Proficuo e piacevole incontro con il Commissario prefettizio

In primo piano

Ragioni di carattere istituzionale mi costringono a mantenere aperto un canale di comunicazione pubblica inerente la Giunta Comunale da me presieduta, e la carica di Sindaco che ho avuto l’onore di ricoprire fino al 23 giugno 2022.

Una prima ragione consegue alla decadenza “a freddo” di ambedue gli organi come effetto collaterale, automatico ex lege, ma non voluto, dello scioglimento del Consiglio Comunale il che comporta il dovere di fornire comunque risposte tecniche e amministrative, se richieste.
Un’altra ragione riguarda la gestione tecnico-amministrativa in continuità degli affari a medio e lungo termine, e la pertinente responsabilità contabile e amministrativa assunta nel passato triennio.

Infine risponde alla necessità di sopperire almeno in parte all’ assenza di una “Relazione di fine mandato”, adempimento democratico imposto dal dovere di trasparenza, al quale l’anticipato scioglimento del Consiglio comunale impedisce all’Esecutivo di ottemperare.

Ragioni riguardanti il passato che non interferiscono assolutamente con la gestione commissariale che precede il rinnovo dei due organi elettivi. 

È in questa ottica che pochi giorni dopo la mia decadenza dalla carica di Sindaco ho accolto l’invito ad un incontro di cortesia istituzionale del commissario straordinario vice-Prefetto Dottor Samuele De Lucia.

 

Sono stato ricevuto da una persona fortemente interessata a conoscere ogni aspetto della realtà che lo attendeva, con particolare riguardo alle questioni urgenti e a quelle a maggior rischio di deterioramento.

A momenti di riconoscimento dei numerosi aspetti positivi della situazione cittadina, primo tra tutti l’impegno civile della popolazione e subito dopo la solidità del tessuto produttivo, purtroppo il nostro colloquio ha alternato momenti di forte preoccupazione, sia per la tanta carne al fuoco che rischia di bruciare, e sia per problematiche sovracomunali in sofferenza, come i flussi migratori verso il confine, la messa in sicurezza del bacino idrografico transfrontaliero del Roya e dei suoi affluenti, e alla riconversione urbanistica e ambientale del demanio ferroviario dismesso

Il rischio di default espresso dalla metafora che ho usato è della scadenza dei termini, della perenzione degli impegni ,e del venir meno delle condizioni e dei requisiti per accedere al finanziamento di opere pubbliche nelle varie fasi istruttorie, molte delle quali ormai hanno raggiunto e superato quella della progettazione definiva. 
Tra le pratiche più urgenti ed a rischio elevato di forte ritardo ho segnalato l’esecuzione della ricostruzione della passerella ciclopedonale e le condizioni Cassa DD.PP. per accedere al finanziamento flessibile fino a 15 milioni, il prolungamento della pista ciclabile, la realizzazione del Centro Sociale oltre che del Palazzo della Salute, la ristrutturazione del Mercato Annonario, l’arredo delle due nuove zone pedonali via Ruffini e via Aprosio, i sei parcheggi urbani e frazionali,  le due nuove rotatorie previste in via Tacito ed all altezza del Teatro Romano, oltre ad una nuova viabilità e la ciclabile nord , il sottopasso di Peglia, il ripristino della viabilità in via Due Camini, e ad un lungo elenco di opere minori di manutenzione straordinaria, tra cui asfalti nelle frazioni cittadine e 250 nuovi punti luce.

Sulle criticità sovracomunali che riguardano anche la partecipazione a Enti di secondo livello, come le Autorità di governo dei servizi acqua e gas, ovviamente l’analisi non poteva prevaricare il potere sovrano di una assemblea comunale democraticamente eletta se non in termini di auspicio e di orientamento.

Lo scambio di opinioni, informale ma approfondito, si è concluso lasciando in me ottimismo e fiducia in un servitore dello Stato sicuramente in grado di superare le tante difficoltà che lo attendono, ovviamente nei limiti che la legge gli pone.

 

Gaetano Scullino.

