’aiuto ai più deboli, non ai ricchi. Le ripeto perché penso siano il lascito politico principale di Toti: abbattimento dell’addizionale Irpef per le fasce deboli, asili nido gratis, treni gratis in tutta la regione e studentati per gli universitari, rigenerazione urbana e demolizione dei ghetti come Begato. Poi, certo, la sanità è in difficoltà e le liste d’attesa per alcune specialità sono lunghissime, anche se l’acquisto di prestazioni dai privati per alcune specialità ha migliorato le cose.
Non siamo in Paradiso, ma certo la regione da nove anni è viva e attrattiva di investimenti, non di sussidi, che sono l’assicurazione sulla vita di un territorio e del futuro.
Insomma, questo è il riassunto della Puntina di ieri, che vi ringrazio per aver amato, nella maggior parte dei casi, ma anche odiato. Va bene tutto, perché il dibattito e la diversità di opinioni arricchiscono sempre e l’unico vero pericolo è l’assuefazione, l’indifferenza.
Però una cosa lasciatemela dire: vedendo quelli che infieriscono in rete (in alcuni casi addirittura i beneficiati da Toti o quelli che pietivano bussando alla sua porta e tanto dovrebbe bastare per un giudizio umano su questa gente), gli unici che in qualche modo comprendo solo quelli come Ferruccio Sansa. Che sui finanziamenti a Toti è da anni che fa la sua battaglia politica, che io non condivido come non ho condiviso l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, e che ho sempre contestato politicamente dicendogli che non era la mia battaglia. Ma, vivaddio, almeno lui ci mette la faccia e l’ha sempre detto. Così come Luca Pirondini.
Ma, appunto, a parte questa critica politico-giudiziaria, che non è la mia, ma almeno è costante negli anni, quello che vedo è un tribunale dei social che sta distruggendo un uomo. Lo sta letteralmente ammazzando, con i post e la gogna social, con pensieri e parole di una violenza inaudita e indegna.
E questo, sinceramente, mi fa schifo, letteralmente schifo. E mi tengo morbido.
Toti comunque, persino se dovesse essere immediatamente prosciolto, è politicamente finito, almeno per un po’, perché comunque è difficile riemergere dalla melma, vera o falsa che sia.
Giovanni – sì mi piace chiamarlo per nome, come ho sempre fatto, proprio qui, proprio oggi, in mezzo a gente squallida che sbavava per entrare nei selfie e oggi finge di non conoscerlo – non credo che meriti questa gogna e queste tricoteuses che applaudono sotto la ghigliottina, che danno i calci a un uomo a terra.
Probabilmente Toti è morto politicamente, almeno oggi è così, domani non lo so, perché credo che abbia le qualità per riemergere. Ma, ovviamente, il problema del terzo mandato finisce qui, con una soluzione esterna, non sgradita anche a molti della sua stessa maggioranza.
Ma l’accanimento, l’odio, la rivalsa, la bava alla bocca, qualificano chi li mette in essere, anche se fanno male a chi li subisce.
E ci tengo a lasciare le ultime parole a una persona con cui talvolta non sono d’accordo, ma che stimo molto, umanamente e professionalmente, oltre che ovviamente artisticamente, Daniele Raco.
Lui, anche facendo l’attore, non ha mai nascosto le sue idee, le sue passioni ed ha “rischiato” anche di diventare senatore della Repubblica candidandosi alle “parlamentarie” del MoVimento Cinque Stelle.
Credo che Daniele, commentando ieri la Puntina abbia scritto la cosa più bella e mi piace condividerla con voi: “E’ semplicemente il fatto della settimana e allora ci tocca assistere alla pioggia di meme più o meno divertenti. Ho fatto un paio di post anche io che teoricamente facendo il comico di mestiere sto appunto, facendo il mio mestiere. Sui quelli che fino a ieri lo chiamavano Giova e ora quasi in maniera ossessiva, ne prendono le distanze ti do ragione. Ma non è per lui nello specifico, è l’atteggiamento diffuso su tutto ormai. È il gossip di serie C sull’altare del quale siamo disposti a sacrificare anche amicizie decennali. È successo nel proprio piccolo ad ognuno di noi. La galera non si augura a nessuno, i domiciliari nemmeno. È roba brutta e chi si riempie la bocca non sa nemmeno di cosa stia parlando.
