La notaia

Cammino per le vie della grande città (Sanremo) quando mi imbatto ne “la notaia” che mi ferma per salutarmi. Nessuno dei due ha fretta, cominciamo a chiacchierare di destra e di sinistra, di come io ritenga superata la contrapposizione e di come, dalla morte di Rifondazione in poi (com’è che si chiamava quella robaccia? Sinistra Arcobaleno?? Mah…) la politica non ha più senso. Lei è più convinta di me: l’unica politica che può esistere in questa zona è quella che ci permetterà di riconsegnare il mercato del Venerdì ai Ventimigliesi, le case ai Ventimigliesi, gli autobus ai Ventimigliesi e gli spazi, le frazioni, i giardini pubblici e le strade ai Ventimigliesi. Concordo, sono tutti punti del mio programma.

Mi rendo perfettamente conto che se esistesse una contrapposizione politica sarei uno di sinistra che concorda con pensieri di destra. Fortunatamente, la contrapposizione non esiste.

21 novembre 2013 – Albino Dicerto

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