Riceviamo e molto volentieri pubblichiamo alcune interessanti riflessioni su quanto sta accadendo all’economia mondiale.
Buona lettura!
Unità e dualità, che si infiamma nel fulmine, certo non rappresenta il “fuoco eterno” della dottrina ermeneutica di Ippolito Beccaria Boschi, né tanto meno la suprema potenza di Zeus, ma la discontinuità necessaria al cambiamento ed alla ripresa della crescita. Dopo la sbornia fasulla basata sui Derivatives OTC all’inizio del XXI secolo, dal 2009 in poi le Banche Centrali si sono rifiutate di accettare questa necessità e quindi sono ricorse ad un Quantitative Easing e ad un Helicopter Money dopo l’altro, senza mai chiedersi se il cavallo avesse voglia di bere ancora. Come Svetonio, che in concomitanza di qualche evento politico risolutivo, enumerava una serie di fatti portentosi, che l’avevano annunciato, io ora vi snocciolo una serie “segni” non certo mostruosi, ma sorprendenti:
1. Mohammed bin Salman ( 31 anni ad agosto prossimo ) sogna di rimpiazzare la dipendenza dell’Arabia Saudita dal petrolio entro il 2020, nel frattempo i 50 000 operai edili licenziati dalla famiglia di Bin Laden, il Saudi Binladin Gropu, il più grande gruppo edile saudita con 200 000 dipendenti, sono in rivolta e si rifiutano di lasciare il paese se non verranno pagati i quattro mesi di arretrati
2. la Cina sta riorganizzando la People’s Liberation Army e vuole ridurla da 2 300 000 uomini a 2 milioni, dopo che per trentanni le ha permesso di gestire in totale autonomia molti settori strategici, non solo relativi agli armamenti, ma anche all’industria farmaceutica … ed anche all’ entertainments . Gli scioperi salgono, come il prezzo della carne di maiale e delle quantità importate, il Governo Centrale deve occuparsi delle SPR Strategic Porcine Reserves
3. Il nuovo direttore del fondo pensioni giapponese ( GPIF ) non sa come riallocare i suoi $ 1.3 Trilioni … e dopo 4 giorni di festività il Nikkei 225 ricomincia a scendere.
4. Il Venezuela non ha più soldi per stampare nuovi biglietti di banca e sino ad ieri si pensava avesse le riserve di petrolio più grandi del mondo
5. Le accuse agli USA di continuare a manipolare il Dollaro a proprio esclusivo beneficio si fanno sempre più accanite
6. I Trasporti si stanno fermando, non solo le petroliere sono in perpetua attesa, ma anche le ferrovie americane stanno bloccando i convogli. In ultima analisi questo é il fatto più grave poiché i trasporti si fermano in conseguenza della riduzione dei consumi.
7. Negli USA come al solito la disoccupazione scende ( 5% ) , ma le persone impiegate pure ; nel mese di aprile la forza lavoro totale é scesa di oltre mezzo milione. I dati suggeriscono che i redditi sono più bassi, l’ inflazione reale però aumenta ( a dispetto delle statistiche ) ed i risparmi stanno svanendo. Insomma il reddito reale del 95% della popolazione diminuisce. Ricordiamoci che anche se il numero di persone impiegate sale (e ad aprile é sceso ) i soldi in circolazione diminuiscono: perche’? Se li succhiano tutti i debiti pregressi.
La morale é che la gente minuta in tutto il mondo (quella che per numero muove i grandi volumi) non può più permettersi di consumare. Il resto sono chiacchiere e fantasie, come l’insorgere di Derivatives OTC anche nelle Commodities (in una giornata sono stati scambiati più contratti sull’acciaio a Shanghai, che azioni in tutta la Cina; sono stati scambiati in una giornata volumi di cotone sufficienti a produrre 9 miliardi di paia di jeans; la durata media di uno scambio sulla borsa di Dalian ha raggiunto le 4 ore, contro le 40 per il WTI ). C’é chi sostiene, che si cerchi di far ripartire l’inflazione manipolando i prezzi delle materie prime … spero davvero sia un Midsummer Night’s Dream (sogno di una notte di mezza estate di skakespeariana memoria) in anticipo sul solistizio prossimo. Nel frattempo si cerca di ammazzare il biglietto da € 500 e scatenare il TTIP mondiale [ricordiamo che il TTIP è un trattato di liberalizzazione commerciale transatlantico che ha l’intento dichiarato di modificare regolamentazioni e standard (le cosiddette “barriere non tariffarie”) e di abbattere dazi e dogane tra Europa e USA, rendendo il commercio più fluido e penetrante tra le due sponde dell’Oceano Atlantico. Da alcuni analisti è visto come un meccanismo estramamente pericoloso, poiché in realtà questo trattato, che viene negoziato tra Commissione UE e Governo USA, vuole costruire un blocco geopolitico offensivo nei confronti di Paesi emergenti come Cina,India e Brasile, creando un mercato interno tra noi e gli USA, le cui regole, caratteristiche e priorità non verranno più determinate dai nostri Governi e sistemi democratici, ma modellate da organismi tecnici sovranazionale, sulle esigenze dei grandi gruppi transnazionali].
7 maggio 2016 – Beatrice M. –