Gli orfani di Tano ieri guardavano all’albero e oggi piantano bandierine, lui invece ha sempre guardato alla foresta e continua a lavorare per la collettività.
Dopo l’exploit della leghista carbonara che con un emendamento in Consiglio regionale scopre la medicina sportiva in una sanità dove a Ventimiglia lei quando era assessore non ha saputo neppure riaprire l’ambulatorio comunale, oggi è il turno della ex assessore delegata al territorio che si pianta una bandierina sull’alluce incarnito scoprendo i benefici del surf in un abitato devastato dalla “Tempesta Alex” e rimasto come era la notte tra il 2 e il 3 ottobre 2020, sempre più vulnerabile e indifeso.
La Pulzella voleva intestarsi un autogol e c’è riuscita.
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La notizia è una minestra riscaldata e riguarda il versante ligure del finanziamento dei fondi che il PNRR Missione 2 Componente 4 Investimento 2.1b “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.
Materia di competenza del Dipartimento della Protezione Civile di Palazzo Chigi e precisamente in questo caso concernente l’applicazione di una precisa norma del relativo “Testo Unico”.
Per gli appassionati della materia dirò che si tratta dell’articolo 25 “Ordinanze di protezione civile” che al comma 2 lettera d) incarica il Dipartimento: “della realizzazione di interventi, anche strutturali, per la riduzione del rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, STRETTAMENTE connesso all’evento e finalizzati PRIORITARIAMENTE alla tutela della pubblica e privata incolumità, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti”.
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La minestra l’aveva scodellata il Capo del Dipartimento Fabrizio Curcio fin dal 18 dicembre 2021 con una lettera al Presidente Toti per dirgli che le sue proposte di finanziamento presentate il 30 novembre 2021 erano state accolte a copertura finanziaria di quattro macro-interventi “RIFERITI AGLI EVENTI AVVERSI OCCORSI NEL MESE DI OTTOBRE 2018, NOVEMBRE 2019 E OTTOBRE 2020 PER CUI È STATO DELIBERATO LO STATO DI EMERGENZA” il tutto “per un totale di € 20.861.457,13” al quale si aggiungono altri € 10.430.728,57 per quattro ratei relativi a lavori “in essere” sui torrenti Argentina, Centa e Vara.
Fabrizio Curcio allegava alla lettera la “slide” dei quattro “nuovi interventi regionali di mitigazione del rischio idraulico” che -a costo di stancare i lettori con date e numeri- riproduco testualmente:
1°. Evento calamitoso 29-30 ottobre 2018 – DCM 8 novembre 2018 su intero territorio ligure € 3.476.909,13.
2°. Eventi calamitosi ottobre, novembre, dicembre 2019 – DCM 21 novembre 2019 (per il periodo 14 ottobre-8 novembre); DCM 2 dicembre 2019 (per il periodo 22-24 novembre) e DCM 13 febbraio 2020 (per il periodo 20-21 dicembre 2019) su intero territorio ligure € 3.476.909,13.
3°. Evento calamitoso 2-3 ottobre 2020 – DCM 22 ottobre 2020 in provincia di Imperia € 3.476.909,13
4°. Evento calamitoso 29-30 ottobre 2018 – DCM 8 novembre 2018 su intero territorio ligure € 10.430.728,13.
Dunque Ventimiglia è stata prevista e finanziata al 3° e al 4° PUNTO, il primo riguarda l’evento calamitoso “TEMPESTA ALEX” e l’altro la mareggiata e il maltempo di due anni prima.
Ambedue i macro-eventi sono finanziati dal Dipartimento della Protezione Civile di Palazzo Chigi in base all’articolo 25, comma 2, lettera d) e, come dicevo, devono essere “STRETTAMENTE connessi all’evento” e devono essere “finalizzati PRIORITARIAMENTE alla tutela della pubblica e privata incolumità”.
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Per l’ex assessore delegata al territorio il primo stralcio del “Progetto di fattibilità tecnica ed economica del completamento della riqualificazione delle spiagge del centro abitato comprese tra via Lamboglia e la foce del fiume Roya – Studio Sirito associazione professionale – Savona” approvato col numero 49 il 15 aprile 2021 dalla Giunta Comunale RISPONDE A QUESTI REQUISITI.
Anche se nel dispositivo si dà atto che “l’intervento rientra nel Progetto Liguria 2001” vecchio di vent’anni fa consistente nella demolizione delle scogliere posate dal Genio Civile negli Anni ’80 e ’90 per favorire il naturale ripascimento degli arenili grazie all’apporto naturale di materiali lapidei provenienti dal fiume Roya e dal torrente Nervia e al loro contenimento.
Quanto alle opere fisse “strategiche di difesa della costa” consistenti in due secche, una sommersa a forma di “V” rovesciata di m. 130 x 111 con asse Sud/Sud-Ovest e una semi-affiorante davanti al Belvedere Resentello, ci sono forti dubbi sull’onda “surfabile” alta più di un metro e mezzo, cioè se le due finalità turistico-sportiva del surf e “tutela prioritaria della pubblica e privata incolumità” siano davvero compatibili.
Oppure se la prima sacrifichi la seconda.
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Per Tano, invece, le cose sono diametralmente opposte e su questo i ventimigliesi (e NON SOLO loro) dovrebbero trovare la differenza.
Lui intanto si è preoccupato di ottenere -e il 26 ottobre 2021 con delibera n. 935 della Giunta regionale ha effettivamente OTTENUTO- l’inserimento nel Programma Regionale di Rigenerazione Urbana e nel Piano degli Interventi per l’annualità 2022 di undici progetti definitivi regolarmente approvati, questo grazie agli assessori Berrino e Scajola jr.
Nell’elenco OVVIAMENTE non figura il fantomatico “Progetto Sirito” che il Consiglio comunale non ha mai neppure promosso da “studio di fattibilità tecnica e economica” a “progetto definitivo”.
Tano invece aveva messo una ipoteca di primo grado in parte degli € 3.476.909,13 del macro-intervento “TEMPESTA ALEX” per finanziare i lotti 2 e 3 del progetto definitivo concernenti la messa in sicurezza idrogeologica dei due argini approvato dalla Conferenza dei Servizi il 12 aprile 2022 e dalla Giunta regionale alla voce “11- Riqualificazione sponde fiume Roya € 2.080.000,00 (€ 800.000,00 + € 1.280.000,00).
“Aveva” ma adesso che è stato accoltellato “non ha più”.
A meno che il Commissario prefettizio a “tutela prioritaria della pubblica e privata incolumità” minacciata dalle condizioni CRITICHE degli argini latistanti il centro urbano e considerato che il finanziamento è condizionato alla cantierabilità entro il 30 giugno 2022, non stabilisca di indire la gara d’appalto, come con la pista ciclabile.
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Tutte cose inimmaginabili per la bandierina della suffragetta del surf sul lungomare che vorrebbe chiedere al Commissario prefettizio di indossare la tuta da surfista col marchio di Superman e cavalcare l’onda coi poteri del Consiglio Comunale dribblando le Stazioni della Via Crucis che abbiamo inflitto a S.A.S. Alberto II per una scogliera sommersa a protezione delle Calandre e del Porto degli Scoglietti.
Lei e il suo spin-doctor dovrebbero riflettere prima di esultare, aspettino il VAR.
Bruno Giri