Un economista filosofo, in introduzione ad uno dei capolavori della letteratura aziendalista, racconta questa favola. Un uomo sta andando a lavorare e, proprio a metà del percorso, trova un masso. Prova a muoverlo ma, niente, il masso gli sbarra la strada. E’ ormai rassegnato a perdere il lavoro quando, sulla stessa strada, arrivo una ragazza stupenda. Sta andando a trovare il suo amore e il masso, le impedisce il cammino. I due provano insieme a spingere, animati da scopi diversi. Niente. Il masso non si muove. L’uomo e la donna stanno per rinunciare al lavoro e all’amore quando sulla strada, giunge un pastore con il suo gregge e un piccolo carretto: il pascolo è poco dietro al masso ma, se non si riesce a passare, le pecore moriranno di fame. Il pastore, le pecore, l’uomo e la donna cominciano a spingere il masso insieme, animati da diversi obiettivi, ma uniti nel loro intento di rimuovere l’ostacolo. Lo strano gruppetto riesce, infine, nel loro intento: il masso si sposta, l’uomo riesce ad andare al lavoro, la donna riesce a raggiungere l’amore, le pecore possono pascolare.
La storia ci insegna che l’unico modo per superare un problema è l’organizzazione di uomini, donne e mezzi. E così, sarà pur vero che il Comune non ha i soldi per realizzare il grande sogno di una rivoluzione della mobilità ma, se trova il modo di cooperare con il privato, nulla diventa impossibile.
Avanti con i sogni, avanti con le idee, senza paura. Progettiamo una ciclabile in centro città, pensiamo in grande, cerchiamo privati che vogliano cooperare con i nostri sogni. Nessun masso potrà mai sbarrare la nostra strada.
27 gennaio 2021 – Lista Civica