Mini IMU 2014, confermato il pagamento entro il 24 gennaio

Il ministro dell’Economia ha confermato l’obbligo di pagamento della “mini-Imu” entro il 24 gennaio per gli immobili siti nei Comuni, come Ventimiglia,  dove è stata alzata l’aliquota sulla prima casa imu

Il ministro dell’Economia Saccomanni ha confermato ieri che resta ferma la scadenza del 24 gennaio prevista dal D.L. n. 133/2013 per il pagamento della cosiddetta “mini-IMU” 2013 dovuta sugli immobili siti nei Comuni che nel 2013 hanno innalzato l’aliquota IMU sull’abitazione principale rispetto a quella standard.
Il calcolo di quanto versare si ottiene calcolando l’IMU totale dovuta in base all’aliquota effettivamente deliberata dal Comune, sottraendo poi l’IMU totale dovuta in base all’aliquota standard del 4 per mille e, quindi, calcolando il 40% del risultato ottenuto da tale differenza. Il versamento va effettuato con modello F24 o con il bollettino di conto corrente postale eventualmente deciso dai Comuni (Fonte: Il Sole 24 Ore).
Per le aliquote del Comune di Ventimiglia clicca qui.
Noi avevamo già anticipato la notizia nel novembre 2013, in un articolo intitolato “Attenzione, le nuove regole non valgono per tutti”, dove precisavamo:
 Ma i colpi di scena non sono terminati. Ora è ufficiale.

La seconda rata Imu sulla prima casa non andrà pagata ma non per tutti. L’abolizione, disposta con il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri l’altra sera non sarà totale.

Chi risiede infatti in un comune che ha alzato le aliquote rispetto al 2012, dovrà ora passare alla cassa (entro il 16 gennaio 2014) per versare la differenza tra il 50% del tributo pagato nel 2012 e il 50% di quello che avrebbe dovuto corrispondere quest’anno (nel 2013). Grandioso!

Non pare assurdo il dover pagare una parte di IMU 2013 sulla prima casa (pagarne una sola  parte è infatti sempre meglio che pagarla tutta), quello che sbalordisce é che vi sia una discriminazione tra cittadini che si trovano nella stessa condizione giuridica ma che abitano in Città diverse!

Sono penalizzati i cittadini dei comuni ben organizzati, cioè quei comuni che nello spirito della legge avevano fissato una percentuale IMU diversa nel 2013 rispetto al 2012. Sono invece avvantaggiati quei cittadini dei comuni più “pigri” che non avevano fatto nulla, confermando per il 2013 la percentuale IMU del 2012.

Ricordiamo infine che sui beni agricoli lo stop del saldo riguarderà «i fabbricati rurali e i terreni agricoli per la parte coltivata».

28 novembre 2013 – Marco Prestileo”

Tutto quanto sopra salvo cambiamenti dell’ultimo ora. Mi pare che in questo Governo, forse più che in altri, oltre a prorogare all’ultimo minuto le scadenza, spesso cambiano anche idea (in meglio). Sembra quasi che la facciano a posta: prima colpiscono e poi tolgono, magari per dire “avete visto siamo intervenuti e abbiamo corretto l’errore!”

9 gennaio 2014 – Marco Prestileo

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