La Divina Commedia ovvero la storia di una Commedia tutta italiana .
(da una libera, quantomai piacevole interpretazione , del nostro Mauro Merlenghi ) . Buona Lettura !
(dedicata a Gaetano e Marco)
“Nel mezzo del cammin di nostra vita ci ritrovammo
per una selva oscura ché la verità era smarrita.
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia
e aspra e forte che nel pensier rinova la paura!
Io non so ben ridir come v’entrammo nell’acqua
perigliosa e pien di fango, che lentamente ci avvolse.
Al che ci apparve una fiera, questi parea che contra di noi venisse
con la test’alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l’aere ne tremesse.
Ed era una fiera, che molte genti fé già viver grame,
che anche noi perdemmo la speranza e così l’animo nostro,
si volse a retro a rimirar quanto fatto senza trovar colpa alcuna
e il nostro cammino continuammo.
Ma la bestia che noi incontrammo fa tremar le vene e i polsi,
ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia,
e dopo ‘l pasto ha più fame che pria.
Molti son li animali a cui s’ammoglia, e più saranno ancora.
Mentre che noi si rovinava in basso loco,
dinanzi a li occhi ci fu offerto chi in noi credeva.
Lo giorno se n’andava, e l’aere bruno toglieva li animali che sono in terra da le fatiche loro; e noi sol ci’ apparecchiavamo a sostener la guerra.
O muse, o alto ingegno, or ci aiutate;
o mente rammenta ciò che noi facemmo.
Qui si parrà la nostra nobilitate.
E Infine per quel cammino ascoso intrammo per poi ritornar nel chiaro mondo; e sanza cura aver d’alcun riposo, salimmo sù, , e quindi uscimmo a riveder le stelle.
– 9 novembre 2017 – Mauro Merlenghi (che Dante mi perdoni) –