Iniziamo il 2025 ……..

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le dichiarazioni di Di Muro: tra propaganda e immobilismo

Questa mattina ho avuto modo di vedere il video di  Flavio Di Muro, in cui si è autocelebrato per i lavori svolti in città. Tuttavia, un’analisi attenta delle sue dichiarazioni e un confronto con la realtà evidenziano una serie di incongruenze e una preoccupante mancanza di risultati concreti.

Ha parlato di “cantieri inaugurati”, ma tra questi ha incluso perfino un cantiere privato per la costruzione di un campo da padel. Se questi sono i “risultati” della sua amministrazione, viene da chiedersi dove siano le opere pubbliche di rilevanza. Inoltre, molti dei cantieri che cita — come la scuola Cavour, il parcheggio nelle aree ferroviarie, le scogliere e il centro sociale — sono stati voluti, progettati e finanziati dalla precedente amministrazione.

A fronte di questi interventi, da mesi i suoi annunci cadono nel vuoto: la passerella pedonale, l’Aurelia bis, il Palazzo della salute, il parco ferroviario del Roja e persino il sottovia di Peglia restano progetti fermi. Il risultato è una sequenza di proclami disattesi, che alimentano soltanto l’insoddisfazione dei cittadini.

Si è vantato di aver migliorato la pulizia urbana, ma la realtà racconta una storia ben diversa. La città è sporca, e i cittadini si lamentano quotidianamente della gestione inefficace della raccolta rifiuti. La tanto decantata “pulizia” del greto del fiume si limita a un intervento sporadico e senza una visione a lungo termine.

Le responsabilità del passato sono diventate un comodo alibi per giustificare il fallimento nell’avvio di nuove strategie. Anche l’appalto per la pulizia pubblica, che attribuisce alle amministrazioni precedenti, non è stato migliorato né rinegoziato in modo efficace.

Per quanto riguarda la sicurezza, Di Muro ha preferito risolvere i problemi chiudendo gli spazi pubblici che non era in grado di gestire: ingressi veicolari bloccati con palizzate, grate lungo il fiume, e una generale limitazione della fruibilità urbana. Queste non sono soluzioni, ma misure temporanee che denotano mancanza di progettualità.

Anche tra i consiglieri di maggioranza si respira incredulità e frustrazione. Molti si sentono esclusi dalle decisioni, usati solo per approvare delibere di cui non conoscono i dettagli. La superficialità e l’irresponsabilità dell’attuale amministrazione sono emerse chiaramente durante la presentazione del bilancio di previsione, un momento che ha mostrato la mancanza di organizzazione e coerenza politica.

L’unico risultato “concreto” di Di Muro sembra essere l’incarico da 92.000 euro all’anno ricevuto a livello regionale. Resta da capire come intenda conciliare questo impegno con la gestione di una città già in difficoltà. È giunto il momento di una scelta coraggiosa e coerente: o Ventimiglia o Genova.

La situazione di Ventimiglia è sempre più preoccupante. I cittadini sono stanchi di annunci vuoti e di un’amministrazione incapace di rispondere alle sfide del presente. La città è ferma, e la gestione politica sembra orientata più a spartirsi le competenze tra partiti che a risolvere i problemi reali.

Serve un cambio di passo immediato. Altrimenti, Ventimiglia rischia di restare prigioniera di un immobilismo che blocca il suo sviluppo e il suo futuro.

Gaetano Scullino

Bruno Giri scrive ….

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Sui miei post su Fb gli Insight sono migliaia e i commenti, invece, uno o al massimo due, il che significa che dentro e fuori i palazzi del potere la confusione mentale è ormai penetrata nella testa di tutti.

L’aritmetica è una opinione -spiega Mauro Merlenghi a Ventimiglia- dove 2 + 2 = 5 nel bilancio 2025 e a Sanremo il PD dice che 9 – 2 = 9 sul numero legale dei seggi riservati all’opposizione.

A Imperia Scajola arriva a multare l’opposizione che si presenta in Consiglio senza giacca e cravatta mentre in città i vigili urbani indagano sui comunisti armati di bombolette spray che imbrattano i muri.

Fuori dai palazzi del potere invece la maggioranza delle persone normali ha ormai capito di aver in testa la nebbia cerebrale e si rassegna.

Altri invece pensano solo di trovarsi nel corteo sbagliato e sperano di poter rientrare in quello giusto, leggono i miei post su Di Muro, Mager e Scajola senza commentare e confidano nell’opposizione.

