Nella serata del 4 dicembre mentre da poco si stava diffondendo la notizia del via libera definitivo, appena avvenuto in Senato, della norma sulla collaborazione volontaria per l’emersione e il rientro dei capitali detenuti all’estero (detta la voluntary disclosure), l’Agenzia delle entrate, con molta celerità, ha pubblicato, sul proprio sito, la prima bozza del modello da presentare per aderire alla procedura.
La nuova norma introdotta prevede una sorta di “autodenuncia” da parte di chi ha violato le disposizioni sulla detenzione dei capitali all’estero, a fronte della quale, se, accettata dall’Amministrazione finanziaria, si può beneficiare di alcuni sconti sulle sanzioni.
Destinatario della procedura è chiunque abbia violato gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi della detenzione di investimenti all’estero ovvero di attività finanziarie estere (omettendo di indicarli nella dichiarazione annuale dei redditi al quadro RW).
L’autodenuncia può essere presentata fino al 30 settembre 2015. La procedura di collaborazione volontaria esplica i propri effetti agevolativi, sia sul piano sanzionatorio penale tributario, sia dal punto di vista delle sanzioni amministrative tributarie. Sul piano penale, ad esempio, è esclusa la punibilità per i delitti di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture false, di dichiarazione infedele e di omessa dichiarazione, nonché per i delitti di omesso versamento di ritenute certificate e omesso versamento di IVA.
E’ esclusa inoltre la punibilità per i delitti di riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, commessi in relazione ai delitti sopra citati.
Le sanzioni amministrative tributarie verranno applicate al minimo con la riduzione del 50%, in presenza di specifiche condizioni. (fonte:ww.ipsoa.it)
Il provvedimento è stato accolto senza clamore o proteste, a differenza dei provvedimenti precedenti. Probabilmente il governo Renzi riesce a meglio comunicare o l’opposizione è più morbida? Poco importa, aspettiamo di vedere altri provvedimenti, magari qualcuno anche utile per rilanciare l’economia nel breve periodo e abbassare le imposte e tasse.
6 dicembre 2014 – Marco Prestileo