Da piccolo avevo maturato la convinzione che era molto più facile spingere il passeggino da fuori che standoci seduto dentro.
12 agosto 2013 – Albino Dicerto
Da piccolo avevo maturato la convinzione che era molto più facile spingere il passeggino da fuori che standoci seduto dentro.
12 agosto 2013 – Albino Dicerto
La notizia della Greenway Dolceacqua-Camporosso mi rende felice. Quando leggo di progetti “preliminari” e di fondi regionali e sino a quando non vedo l’opera iniziata e conclusa, tremo, ma almeno sembra che l’idea sia sulla strada (o meglio, sulla ciclopedonale) giusta. Nei prossimi 10 anni vorrei vedere tutto il Ponente Ligure interconnesso da ciclabili vivibili, in città più a misura d’uomo (e di turista). Ventimiglia dovrà, con ogni probabilità, rifare tutto da capo, dopo aver accarezzato l’idea della ciclopedonale tra Ventimiglia e Camporosso (che ora sarebbe, tra Ventimiglia, Camporosso e Dolceacqua) ma vabbè. Tappiamoci ancora il naso per un pò, stiamo nell’apnea Commissariale e preghiamo che finisca presto.
11 agosto 2013 – Albino Dicerto
Ed ecco il mio primo sfidante all’attesissimo torneo alla carica di sindaco. A lui e a tutto il suo gruppo faccio i miei migliori auguri!
8 agosto 2013 – Albino Dicerto
Ho due occhiaie “così” ma sto giro me la sono cercata. Non ho più 20 anni e nemmeno 25. Nemmeno 40 a dire il vero. Sono in quella fase in cui non sono ne’ carne ne’ pesce. Forse Camut, nonostante la panza che avanza. Che anche se avanza mi dicono che non si può mettere in frigo e allora non so che farmene. Se almeno fosse un avanzo di galera potrebbe candidarsi alle politiche. Continua a leggere
…coXXXXXi…
7 agosto 2013 – Albino Dicerto
P.s. Quando una vecchia ti sorpassa in scooter e ti fa il dito perchè vai troppo piano, capisci che forse era il caso di andare a dormire prima…
…leoni…
6 agosto 2013 – albino dicerto
A beneficio di chi è foresto e viene, per esempio, dal Piemonte e dalla Toscana, “essere del gatto” è espressione tipica ligure che significa “Essere rovinati, essere in una situazione senza speranza, come un topo ormai caduto tra le grinfie di un gatto”. Un pò di dati che dovrebbero far riflettere i nostri decision-makers (dove per “decision-makers” si intendono coloro che devono prendere decisioni), a tutti i livelli, dallo Stato alle istituzioni più vicine ai cittadini quali, per esempio, i Comuni. Continua a leggere
Lo ammetto: non so giocare a belotta. Il mio tentativo di mimetizzarmi tra i liguri e acquisirne i dialetti, la cultura e – il cielo volesse – le fattezze, non riesce ad andare oltre l’utilizzo dell’intercalare “belin” e una cadenza ligure piuttosto marcata. La belotta mi manca, non ho mai trovato nessuno che avesse il tempo/la voglia di insegnarmi. Il carcere, oltre a garantirmi una certa dose di relax di cui ho, con ogni probabilità, bisogno potrebbe essermi utile anche a questo. Ci vediamo lì!
http://www.beveraedintorni.com/index.php/lettere-deliranti/4271-albino-illuminami.html
2 agosto 2013 – Albino Dicerto
La cosa che mi fa riflettere è che il Prefetto, andandosene via, non dice che lascerà a qualcun altro il difficile compito della lotta alla mafia nella nostra città. No, dice che ci garantisce che si occuperà delle aree del Parco Roja. Quindi, o la mafia è stata sconfitta, o la mafia non esiste o la lotta alla mafia non interessa a nessuno. In ogni caso, questi 18 mesi sono stati una sconfitta di tutti: della città, dei cittadini, di Confindustria, dello Stato Italiano, di Tano, mia, di B&D e di chiunque abbia mai minimamente sperato, in buona o malafede, in una città migliore.
1 agosto 2013 – Albino Dicerto
P.s. Bussano alla porta, non mi sono accorto di averci messo così tanto tempo.
Sono stato impegnato in un viaggio lontano. In un posto strano in cui esiste un Ministro per “l’attrattività”, uno staff di persone che pensa ogni giorno a come migliorare le potenzialità di attrazione della propria nazione. In questo posto mi hanno pure detto che i cittadini non fanno mai la dichiarazione dei redditi e che le società dovrebbero pagare il 33% ma, in fondo, lo Stato di accontenta di un obolo “giusto”, quasi a discrezione dell’impresa. In questo posto chi compra casa sa che la rivenderà al doppio o al triplo o al quadruplo perchè tutti ci vogliono andare e hanno imparato che chi tiene le case in ordine e la città pulita alla fine guadagna molto, ma molto di più, che se si rifiutasse di collaborare. E’ un posto dove non ci sono le elezioni, la democrazia non esiste ma dove tutti si sentono liberi. Le assicurazioni costano pochissimo perché nessuno si sognerebbe mai di fregarti la macchina e . E’ un posto dove ti vien voglia di portarci il belino e dimenticarti del “tuo posto” per sempre. Questo posto è fatto di terra, aria, mare, esattamente come il mio posto. Le persone al comando sono diverse, quelle sì.
31 luglio 2013 – Albino Dicerto