Il 2025 vedrà crescere il numero dei rassegnati e assottigliarsi quello dei fiduciosi, mentre gli addetti ai lavori galopperanno lontani dalla realtà quotidiana.

Un dato per tutti: la programmazione e la previsione contabile deliberate dal decisore “politico” sono aria fritta se non sono tradotte in atti di gestione operativa e l’unica loro scadenza è annuale, ora prorogata da Piantedosi al 25 febbraio 2025.

Tutti gli altri termini sono semplicemente ordinatori e la stessa scadenza non è una “tagliola” come per la verifica degli equilibri di bilancio, ma può essere preceduta da un commissario “ad acta” prima di arrivare allo scioglimento del Consiglio comunale.

E invece a Ventimiglia per l’opposizione l’aria fritta è diventata una polpetta avvelenata, con esclusione del solo Scullino che non ha abbandonato l’aula ma è rimasto e ha votato contro.

“Tano” infatti ha capito che la polpa è un’altra, cioè la novità del Piano triennale dei lavori pubblici introdotto dal nuovo TU dei contratti pubblici (Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36) e composto di 7 schede asseverate e firmate dal Responsabile dell’Area tecnica di gestione operativa inserite nel DUP e interfacciate dagli impegni inseriti a bilancio di previsione.

Quando Scullino è decaduto il 23 giugno 2022 molta di quella polpa aveva già priorità massima nel triennale 2022-2024.

Figuriamoci tre anni dopo nel 2025-2027 quando il totale delle priorità massime è salito a € 20.213.000, si sono perduti i contributi di Peglia e del Mercato Coperto e tutte e 13 le priorità massime del 2025 sono ancora ferme su un “Documento di fattibilità delle alternative progettuali (progetto di fattibilità tecnico-economica)” in base al nuovo TU dei contratti pubblici (Decreto Legislativo 31 marzo 2023 n. 36).

Mia nonna Rosa diceva: “Chi non sa fare, insegna.” A Genova, evidentemente, hanno preso la lezione alla lettera, trovando l’uomo giusto per un incarico di consulenza sui lavori pubblici: Di Muro, con un compenso di 92.000 euro all’anno.

La nebbia è sempre più fitta.

 

Bruno Giri

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Chi di notaio ferisce, di notaio perisce

di Gaetano Scullino

Ventimiglia è una città unica, una perla tra mare e monti, ma purtroppo, da qualche tempo, sembra essere finita nelle mani di un’amministrazione più incline a giocare a briscola che a governare con serietà. Oggi, ancora una volta, si è verificato un episodio che evidenzia tutta l’incapacità e la superficialità con cui la maggioranza affronta i suoi doveri: salta la terza commissione consiliare sul bilancio per mancanza del numero legale.

Una scena che non è più nemmeno degna di una commedia all’italiana, ma piuttosto di un triste dramma politico. Presenti in aula solo tre consiglieri di maggioranza. Gli altri? Assenti. E non importa che avessero già avvisato il presidente della commissione della loro impossibilità a partecipare. La commissione è stata comunque convocata, dimostrando, ancora una volta, quanto scarsa sia la capacità organizzativa di questa amministrazione.

Un’amministrazione senza esperienza né visione

Il sindaco, che tanto ha giocato sulla retorica del rinnovamento e del cambiamento, si è dimostrato, ancora una volta, incapace di gestire il Comune. Non ha fatto gavetta, non ha mai realmente lavorato né maturato l’esperienza necessaria per governare una città complessa come Ventimiglia. La politica, quella seria, non si improvvisa. Richiede competenza, visione, capacità di ascolto e di mediazione. Ma qui, invece, siamo di fronte a un’amministrazione che si basa su manie di grandezza e di potere, dimenticando che il primo dovere è servire la cittadinanza.

Il ‘sorrisino’ del sindaco

Non è nemmeno la prima volta che accade. A novembre, un episodio analogo ha bloccato due commissioni, ritardando l’esame di pratiche fondamentali per la città. E oggi? Il sindaco, presente in aula, si è limitato a osservare la scena con il suo consueto ‘sorrisino’. Forse, pensa che il suo sorriso possa nascondere la realtà: una maggioranza in disfacimento, priva di una direzione chiara e incapace di mantenere le promesse fatte ai cittadini.

