Saltando i fossi per la lunga

Son quasi morto, scendendo a mille all’ora con quel carretto. Che se fossi arrivato su – da San Pietro dico – abbracciato ad un gabinetto e con il modulo di decesso da “incidente stradale” sarebbe stato complicato spiegare la dinamica del fatto. Qualcosa mi sarei inventato. Il pubblico applaudiva il mio passaggio, i bambini voleva salire sul carretto, gli adulti fare almeno una foto. E il sindaco….il sindaco è venuto incontro a noi giov….ah no, comincio a confondere i fatti. Il sindaco, quest’anno non c’era. Noi giovani ventimigliesi, abituati all’entusiasmo del Tano e all’organizzazione del Presty, ci siamo ritrovati a festeggiare con 3 ore di ritardo una gara senza spettatori, senza pubblicità, senza operai comunali (!!!) e con i migranti (si, i migranti) a spostare balle di fieno, pagati alla giornata. Continua a leggere

Civitas S.s.D.

Da riviera24:

Alla luce del parere dei revisori Civitas, Dott. Zunino e Dott.ssa Scibilia, appare evidente 1) che i revisori non hanno mai ricevuto notifica dell’avvenuta vendita dell’ex Enaip né da parte del liquidatore, né da parte del Sindaco, 2)   che, nonostante reiterate richieste fatte al Sindaco e agli Amministratori,  non sono stati consegnati i documenti relativi alla vendita, se non oltre il tempo massimo consentiti dagli stessi revisori per alcuni, mentre altri non sono ad oggi stati esibiti,[…]

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Un piccolo uccellino

ma…quelli là che inneggiavano alla meraviglia della democrazia Tsiprasiana, dove sono finiti oggi che il popolo greco e la democrazia sono state plurisbeffeggiate (da Tsipras)? Mi sembrano quelli che brindavano alla liberazione dal sistema politico mafioso-ventimigliese e sono finiti nel sistema politico disastroso-ventimigliese.

Favola:

Un piccolo uccellino stava volando verso sud per svernare, ma il tempo era talmente rigido che l’uccellino congelato cadde a terra stremato.

Mentre era a terra sopraggiunse una mucca, che gli fece una bella cagata sopra. Ricoperto da una badilata di merda di vacca , l’uccellino realizzò quanto questa fosse calda. La merda lo stava preservando dal freddo.

Quindi se ne stette sotto la merda caldo e felice e iniziò a cantare per la gioia.

Ma un gatto che passava da quelle parti sentiì l’uccellino cantare e seguendo il canto, il gatto scopri’ l’uccellino, scavò nella merda, lo tirò fuori e se lo mangiò in un solo boccone.

MORALE DELLA FAVOLA

1) Non è detto che chi ti ricopre di merda sia un tuo nemico

2) Non è detto che chi ti tira fuori dalla merda sia tuo amico

14 luglio 2015 – Albino Dicerto