continua (per leggere la prima parte, vedere l’articolo pubblicato ieri)
Sono sempre più convinto che solo grazie allo Stato di diritto in cui viviamo, un giorno, si potrà giungere a conoscere la verità dei fatti e gli errori compiuti, probabilmente in buona fede, anche da qualche suo servitore. Certo sono consapevole che non sarà facile, anzi mi aspetto ancora che qualcuno tenterà, fino all’ultimo, di far qualunque cosa pur di sostenere la correttezza dello scioglimento del Consiglio comunale di Ventimiglia.
Mi sento comunque tranquillo e garantito dalla democrazia e dalle leggi di questo Stato. La verità trionferà sulle menzogne, chi ha mentito sarà smascherato. Chi ha fatto crescere l’ingannevole mostro che è riuscito a far sciogliere un consiglio comunale a meno di 60 giorni da democratiche elezioni, si accorgerà che questo mostro è cresciuto troppo e che non è più controllabile e presto si girerà contro chi ha mentito.
Qualcuno inizierà ad indagare, se già non lo sta facendo, in direzione opposta e capirà la verità. Distinguerà chiaramente le persone oneste e serie dai criminali. E poi, sono convinto, tanti altri servitori dello Stato, in silenzio, hanno sempre continuato a investigare. Ci sono certamente componenti delle Forze dell’ordine e della magistratura che non guardano in faccia nessuno e non si fanno guidare dai pregiudizi o dalle dicerie. Io non ho nulla da temere, ma non è così per tutti. Non è così per chi si accorgerà presto che non ci si può prendere gioco della Giustizia sino a questo punto. Non si può continuare ad offendere persone per bene e nel contempo piagnucolare, magari perché querelati, se si viene chiamati a risponderne. Non possiamo essere dalla parte della legge solo quando questa è contro i nostri nemici o se non riguarda noi stessi.
Se poi qualche giornalista annoiato dalla solita minestra iniziasse a cercare l’altra verità possibile, beh, non vorrei essere al posto di chi ha gridato sino ad oggi al lupo, invano ed in mala fede.
Scoprire la verità sullo scioglimento del Comune di Ventimiglia non vuol dire negare l’esistenza della mafia, ma semplicemente riconoscere che essa non abbia condizionato gli amministratori di Ventimiglia nelle loro libere scelte. Vuol dire dare definitivamente atto che l’amministrazione Scullino aveva lavorato bene, con risultati eccellenti.
Scritto da Marco Prestileo il 28 novembre 2012 .