Come il PD nazionale, anche quello locale ha perso l’occasione di fare qualcosa di sinistra, sacrificando i propri ideali in cambio del consenso (che non hanno cmq ottenuto). Ha perso l’occasione di fare qualcosa di sinistra nella gestione degli immigrati, litigando con i no-borders e con i fascisti, non prendendo mai una posizione netta. Lasciando spazio alla destra urlante da una parte e ai no-borders dall’altra. Ma soprattutto, scaricando le proprie responsabilità sui cittadini che se ne sono fatti carico, loro malgrado. Dicendogli di arrangiarsi, che non si può fare niente, mentre loro vedevano il valore delle loro case colare a picco, insieme alla qualità della loro vita. Distruggendo, al tempo stesso, l’autonomia delle donne – mogli, fidanzate, amiche – non più in grado di tornare a casa da sole, autonome, di nuovo dipendenti dai mariti, dal fidanzato o dagli amici trasformati in scorta e vigilanza permanente.
E sempre sui cittadini, ha scaricato l’inefficienza della macchina comunale. Con buoni mensa alle stelle, il servizio trasporto scolastico che costa più caro di un aereo per Londra. Con livelli di ISEE inadeguati a descrivere il disagio della popolazione Ventimigliese, congeniati per escludere piuttosto che includere.
Per questo, anche la sinistra voterà Scullino.
10 aprile 2019 – Albino Dicerto