Ecco cosa prevedeva l’accordo quadro sottoscritto nel 2008 tra Comune, Provincia, Regione e Gruppo Ferrovie dello Stato. Idee, opinioni e grande attenzione sulla non nota situazione attuale.

L’accordo era finalizzato a sviluppare un esame unitario di tutte le aree dimesse o dimettibili di proprietà delle Ferrovie per una valorizzazione e riqualificazione  del territorio attraverso la costruzione di un gruppo di lavoro formato dai tecnici del Comune, delle Ferrovie, della Regione e della Provincia. Il gruppo di lavoro fece tutto quello che tecnicamente era possibile per predisporre un “piano progettuale” dove si parlava di tutti gli interventi nelle varie aree. Ecco nel dettaglio:

1. area del Parco Nervia già dismessa e matura alla trasformazione tenendo conto del possibile ampliamento con la dismissione della sottostazione elettrica (S.S.E.);

2.      riqualificazione del fabbricato della stazione compresa l’area antistante, anche attraverso l’allestimento di nuove attività di profilo commerciale e la concomitante realizzazione di nuovi parcheggi;

3.      realizzazione di parcheggio a raso e in un futuro prossimo il suo posizionamento mediante la creazione di sovrastruttura di tipologia leggera, e relativo sottopassaggio di collegamento con la viabilità pubblica;

4.      riqualificazione dell’area della rimessa locomotive compresi i fabbricati adiacenti collegandoli al tessuto viario della città;

5.      riqualificazione con funzione al servizio della Città degli ex magazzini posti sul lato Est della stazione con recupero delle aree adiacenti da adibire a parcheggio;

6.      riutilizzo, in altra sede di Ventimiglia, del volume dell’ex magazzino merci internazionale posto al centro dello scalo di stazione;

7.      recupero con cambio di destinazione d’uso del volume ex dormitorio SNCF;

8.      realizzazione della nuova viabilità di collegamento della zona del parco di Nervia (rotonda di Cristo Re) sino alla zona più prossima al Parco Roja (rotonda di Largo Torino – raccordo autostradale di Roverino), cittadina e transfrontaliera in un quadro di alta qualità urbana;

9.      individuazione di nuove aree attrezzate e a parcheggi, utilizzabili anche per l’eventuale ricollocazione del Mercato del Venerdì;

10.    recupero e riqualificazione del serbatoio dell’acqua  e di alcuni locali del Parco Nervia  a servizio del turismo archeologico e di tutela ambientale, mediante la realizzazione di un ascensore panoramico, del Museo nazionale dell’archeologia e ampliamento della Città Romana;

11.    riconversione del Parco Roja in una moderna città della tecnologia, del terziario avanzato e dell’industria, con forti potenzialità occupazionali e di sviluppo socio economico perla Cittàdi Ventimiglia.

12.    eliminazione dei passaggi a livelli mediante la creazione di idonee strutture (sottopassi o cavalcaferrovia) nonché migliorare l’accessibilità dell’area di Peglia, mediante la creazione di un nuovo sottopasso.

La regione, in particolare, aveva già espresso la propria disponibilità, all’allora sindaco Gaetano Scullino, non solo per quanto riguarda la viabilità a monte, ma anche per le aree dismesse o dismettibili come il Parco Roya. Era stata anche approvata, di massima, la nuova viabilità, con partenza a monte della rotonda di Nervia (in comune di Camporosso) e arrivo in Via Tenda (svincolo autostradale – cimitero Roverino), prevedendo la possibilità di uno svincolo per il centro in zona San Secondo e in Via Tenda, attraverso il nuovo sottopasso ferroviario.

Questa viabilità, parallela a Corso Genova e Via Cavour, in buona parte in galleria, avrebbe dovuto consentire di togliere il traffico veicolare (auto, moto, camion) nelle due direzioni, da e per la Francia o il Piemonte, garantendo un sensibile miglioramento della qualità ambientale per il centro urbano. Non era prevista come una via secondaria, anzi come via principale per i mezzi pesanti ed in attuazione dell’Aurelia bis.

Erano stati anche progettati, approvati e finanziati: il primo ponte carrabile a due sensi, sul Nervia (a monte della rotonda di Cristo Re) di collegamento della nuova viabilità (denominata Tangenziale Nord, così detta Tanovia) con la sponda sinistra del Nervia per assicurare la continuazione di nuova viabilità (Aurelia bis) in direzione Vallecrosia-Bordighera ed il secondo ponte, ciclo pedonale, carrabile solo in caso di necessità dai mezzi di soccorso, di collegamento delle due passeggiate mare di Camporosso e Ventimiglia. A proposito che fine ha fatto il progetto già da tutti approvato di questa passerella che avrebbe creato un bellissimo prolungamento della passeggiata mare? Attenzione a non perdere i finanziamenti e a non dare la priorità al secondo ponte a monte che potrebbe far dimenticare il più importante ponte ciclo pedonale alla foce del Nervia, con ampliamento della zona naturalistica. Vedi precedente articolo: http://www.ventimigliablog.it/blog/?p=293

Erano stati progettati ed approvati e previsto finanziamento dei due sottopassi ferroviari di Via Tenda e Via San Secondo (Santa Marta). Solo progettato il sottopasso di collegamento della sponda destra del fiume Roja in zona Peglia – campi da tennis.

La variante urbanistica che avrebbe consentito la valorizzazione delle aree ferroviarie ed in particolare del Parco Roja, doveva essere programmata a rilancio dell’economia e dell’occupazione cittadina, ma anche prevedendo oneri di urbanizzazione “speciali”, in grado di remunerare la nuova viabilità e non solo il bilancio delle Ferrovie.

25 febbraio 2013 – Gaetano Scullino

 

 

 

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