Apprendo , con immenso dispiacere, della decisione di Enrica Nasi di lasciare, dopo 25 anni di intensa attività, la direzione dell’associazione Caritas Intemelia.
Difficile pensare, per tutti coloro che hanno avuto il piacere di conoscerla e di lavorare al suo fianco, di proseguire l’arduo cammino nel sostegno ai più bisognosi, ai più soli, ai più fragili ed esposti, senza il suo prezioso contributo.
Un contributo dato in prima linea, coniugando, con grande maestria, l’enorme preparazione in campo gestionale, organizzativo e manageriale, con l’alta capacità di comprensione dei fenomeni sociali nonché di ascolto, accettazione ed aiuto alle singole persone.
La caparbietà, la convinzione di poter agire concretamente , sia in termini di riduzione del danno e della sofferenza, che in termini di prevenzione e di offerta di opportunità, l’hanno sorretta in 25 anni di sforzi al servizio dei più deboli, fossero essi cittadini Ventimigliesi, senza fissa dimora italiani o stranieri, o migranti.
L’ho conosciuta nel suo impegno durante l’emergenza che ha caratterizzato la nostra città con l’arrivo dei profughi curdi negli anni novanta.
L’ho ritrovata ugualmente impegnata nel servire circa 25.000 Tunisini che, durante il mio mandato di Sindaco , si erano riversati al confine per cercare libertà e una vita migliore in tutta Europa.
Un impegno quest’ultimo, durato dieci mesi, che l’ha vista, assieme alle Istituzioni, pubbliche assistenze e volontari varii , gestire al meglio un’assistenza provvisoria decentrata, senza aver mai provocato alcun problema di sicurezza e/o danno di immagine nè economico alla Città.
Ho apprezzato ugualmente il suo instancabile impegno nell’offrire aiuti ai cittadini più bisognosi nei momenti di forte crisi economico sociale o nel dare un piccolo ristoro, vivande e vestiario ai senza casa italiani e stranieri.
Negli anni del mio impegno a Genova in qualità di Consigliere Regionale, abbiamo condiviso e realizzato insieme, un suo grande desiderio: costruire una nuova sede Caritas in Ventimiglia, dotata di nuovi ed adeguati spazi , tali da permettere il potenziamento degli interventi di prima accoglienza, per ospitare persone bisognose dando loro un pasto caldo, oltre che ascolto e comprensione.
Una struttura di accoglienza , quella realizzata, prestigiosa e dotata di ogni fabbisogno in grado di sorreggere coloro che sono in difficoltà e che hanno necessità di un aiuto concreto.
Ho imparato ad apprezzare il suo spirito, inquieto e libero da pregiudizi e condizionamenti, e la franchezza di chi sa esprimere il suo dissenso verso un’idea, una concezione, una norma, mai verso le persone in quanto tali.
Ho sperimentato la sua capacità di essere razionale ed empatica al contempo, sostenendo le sue idee senza “ismi” (integralismi, protagonismi, personalismi,…).
Mi ha colpito il suo pensiero: veloce, libero, giovane… ma profondo…come i suoi occhi.!!
Mi mancherà molto… ma, indipendentemente dalle motivazioni che l’hanno determinata, siamo costretti a rispettare la sua scelta, sperando in un ripensamento.
A lei auguro di godersi un meritato riposo, con la sua famiglia, i suoi amici, tutte le persone che le sono più care e di coltivare, finalmente, tutti gli interessi che fino ad oggi ha dovuto, in nome del suo impegno a tempo più che pieno, relegare in secondo piano.
Sono certo che Caritas Intemelia riuscirà a superare il vasto vuoto che lascerà, facendo comunque tesoro di quanto ha dato in questi 25 anni.
A tutti coloro che a vario titolo l’hanno conosciuta auguro di seguire il suo esempio…
Grazie Enrica.
Gaetano Antonio Scullino – 13.07.2016 –