Il ruolo del notaio e la sfida al ribasso

E poi c’è quella frase, quella sfida pubblica ai suoi stessi consiglieri: “Andate dal notaio”. Un gesto che rivela tutta la fragilità e l’arroganza di chi non sa più come governare. Io, il notaio, l’ho visto da vicino. È lì che è caduto il mio governo. Un sindaco che oggi si aggrappa a quel gesto come arma politica dovrebbe ricordare che, nella politica, come nella vita, chi di notaio ferisce, di notaio perisce.

Un appello ai cittadini

Ventimiglia merita di meglio. Merita amministratori che sappiano ascoltare, che sappiano governare con serietà, che lavorino ogni giorno per il bene comune. Non bastano i sorrisi, non bastano le frasi a effetto, non basta convocare commissioni a vuoto per dimostrare di essere all’altezza. Governare una città è un compito serio, e chi non è in grado di farlo dovrebbe fare un passo indietro, prima che siano i cittadini stessi a chiederglielo con fermezza.

Ai cittadini di Ventimiglia dico: non accontentatevi. Pretendete di più. La nostra città lo merita

Ventimiglia, una cittá allo sbando

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Dopo un anno e mezzo di tante parole, Ventimiglia risulta allo sbando.

Di Muro ci satura di bei discorsi ed è molto attento alla propaganda. Ma le parole non sono sufficienti, se bastassero discorsi infiocchettati saremmo tutti bravi. Servono le azioni e, di conseguenza meno apparenza e più sostanza. Per quanto riguarda una logica e attenta programmazione, Di Muro appare completamente assentementre parte degli assessori litigano e i consiglieri sono lasciati soli e non informati. In questi ultimi giorni abbiamo assistito a Commissioni disertate dalla Maggioranza, per non parlare di diverse interpellanze e mozioni che vengono discusse con un anno di ritardo.

Come dicevo, la città si mostra piuttosto trascurata, a tratti abbandonata a se stessa.

Il parcheggio di Corso Genova è fermo a causa di scelte tardive per realizzare le rotatorie
Del Palazzo della Salute non se ne parla più
I lavori per la passerella sono bloccati da due anni
Del progetto per il Centro Giovani, da realizzare sotto la Biblioteca Aprosiana, non si hanno notizie.
Il parcheggio di Varase è rimasto lettera morta
La pedonalizzazione di via Hanbury semplicemente dimenticata
Il sottopasso di Peglia ha perso i finanziamenti
Il parcheggio dei Balestrieri un nulla di fatto

E la lista delle iniziative bloccate o abbandonate non termina qui. Nei cassetti del Municipio di Ventimiglia infatti giacciono dimenticati i progetti della precedente amministrazione: Vico Soprano a Bevera, il marciapiede di via Tacito, l’allargamento di via Basso, il parcheggio alla frontiera di San Ludovico, la messa in sicurezza di via Maule, l’allargamento della strada di via Ville, il nuovo asilo nido, il marciapiede di San Secondo, i nuovi giardini del mare, il nuovo parcheggio di Porta Piemonte, l’allargamento di via Gallardi, l’allargamento della strada Bevera-Calvo…

Non basta il valzer delle poltrone per sistemare le cose, occorre la consapevolezza che non c’è un programma rispettato e mancano le competenze. Inutile litigare per assegnazioni ed incarichi. Qui bisogna rimboccarsi le maniche e concentrarsi sui progetti da realizzare! Tra i quali, oltre a quelli già citati, vi sono la ricerca dei dovuti finanziamenti e i problemi vari di manutenzione, ordine e pulizia.

Ci auguriamo che la veemenza mostrata dal Primo Cittadino in Consiglio Comunale l’altra sera verso i consiglieri di minoranza, sia applicata allo stesso modo nel risolvere le problematiche incombenti, senza perdere altro tempo prezioso in chiacchiere.

Gaetano Scullino

 

