Da Bevera e dintorni…!

Contentissimo di sapere che, chi mi legge, mi comprende. Il lettore di Bevera e dintorni (e di Ventimigliablog!!!) mi propone alcune precisazioni sul Taylorismo. Il consiglio che do è questo: se vogliamo capire il Taylorismo chiediamo a Taylor, se vogliamo capire il Bonazzismo chiediamo a Bonazzi, se vogliamo capire il Dicertismo, chiediamo a Dicerto. Da quest’ultimo, offrendo una birra, potete ottenere praticamente qualsiasi cosa. Io ho una mia lettura del Taylorismo, frutto di un mio personale studio sul testo The Principles of Scientific Management. Non pretendo che sia necessariamente “la lettura”. Continua a leggere

Quattro chiacchiere con Neemia

Come sta Dottor Neemia?

Festeggio quest’anno i miei primi 2.500 anni di pensione. Non posso lamentarmi.

Vengo subito ai motivi dell’intervista. Lei viene ricordato per aver avuto il coraggio di ricostruire le mura di Gerusalemme, praticamente da zero. Cose le fece scattare la voglia di imbarcarsi in quest’impresa? Continua a leggere

Storia della buonanotte

Cesare si alzò presto quella mattina. Aveva dormito come non gli capitava da tanto tempo. Non gli capitava a Roma, tra le mura della città più bella del mondo, non gli capitava da molto tempo in molte delle città che aveva avuto occasione di visitare. Quando si recava da Domizio, suo fedelissimo servitore Ventimigliese, nella sua villa proprio di fronte al mare, dimenticava tutti gli affanni della guerra, dei morti, dell’Impero, delle trame di palazzo, dei soldi. Allontanava le guardie e si sedeva a riposare gli occhi guardando l’orizzonte, seguendolo con lo sguardo, spostandosi sulla destra, sino ad incontrare le meravigliose colline poco più a Ovest, tra Capo Mortola e Cap D’Ail. Era il posto dove sicuramente avrebbe passato la sua vecchiaia, pensava Cesare, ripartendo per il suo viaggio verso la capitale. Continua a leggere

Taylorismo applicato

Mi è ricapitato in mano un testo dei primi anni dell’università. Si tratta di un libretto di poche pagine con il quale Taylor, chiamato a difendere il “taylorismo”, spiega quello che secondo lui era il dramma dell’umanità: l’aver pensato, per tanto tempo, che l’imprenditore e i lavoratori delle fabbriche incarnassero, senza ombra di dubbio, due parti distinte e contrapposte del problema della distribuzione della ricchezza nel mondo. Sostiene, con una chiarezza espositiva che mai riuscirò a pareggiare, che il fermarsi a litigare per dividere un pasticcino in 100 parti ha fatto perdere all’umanità la possibilità di costruire una torta talmente tanto grande che nessuno avrebbe mai dovuto litigare per dividerla. Dopo questa semplice chiacchierata, Taylor prende e crea le nuove fabbriche, le nuove industrie e, insieme a Henry Ford, crea il nuovo mondo, quello in cui anche io, di umili origini, posso permettermi un’auto. Continua a leggere

Mistero!

Anche se so che non va più di moda, io ci sono rimasto affezionato. E così, mi collego alla Camera di Commercio desideroso di leggermi il Bilancio della sventurata Civitas e… non risulta depositato! Eppure ricordo che l’approvazione del Bilancio della temutissima Civitas era un rito pagano che scatenava il prurito e la curiosità di blog, giornalisti, consiglieri comunali e vecchietti al bar…   Continua a leggere

Pensieri dalla moto

Nel tragitto che mi conduce al luogo dell’esilio, pensavo a quanto bello sarebbe se tutte le grandi menti Ventimigliesi, i giovani laureati e ogni figliuolo e figliuola di questo posto fosse rimasto quì a combattere per una città migliore. Insomma, è un peccato che i Ventimigliesi e le Ventimigliesi se ne vadano da questa zona senza combattere. Poi, nella pausa pranzo, al bar, è partita “Wish you were here” dei mitici Pink Floyd e ho pensato che sì, probabilmente quella era la colonna sonora giusta per i pensieri della mattinata… Continua a leggere

elezioni 2013

Come era prevedibile, il movimento 5 stelle è imploso. Non lo dico certamente con allegria: non c’è da essere allegri di fronte alla delusione di 8.000.000 di italiani che speravano di aver trovato la via per un futuro migliore e si sono ritrovati di fronte il baratro del nulla, di fronte ad un gruppo di persone che scappavano il più velocemente possibile dalle loro responsabilità, che si nascondevano dalla possibilità di cambiare questa Italia. Continua a leggere