Secca e ponderata la risposta di Scullino ” la difesa in giudizio è obbligo civico “

In primo piano

Giorni addietro, ho letto con molta sorpresa alcune dichiarazioni del Partito Democratico, fatte proprie e amplificate dalla Lega (suo nuovo alleato politico), in merito alle enormi spese legali che la nostra Amministrazione avrebbe sostenuto per far fronte a numerosi contenziosi.
Ritenendole scandalose e gratuitamente infamanti, sento il dovere di replicare con alcune precisazioni che facciano conoscere ai Ventimigliesi la realtà.
Voglio subito precisare che le cause legali si promuovono e si subiscono ma, nell’ordine reale delle cose, una qualsiasi amministrazione pubblica è più esposta a subirle di quanto sia motivata a promuoverle, tenuta a render conto a soggetti quali altri enti o aziende o ditte ecc, e ancor più, ai privati cittadini. Questi, purtroppo frequentemente, muovono lite contro il Comune per i più disparati motivi in cui credono di ravvisare responsabilità a carico dell’Ente.
Voglio citare, tra le cause preponderanti, gli incidenti causati da strade sconnesse, gli inciampi o le cadute su marciapiedi non adeguatamente mantenuti, i danni causati da alberi che cadono, in giardini e spazi verdi che presentano pericoli, per una segnaletica stradale danneggiata o non adeguatamente visibile… e potrei continuare con una sfilza varia e ben nutrita di esempi. In molti di questi casi, interviene l’assicurazione del Comune a sanare il contenzioso risarcendo il danno al cittadino ma, quasi sempre, si deve addivenire ad una controversia per accertare la responsabilità, aprire e mediare una trattativa, definire l’esatto importo da liquidare.
Cosa diversa sono i frequenti ricorsi al TAR o al Consiglio di Stato, contro i provvedimenti emessi dagli uffici comunali : essendo comunque essi il naturale prosieguo della politica di gestione della cosa pubblica, l’amministrazione, doverosamente, si pone a fianco dei tecnici per difenderne l’operato, come accaduto in molti casi, assumendone le parti anche a livello legale.

Inoltre, non dimentichiamo che le ben note lungaggini processuali lasciano spesso in eredità ad una Amministrazione procedimenti e contenziosi attivati da chi l’ha preceduta . Anche questo ci è accaduto molte volte e sottolineo come la nostra direzione ha dovuto affrontare cause ereditate, per le quali effettuare anche variazioni di bilancio onde pagare danni e spese legali. Spesso rilevando in ciò anche cause perse a seguito dell’ incuria di altri. In altre controversie, invece, ovviando ad omissioni della precedente Giunta e resistendo nelle apposite sedi, la nostra Amministrazione è riuscita a ribaltare la situazione, addirittura ottenendo ottimi risultati.
Mi permetto di ricordare, ad esempio , che il Comune aveva subito (con loculano) una causa di risarcimento danni promossa da un cittadino, per la quale l’amministrazione non si era neppure costituita. In quel caso , se lo avesse fatto, si sarebbero potuti evitare gli enormi costi a posteriori ! Altrettanto voglio dire del caso di contenzioso con una nota impresa locale , che chiedeva un risarcimento enorme, e, proprio grazie alla nostra amministrazione, i costi (dovuti) si sono notevolmente ridotti .
Non tralascerei neppure di richiamare alcune importanti vittorie ottenute in questi anni e, tra esse, la rimozione del chiosco di via Repubblica (da anni ricettacolo di sporcizia ed elemento di forte degrado! ) e l’acquisizione al patrimonio comunale di un importante immobile a Bevera , che ha accresciuto notevolmente il valore dei beni posseduti.
Questo, tanto per focalizzare alcune nostre conquiste.
In ultimo, ritengo basilare far presente che, comunque, il Comune non ha mai promosso cause contro i cittadini, limitandosi , in ogni occasione, a rispettare i diritti di ciascuno ed a salvaguardare ( se non contrario alla norma) l’operato di dirigenti e funzionari.
A conclusione del mio intervento, voglio anche sottolineare che ogni decisione di costituzione in sede legale è sempre stata assunta dalla Giunta nella sua totalità e condivisa da tutti gli assessori, “compresi quelli della Lega”. Ciascuno di loro e tutti erano informati di ogni vertenza e delle motivazioni per cui occorreva resistere legalmente, e venivano resi edotti di tutti i risvolti legali che in ciò erano implicati . Tra questi anche la richiesta di danno erariale a carico del Comune che può essere avanzata qualora , in caso di contenzioso promosso da privati con richiesta danni, l’Amministrazione non si costituisca in giudizio ( come purtroppo successo nella precedente ). Dunque, nelle controversie, per gli amministratori in carica, la costituzione in giudizio è un atto dovuto, compiuto per senso di responsabilità verso la ‘ cosa pubblica ‘ loro affidata. Agendo così come agirebbe un padre chiamato in causa e che ha il dovere di difendere gli interessi della sua famiglia.

Gaetano Scullino