L interpellanza di Scullino per la messa in sicurezza di Trucco

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In data 18/11/2024 ho provveduto ad inviare un’ interpellanza al Comune di Ventimiglia per sapere a che punto sono le interlocuzioni con l’Amministrazione Provinciale di Imperia per gli interventi da realizzare per la messa in sicurezza di Trucco ( con massima priorità). In particolare ho tenuto a sottolineare che:
Il protrarsi degli interventi idraulici necessari ad attenuare il rischio di fenomeni esondativi ha evidenti conseguenze negative sulla sicurezza di persone e cose.
Questi interventi sono anche fondamentali per poter in seguito realizzare quelle opere di carattere produttivo (birrificio, strutture sportive e ricreative, arredo urbano) che sono già previste.
Considerato che nel Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2023-2025 non compare alcuna previsione di interventi di messa in sicurezza, ho chiesto al Sindaco di illustrare al Consiglio Comunale e ai Cittadini le motivazioni per cui, nonostante le criticità note a livello di sicurezza, sia stato rilasciato ad un imprenditore privato il permesso di costruire, con bozza di convenzione urbanistica approvata ed eseguibile. E’ da evidenziare come la possibilità di edificare in quella suddetta zona sia condizionata dalla messa in sicurezza idraulica e dall’approvazione delle conseguenti varianti al Piano di Bacino. Ad oggi nessuna delle due condizioni pare sia presente.
E’ come un gatto che si morde la coda: da una parte la Regione blocca le attività, finché le zone a rischio del Roja non vengono messe in sicurezza e dall’altra la Provincia di Imperia, soggetto responsabile dell’attuazione, non esegue gli interventi necessari (indicati dall’Autorità di Bacino nel Piano di mitigazione del rischio idraulico ). In tutto ciò il Comune di Ventimiglia sta a guardare.
A complicare le cose intervengono altri due soggetti: l’Anas che ha in corso una variante di tracciato della strada statale n. 20 del colle di Tenda e il Demanio fluviale che è proprietario del 77% delle aree interessate.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso ( prima che a traboccare sia di nuovo il Roja) è stata l’ottima iniziativa di un imprenditore locale di ristrutturare alcuni immobili fatiscenti e di destinarli a birrificio artigianale. Il progetto prevede anche la valorizzazione delle aree circostanti con impianti sportivi di padel, tennis, pista ciclabile, parcheggi, verde, illuminazioni e altre dotazioni di arredo urbano.
Con la mia interpellanza ho perciò chiesto chiarimenti sulle intenzioni della delibera che ha approvato la bozza di convenzione urbanistica, a corredo del Permesso di costruire convenzionato, ignorando il blocco regionale e dando per scontata sia la compatibilità dell’intervento con la variante stradale Anas (senza averne la documentazione) sia la disponibilità del Demanio fluviale.
Ho anche colto l’occasione per chiedere ragguagli sulla mancata priorità e urgenza della messa in sicurezza di Trucco, visto che analoghe situazioni hanno avuto risposta positiva con i Fondi PNRR dalla Regione. (Ultima in ordine di tempo è stata la messa in sicurezza dell’attraversamento alla foce del torrente Argentina). L’Amministrazione, che fino al 23 giugno 2022 ho presieduto, ha ritenuto di doversi sostituire a quella Provinciale accollandosi l’onere di mettere in sicurezza il tratto terminale del Roja (e così sbloccare attività private che erano impegnate con investimenti importanti) e creare per Trucco un apposito Ambito RU4 di rigenerazione urbana. Dopo la parentesi commissariale però, l’Amministrazione in carica ha revocato la cifra di € 2.703.000 complessivi per la messa in sicurezza delle tre Sezioni (tra -100 e – 70 in argine di sinistra) e di € 1.073.000 complessivi per la messa in sicurezza delle quattro Sezioni (tra – 100 e – 60 in argine di destra). Infine, dopo il blocco regionale agli interventi nell’Ambito RU4 di Trucco, l’attuale Amministrazione è rimasta inerte e in vigile attesa.

La lettera aperta di Scullino al Presidente Bucci

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Gaetano Antonio Scullino
Via Repubblica 8/b
18039 Ventimiglia Im

Presidente Regione Liguria
Marco Bucci
Genova

Lettera aperta

 

Accolga, caro Presidente, il mio più cordiale e fiducioso benvenuto, scambiato tra ex-Sindaci civici, Lei di Genova promosso e io di Ventimiglia retrocesso in minoranza, ma tutti e due uniti dalla priorità che va data all’impegno diretto nei confronti dei cittadini pur mantenendo sempre le proprie idee politiche però senza mediazione di Partito.

L’unica rappresentanza di Ventimiglia nell’Assemblea regionale è oggi di un Partito di opposizione, pregiudizialmente dissonante sui fatti, sulle valutazioni e sulle proposte rispetto ad una realtà amministrativa cittadina alla quale sento il dover di dare voce pubblica per i gravi errori che si stanno commettendo e che sono da correggere nell’interesse collettivo e non da sfruttare per sterile propaganda politica.

 

Si tratta del “Dopo Tempesta Alex” di quattro anni fa e delle tante misure che la Regione Liguria ha adottato per soccorrere, riparare e prevenire nell’ambito delle proprie competenze e che ancora oggi attendono inutilmente una adeguata risposta dall’Amministrazione comunale eletta nel maggio dell’anno scorso.