Ultima cosa, non l’ho mai votato, anzi, ho sempre militato in qualche modo all’opposizione. Ma l’ho sempre chiamato presidente ogni volta che l’ho incontrato. Una sera qualcuno mi ha detto che non capiva perché proprio io lo chiamassi così, ho risposto che era anche il mio presidente, perché eletto e perché che mi piacesse o meno, rappresentava la terra dove vivo. E per questo da uomo, sono dispiaciuto. Come comico continuo a fare il mio lavoro”.
Ecco, così.
Grazie Daniele, di averci fatto respirare aria pura.
Serviva, oggi.
Sondaggi intenzioni di voto 6 maggio 2024
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Orientamenti di voto : 29 aprile 2024
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Sondaggi sulle intenzioni di voto
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INTERROGAZIONE contributo del principe Alberto II° di Monaco
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Oggetto: INTERROGAZIONE contributo del principe Alberto II° di Monaco.
Com’è purtroppo risaputo nella notte del 02/03 Ottobre 2020 la forza distruttiva della tempesta “Alex “ha fatto esondare il fiume Roia allagato tutto il Centro della Città e non solo, provocando ingenti danni a centinaia di infrastrutture, sia pubbliche che private alle quali ancora oggi in parte, non è stato rimediato, e mi riferisco principalmente alla ricostruzione della passerella.
E’ però doveroso ricordare di quei terribili giorni la grande solidarietà e impegno ricevuto da migliaia di nostri concittadini, dalle organizzazione di volontariato, dai nostri ristoratori e varie organizzazioni arrivate da mezza Italia, forze dell’ordine, protezione civile e molti, molti altri, l’elenco e lunghissimo a tutti rinnovo i miei e della nostra amministrazione, i doverosi e riconoscenti ringraziamenti.
Tra questi molti e importanti riconoscimenti di vicinanza spicca il contributo versato al Comune di euro 500.000 da parte di S.A.S. Alberto Il Principe di Monaco, assegnato per la ricostruzione della Passerella.
In occasione della presentazione del nuovo studio di fattibilità della sua ricostruzione, avvenuta il 23 Marzo u.s. alla domanda che fine ha fatto quell’importante contributo vincolato a quell’ opera pubblica importantissima, Flavio Di Muro ha risposto evasivamente affermando che non risultano nel bilancio e che probabilmente il Commissario Prefettizio li aveva già spesi nell’anno della sua amministrazione.
CHIEDO
quindi di conoscere:
- Se contrariamente a quanto dichiarato, gli euro 500.000 sono ancora nella disponibilità di bilancio vincolati solo per la ricostruzione della Passerella.
- In caso contrario, di conoscere come e che importo e stato speso per altre incombenze comunali, non rispondenti alle reali intenzioni del donatore.
- Di ottenere copia delle delibere o determine dirigenziali di impegno ed
- eventuali variazioni di bilancio.
Si richiede una risposta scritta e trattazione in Consiglio Comunale.
GAETANO A. SCULLINO
Passerella : trova le differenze !
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https://www.rivieratime.news/ventimiglia-progetto-passerella-fiume-roja/
trova le differenze e chiediti
Costa meno, o si fa meno ?Investire in Ventimiglia, innovando e abbellendo,non semplicemente ricostruire .
se a quanto sembra è cambiata la normativa regionale del piano di bacino,
che vietava la costruzione di una pila di sostegno centrale in alveo,
se così fosse si potrebbe confermare il primo progetto con l’impalcato largo mt. 6.50 permettendo la corsia ciclabile a monte.
A questo punto il progetto iniziale non costerebbe più otto milionidi Euro, ma al massimo cinque