Il Governo va contro la corruzione e Renzi ha fatto il suo annuncio, grande comunicatore, forse più di Berlusconi (è anche più simpatico). Dopo la figuraccia per i fatti di Roma, ha detto ci penso io e pochi giorni dopo ha emanato un disegno di legge (ddl). Oggi la maggior parte dei cittadini è convinta che grazie al governo Renzi le pene sulla corruzione siano più alte, la prescrizione più lunga e che sia in vigore la confisca “fino all’ultimo centesimo” dei beni ai corrotti. Ad oggi sono solo chiacchiere, ottime intenzioni, buoni propositi ma niente di più. L’importante è che noi cittadini beviamo quello che ci offrono senza alcuna analisi dettagliata del prodotto che beviamo e offrono tutti, prima Berlusconi, ora Renzi, la stessa sostanza: brodo di chiacchiere.
A me piace dire: non è vero quel che è vero, è vero quello che sembra vero o che vuoi credere vero.
Credo possa essere utile precisare che qualsiasi norma penale venga varata può aver effetto solo per i reati compiuti dopo l’entrata in vigore della nuova legge. Il governo Renzi ha solo approvato un disegno di legge che dovrà fare il suo iter parlamentare, con tutte le manfrine solite tra maggioranza e minoranza e maggioranza e minoranza all’interno della maggioranza (ora con Renzi, abbiamo in maggioranza un grande partito, il PD, che ha la sua minoranza interna, prima con Berlusconi, avevamo Forza Italia, UDC, AN e Lega, con a turno uno di essi che faceva i capricci).
I tempi saranno quindi lunghi, anche se ci dicono che daranno un percorso preferenziale a questo disegno di legge. Quindi ai personaggi oggi indagati per i fattacci di Roma, queste nuove disposizioni non si applicheranno, neanche se venissero effettivamente approvate.
Ripeto, ammirevoli propositi, ma ad oggi solo chiacchiere. Certo il governo poteva approvare gli stessi intendimenti con un decreto legge (dl), anziché con un disegno di legge, e almeno tutto sarebbe entrato in vigore subito, immediatamente, e la conversione in legge sarebbe dovuta avvenire entro 60 giorni, ma non lo ha fatto.
Speriamo che comunque si continui in questa giusta direzione (pene più alte, prescrizione più lunga e che sia in vigore la confisca “fino all’ultimo centesimo” dei beni ai corrotti), con i ritocchi migliorativi suggeriti dagli addetti ai lavori. Auspichiamoci anche che i nostri parlamentari abbia voglia di lavorare di più e approvare più leggi e più velocemente.
Vi dò un dato statistico: nella XVI legislatura (2008-2013) il tempo medio per una conversione in legge di un disegno di legge (tipo quello di cui stiamo parlando) è stato di 737 giorni (poco più di due anni) e pochi disegni di legge sono diventati legge (fonte: http://www.mondoallarovescia.com/quanto-tempo-impiega-il-parlamento-per-fare-le-leggi/).
14 dicembre 2014 – Marco Prestileo