 

La prima è contenuta nel decreto n. 104 del 22/11/2021 in vigore dal 15/12/2021 dell’Autorità di Bacino del Roya con la quale la Regione ha un accordo di avvalimento, decreto che riguarda la pericolosità delle fasce fluviali inondabili a rischio idraulico, i nuovi ambiti normativi e il Piano degli interventi di mitigazione.

L’Amministrazione precedente aveva portato detti interventi fino a ottenere l’esito favorevole della Conferenza decisoria del 12 aprile 2022 e all’invio alla Centrale Unica di Committenza per il loro appalto, rimasti senza esito per incompetenza del Commissario straordinario a formalizzare con la Cassa Depositi e Prestiti l’impegno di spesa sull’Accordo di prestito flessibile da tempo aperto con l’Istituto, e questo fino al giugno 2023 e dopo quella data per inerzia dell’Amministrazione che è subentrata.

 

Nello specifico e sotto il profilo idraulico, il 29 marzo 2022 la Regione ha approvato il progetto definitivo/esecutivo di messa in sicurezza di entrambi gli argini, nelle tre Sezioni tra -100 e -70 a sinistra per un importo di € 2.703.000 complessivi e nelle quattro Sezioni tra -100 e – 60 a destra per un importo di € 1.073.000 complessivi.

 

Nel cronoprogramma i due stralci di messa in sicurezza erano preceduti dallo stralcio relativo alla ricostruzione di una passerella.

Il precedente progetto 10/02/2022 la prevedeva ciclopedonale a campata unica con luce di 125 metri di lunghezza e andamento curvilineo con estradosso che parte dai metri -1,80 sul pelo dell’acqua sui due argini e arriva ai metri -4,84 del culmine e con € 7.513.000 di costo complessivo.

L’attuale progetto 11/10/2024 che lo sostituisce approvato dalla Regione il 19/09/2024 limitatamente alla sola passerella, la prevede pedonale e non più ciclabile, a due campate con luce di 66,30 metri di lunghezza ciascuna e andamento rettilineo a -4,65 metri di quota sul pelo dell’acqua, con € 6.331.000 di costo complessivo e quindi con un minor impatto di 19 centimetri e con un risparmio di € 1.182.000.

Detto risparmio però è nettamente inferiore alla sommatoria tra gli € 500.000 che erano stati donati da S.A.S. Alberto II° di Monaco e che sono perenti dopo il biennio e ai maggiori costi imposti dalla Variante di “prosecuzione del futuro tracciato ciclabile in arrivo da Passeggiata Oberdan attraverso Lungo-Roya Gerolamo Rossi e quindi il collegamento con Piazza della Costituente tramite Ponte Doria”, indispensabile per rispettare la deliberazione n. 557/2022 della Giunta Regionale di Accordo con il Comune di Ventimiglia di inserimento nella Ciclovia turistica nazionale “Tirrenica”, itinerario ciclabile di importanza prioritaria e strategica nazionale.

 

Ritorno al tema della messa in sicurezza degli argini, caro Presidente, avendo la “Tempesta Alex” nella mente e negli occhi la DANA di Valencia, per elencarLe gli interventi approvati dalla Regione nel marzo 2022 e tuttora inattuati in argine sinistro:

A.  Il rifacimento della arginatura in continuità con quella prevista per le rampe di accesso sud e nord della passerella, per uno sviluppo di 35, 25 metri a monte con parapetto in carpenteria metallica e di 33, 25 metri a valle con parapetto pieno.

B.   E poi, a salire, nel tratto tra le sezioni -70 e -72 rifacimento dello sbalzo e del marciapiede per lo sviluppo di 103,50 metri con risanamento delle parti in argine ammalorate e contestuale rialzo con parapetto in carpenteria metallica.

C.   Quindi, nel tratto compreso tra le sezioni -72 e -75 e per uno sviluppo di 69,90 metri, realizzazione di parapetto pieno con risanamento del paramento murario e rialzo dell’argine con parapetto in carpenteria metallica fondato su struttura in cemento armato.

D.  E ancora, nel tratto compreso tra le sezioni -75 e -80 e per uno sviluppo di 54,75 metri, realizzazione di parapetto pieno con risanamento del paramento murario e rialzo dell’argine con parapetto fondato su struttura in cemento armato.

E.   Infine, nel tratto compreso tra le sezioni -90 e -100 e per uno sviluppo di 113 metri, realizzazione di parapetto pieno.

