La triplice ‘presa per la marmellata’ : Campo Roya, Centro di accoglienza e transito, congiura del PD con la Lega “carbonara”

C’è un piddino a Ventimiglia che mi ricorda quando ogni tanto da bambino rubavo la marmellata e poi puntavo il dito sporco di marmellata per accusare mia sorella.
Il Presidente Toti fa bene a prendersela con la Francia però non può accettare di essere preso per il culo da un suo consigliere regionale del PD, e anche Gaetano Scullino ex Sindaco della Città non può passare la cosa sotto silenzio.
Il piddino anche lui ex sindaco 2014-19 accusa Toti di aver “deciso scientemente di non occuparsi della questione” e di aver “permesso, grazie ai partiti a lui alleati, lo smantellamento di quei presidi minimi di umana assistenza degni di un paese civile che con fatica avevamo creato quando amministravamo la città”.

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La presa per il culo è triplice e riguarda la chiusura del Campo Roya (1), il Centro di accoglienza e transito alla Mortola (2) e la congiura del PD con la Lega “carbonara” che lo ha fatto naufragare e che ha creato l’attuale situazione “al di qua della frontiera” nella metà campo italiana (3).

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Punto n. 1: “Chiusura Campo Roya”, è avvenuta il 31 luglio 2020 dopo una gestione quadriennale 2016-2020 di “Croce Rossa-Caritas- varie ONG” e con la sola parentesi del periodo del lockdown covid quando l’accoglienza dei migranti in transito verso la Francia e altri Paesi europei è rimasta sospesa.
Era un palliativo generato dal territorio e non dalle Istituzioni pubbliche, un semplice compromesso ibrido senza alcuno status giuridico che lo legittimasse, il male minore dopo che la Francia a giugno 2015 aveva sospeso il Trattato di Schengen che, come sappiamo, prevede la libera circolazione delle persone in Europa e aveva chiuso la frontiera con il nostro Paese, scossa dall’attentato terroristico di Charlie Hebdo del gennaio 2015 e sconvolta poco dopo dalla strage del Bataclan nel novembre successivo.
In precedenza non è che a Ventimiglia fosse tutto rose e fiori, anzi, tra l’accampamento sul sagrato, nell’oratorio e dentro la Chiesa di Sant’Antonio alle Gianchette che accoglieva donne sole, minori non accompagnati e famiglie e il campo autogestito di via Tenda sotto il cavalcavia.
Per non parlare dei precedenti dei Governi PD di Letta e di Renzi con Angelino Alfano al Viminale tra il 28 aprile 2013 e il 12 dicembre 2016 e con gli accampamenti sugli scogli e gli scontri della Polizia con i no-border, in uno dei quali è morto per infarto Diego Turra, agente del reparto mobile di Genova.

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(Segue Punto n. 1: “Chiusura Campo Roya”)
Bene o male tra il 2 dicembre 2016 e il 1º giugno 2018 con Marco Minniti al Viminale nel Governo Gentiloni e poi tra il 1º giugno 2018 e il 5 settembre 2019 con Salvini nel Governo gialloverde di Conte I, il “Campo Roya” ha affrontato degnamente le criticità, soprattutto perché il primo contrastava le partenze d’accordo con la Guardia costiera libica e il secondo scoraggiava e dirottava gli arrivi con quella costiera italiana.
Che il “Campo Roya” funzionasse a dirlo non sono io ma il Vaticano che il 19 Marzo 2019 ha inviato a visitarlo nientemeno che Padre Fabio Baggio, sottosegretario della sezione “Migranti e Rifugiati” del Dicastero dello Sviluppo umano integrale istituito tre anni prima da Papa Francesco con il motu proprio, “Humanam progressionem”, il quale dichiarerà alla stampa: “Ho trovato un luogo degno, con persone trattate in modo altrettanto degno; strutture adeguate alle esigenze e operatori motivati e competenti, ma preoccupa il dopo.”
E il “dopo” è stato quello della Luciana Lamorgese arrivata al Viminale il 5 settembre 2019 per restarvi tre anni fino a 20 giorni fa con i Governi Conte II e Draghi.
Aveva il compito di mettere in pratica la “Dottrina woke di Letta” che in nome del progressismo e dell’anticonformismo cancella tutto, dai Decreti Sicurezza ai confini nazionali, dalla differenza di genere a quella etnica, dalla legittima difesa della persona e del domicilio alla tutela della proprietà nei rave-party, tutto.
E lei il 2 luglio 2020 ha subito eseguito, spedendo a Ventimiglia al “Campo Roya” il prefetto Michele Di Bari capo del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Ministero con l’ordine di chiuderlo.
Ordine fulmineamente eseguito dal prefetto di Imperia Alberto Intini nei 29 giorni successivi, tra le vibrate proteste dell’ex sindaco Gaetano Scullino preoccupato dell’abbandono allo stato brado come cinghiali dei migranti sul territorio e nel centro urbano e con il tacito consenso del PD locale e della nascente fronda “carbonara” della Lega dietro la scusa che il “Campo” era in zona Bevera esondabile.

