Domani è il 25 aprile, giorno della liberazione. Come ogni anno, la speranza è di vedere i cittadini Ventimigliesi, comunisti e fascisti, concentrati nel meraviglioso ricordo del dono della libertà. Per il primo anno da quando, alto meno di un metro, partecipavo al corteo in silenziosa contemplazione del milite ignoto, non prenderò parte alle celebrazioni ufficiali. Sono sicuro che il milite capirà. Il milite, nel suo essere immobile ed ignoto, rappresenta per me l’esempio a cui tendere, rappresenta l’imparzialità e il coraggio dello Stato nella lotta contro un nemico comune, chiaro, identificato ed identificabile. Al momento, i frammenti di Stato che mi circondano, rappresentano qualcosa di diverso, che non riesco in alcun modo a condividere o collocare. Andrò a visitare il milite al mattino presto, con le persone che condividono un’idea di Italia diversa, immobile e ignota, imparziale e coraggiosa.
24 aprile 2014 – Albino Dicerto