 

In argine destro gli interventi sono:

A.    Il rifacimento con rialzo della arginatura per ottenere continuità con quella prevista alle quote delle rampe parzialmente a sbalzo sul Roya di accesso sud e nord della passerella, per uno sviluppo di 25,10 metri a monte e di 32,80 metri a valle.

B.     Innalzamento dell’esistente arginatura nel tratto compreso tra le sezioni -60 e -72 e per uno sviluppo di 97,70 metri, con rialzo in cemento armato di spessore pari a 40 centimetri e altezza variabile da 2 a 2,90 metri.

C.    Innalzamento dell’esistente arginatura nel tratto compreso tra le sezioni -72 e -80 e per uno sviluppo di 76,55 metri, con rialzo in cemento armato di spessore pari a 40 centimetri e altezza pari a 0,50 metri.

D.    Innalzamento arginale con parapetto pieno nel tratto compreso tra le sezioni -90 e -100 per uno sviluppo di 20 metri.

 

Una seconda misura della Regione del “Dopo Tempesta Alex” di quattro anni fa è contenuta nel Decreto 03/10/2022 n. 2022-AM-6356 del settore Territorio e Ambiente e nel Parere di compatibilità idrogeologica del 29/04/2022 n. 2022-0311730 del Dipartimento Ambiente e protezione Civile che “condizionano strettamente” lo sviluppo di tre dei quattro Ambiti di Ventimiglia del Programma regionale di Rigenerazione Urbana “alla futura messa in sicurezza idraulica degli areali su cui ricadono e all’approvazione delle conseguenti varianti alle cartografie del Piano di Bacino, con tutti gli elementi di incertezza connessi”, con esclusione del solo Ambito RU-3 del polo a servizi di Roverino.

Le conseguenze di queste misure sono particolarmente pesanti anche sotto il profilo economico e non soltanto della sicurezza poiché toccano i punti nevralgici del Centro urbano, la zona di espansione e di sviluppo industriale di Trucco e l’intera fascia di rispetto del centro storico di Ventimiglia alta, una fascia ricadente in area a servizi lungo fiume e Piazza Costituente, oltre al tessuto storico prevalentemente ottocentesco di Marina San Giuseppe.

 

Una terza misura regionale non meno pesante sconta le conseguenze del “Dopo Tempesta Alex” per la mancata messa in sicurezza della sponda destra nel tratto compreso tra le sezioni -80 e -110, zona a elevato rischio di “esondazione in sponda orografica nella zona dei campi sportivi con tiranti d’acqua a bassa energia”.

Si tratta della situazione che ha indotto il “Settore difesa del suolo della Regione Liguria” in sede di Conferenza dei Servizi decisoria a dichiarare non ammissibile uno “Studio di fattibilità tecnica economica” dell’importo di € 5.850.000 di cui € 2.400.000 a carico del PNRR M2C4 Investimento 2.2: “Interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica”.

È il progetto definitivo di messa in sicurezza di via Freccero attraverso una variante di tracciato con la realizzazione di un sottovia della linea ferroviaria Genova Sampierdarena – Confine francese in località Peglia deliberata dal Commissario straordinario il 15/02/2023 con i poteri del Consiglio comunale per evitare il rischio di perdere il contributo PNRR per scadenza dei termini di legge.

 

Non vado oltre nella mia esposizione sulle conseguenze negative del ritardo e mi limito al confronto con la Francia nel cui territorio si trovano 600 chilometri quadrati dei 670 complessivi del Bacino idrografico del Roya e che ha interessi diretti nell’emungimento della falda acquifera che alimenta parte della vicina Costa Azzurra.

Gli interventi di ripristino e di messa in sicurezza al di là del confine sono ultimati da molto tempo, inclusa la manutenzione di due importanti invasi artificiali e di tutte le opere di attraversamento.

 

La realtà è questa, caro Presidente, e pesa sempre più sui cittadini tra i quali includo chiunque investe sulla valorizzazione e sullo sviluppo delle risorse territoriali, ambientali e culturali di Ventimiglia, ognuno in attesa di una svolta che rimuova gli ostacoli sul proprio cammino.

Il mio intento è quello di renderne partecipi tutti i cittadini, assieme al nuovo Presidente della Regione Liguria, al quale rinnovo il benvenuto e l’augurio di buon lavoro.

Con stima

Gaetano Antonio Scullino

Ventimiglia 08 novembre 2024