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Punto n. 2: “Centro di accoglienza e transito alla Mortola”.
Non so se ha influito il ritorno di Salvini in maggioranza nel Governo Draghi avvenuto il 13 febbraio 2021 oppure se davvero 10 mesi dopo, il 14 dicembre 2021, Michele Di Bari si sia dimesso per lo scandalo del caporalato migranti nel quale era coinvolta sua Moglie, sta di fatto che l’arrivo di Francesca Ferrandino al vertice del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Viminale ha rivoluzionato tutto anche grazie alla sostituzione di Alberto Intini con Armando Nanei nella Prefettura di Imperia.
A onor del vero il sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino si era già portato avanti con il lavoro e il 19 novembre 2021, un mese prima del cambio della guardia al Viminale, e dopo un sopralluogo di Michele Di Bari alla Mortola accompagnato dai vertici delle Forze dell’Ordine, era riuscito a strappare la promessa di approvare entro 30 giorni il Centro di identificazione di Rio Sorba inclusi i servizi essenziali di urbanizzazione, illuminazione, impianto fognario oltre alla messa in sicurezza dell’area esterna con la precisazione che la struttura gestita dalla Prefettura era prevista per ospitare un centinaio di persone con una permanenza massima di circa una settimana e la seguente ulteriore specificazione: “La formula giuridica individuata è quella del Centro di transito, per permettere alle Forze di polizia di individuare le persone e di verificare la loro posizione giuridica”.
Poi Di Bari sarà sostituito dalla Ferrandino, già valorosa Prefetto di Bologna la quale il 24 maggio 2022 si è precipitata a Ventimiglia per un nuovo sopralluogo e per una riunione conclusiva in Prefettura con intorno al tavolo i due Scajola senior e junior, lo Zio Presidente della Provincia e il nipote Assessore regionale all’Urbanistica e Gaetano Scullino, Sindaco di Ventimiglia, oltre ovviamente al padrone di casa Armando Nanei e al suo braccio destro Giuseppe Felice Peritore, Questore di Imperia.
La conclusione è stata: OK al progetto ministeriale, OK della Regione in forza delle competenze del Presidente Toti e dei suoi due assessori Scajola jr e Berrino e OK del Comune di Ventimiglia.
Il consigliere regionale PD che adesso prende per il culo Toti e Scullino sarà il primo dei nove firmatari che hanno sciolto il Consiglio comunale di Ventimiglia il 23 giugno 2022 e fatto decadere Scullino cancellando tutto il lavoro da lui svolto per risolvere il problema degli arrivi in fondo all’imbuto francese.

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Punto n. 3: “La congiura del PD con la Lega “carbonara”.
L’ex deputato leghista e kommissario politico del suo partito a Ventimiglia il 2 luglio 2020 in occasione del sopralluogo al “Centro Roya” di cui sopra aveva impartito i suoi personalissimi indirizzi alla “Lega Carbonara”.
Indirizzi che cito a spezzoni: “Il problema sul Campo Roya è secondario: perché un migrante all’interno oppure fuori dal campo non ha comunque titolo per esserci e non deve stare a Ventimiglia.” Traduco: va eliminato, deve scomparire, dissolversi, cancellarsi dalla faccia della terra.
“Il campo Roja è una struttura di attrattività per far venire i migranti a Ventimiglia …. va chiuso subito…. ma contestualmente deve esserci un piano straordinario di trasferimento dei migranti da Ventimiglia.” Traduco: rastrellamento e deportazione.
“Per Ventimiglia ci vuole un piano straordinario che contempli l’aumento dei controlli sui treni perché è impensabile che i migranti possano attraversare tutta Italia, superare varie Prefetture, varie Questure, vari Comuni e arrivare qui anche irregolari.” Traduco: sterminiamoli tutti dopo averli presi, ma quale diritto di asilo? Ma quali principi umanitari? Ma quali minori soli non accompagnati? Sono tutti irregolari e vanno ributtati in mare, cazzo! For d’i ball!
È la piattaforma ideologica e programmatica della congiura organizzata dal PD e dalla Lega Carbonara Intemelia.
Serve altro?

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