Io sto con le commesse

Nel mio risveglio da grillino di stamattina, non ho potuto non notare il movimento compatto della casta nel difendere il nostro Sindaco.  A seguito del suo comunicato in cui ci fa sapere di essere stato oggetto di minacce, nessuno politico della terra (compreso, pare, Obama, che punta ad un posto da portaborse non appena il nostro pupillo poggerà  le chiappe  sul seggio della Camera dei Deputati), ha resistito alla tentazione di un trafiletto su Sanremonews. Continua a leggere

Ministro monello

Come ho già anticipato questa mattina durante la riunione dei capigruppo, alcuni militari in città c’erano. E’ stata presentata e sollecitata la richiesta ad inizio estate, avevamo anche avuto la disponibilità da parte del Ministro, ma non si è potuto proseguire con l’operazione per questioni relative al dipartimento del Ministero dell’Interno.”  Continua a leggere

Ventimiglia è

Mi rendo sempre più conto di come sia possibile guardare una città attraverso i suoi luoghi, indipendenti, strani, ognuno con caratteristiche proprie, che vive e si alimenta in modo  indipendente da tutto il resto. E’ difficile definire una città senza parlare degli stati d’animo dei suoi luoghi. Questa mattina mi sono reso conto come a Ventimiglia sia facile passare dalla tranquillità della biblioteca al casino del traffico cittadino, al delirio del flusso di migranti di Roverino. Continua a leggere

A pensarle prima le cose….

“Abbiamo registrato un incremento degli arrivi dal nord Africa, frutto degli ultimi sbarchi, per questo motivo ci siamo nuovamente rivolti al Ministero perchè si riesca ad interrompere questa rotta, in particolar modo quella della Tunisia.” Io non capisco come un’idea così geniale non fosse venuta prima. Insomma, il nostro sindaco ha trovato il modo di dare la svolta: basta interrompere la rotta dei migranti dalla Tunisia. Semplice.  Continua a leggere

La cantera di Roverino

Mentre mi alleno per il giro dell’Annapurna, guardo i ragazzini giocare a calcio, sotto l’occhio critico dell’allenatore che impartisce lezioni di tattica e rimproveri da motivatore di spogliatoio. Ad un certo punto, un’entrata un po’ più dura fa cadere uno dei ragazzi a terra, lo vedo rotolare, toccarsi la gamba, invocare l’aiuto divino e l’estrema unzione, come i calciatori in tv. Come un flash, mi sono ricordato di quando, in versione braghette e capelli lunghi, giocavo a calcio sulla strada sotto casa mia, quando un’entrata dura ti faceva volare per 3 metri sull’asfalto e ti rialzavi senza fare una piega “che non ti sei fatto niente” nonostante le ginocchia tumefatte e insanguinate e quel bruciore delle palme delle mani tipico di chi felicemente atterra sulla ghiaia. Il fallo da dietro era punito con una rissa di pochi minuti. Continua a leggere

Abbiamo voluto un campo in cui si può entrare e uscire…

Mi chiedo se la gente “sa che abbiamo voluto un campo in cui si può entrare ed uscire liberamente – elemento non affatto scontato – affinché gli ospiti non lo avvertissero come spazio coercitivo bensì come luogo accogliente”. Ho letto più volte questa frase nella lettera di Ioculano a Repubblica e più volte mi son chiesto cosa potesse passare per la mente di un ragazzo che avrà si e no la mia età, nel vantarsi di aver creato uno spazio aperto, accogliente per i migranti, senza controlli, senza regole. Continua a leggere

Imposta di soggiorno

Io credo che il problema non sia “imposta di soggiorno si” o “imposta di soggiorno no”. Intanto, chiariamo che si tratta di una tassa e non di una imposta: la tassa è il prezzo che si paga per ottenere un servizio ed quindi correttamente applicata ai mangiamerluzzi foresti per risarcire i cittadini di un determinato posto del danno che subiscono dal sovraffollamento derivante dai loro SUV da 46 metri. Continua a leggere